Collio lancia la sfida: "A Valencia da protagonist



Un inseguimento durato anni. Un numero infinito di volate sulle piste di mezza Europa. Ma quel record, sempre lì, beffardo, quasi inavvicinabile. Fino a ieri sera, quando Simone Collio da Cernusco sul Naviglio, il finanziere volante dello sprint azzurro, finalmente ce l’ha fatta: 6.55, record italiano dei 60 metri indoor eguagliato, Pierfrancesco Pavoni finalmente affiancato (ma ancora non superato). “Fa un bell’effetto vedere quella sigla NR (national record, ndr) vicino al mio 6.55. In effetti solo adesso, notando queste cose, sto realizzando quello che è successo”. La stagione 2008 è cominciata come meglio non avrebbe potuto. “Già, ma in effetti non sono molto sorpreso, perché il lavoro invernale è andato veramente benissimo. In Sudafrica, a contatto con gente come Christie e Malcolm, sono riuscito ad allenarmi come mai prima, e i dati emersi nel corso dei test più volte hanno confermato questa sensazione. Sento di valere già i miei limiti assoluti all'aperto (il 10.14 del settembre scorso, ndr), e anche quel cento metri di cui si è parlato, corso come un allenamento (in 10.32) è un segno concreto. Dovevo fare solo corsa rapida, e sono anche partito male, ma è venuto fuori un lanciato che mi ha entusiasmato”. Poi l’esordio stagionale in sala, a Valencia. Due gare, prima 6.59 e poi 6.55. “La batteria è stata un tormento. Siamo riusciti a partire solo al quinto tentativo, dopo tre squalifiche. Ma ho corso in grande scioltezza, e il tempo conclusivo è stato il segnale della forma raggiunta. In finale (anche in questo caso tre false partenze) mi dispiace di non essere partito vicino a Fasuba: io sono un agonista, chi sa, magari nel tuffo qualcosa avrei potuto limarla. In ogni caso, sono felice per il record eguagliato, e soprattutto per come sono riuscito a gestire le mie energie. Ero stanchissimo, arrivato a Valencia dopo il ritorno dal Sudafrica in Italia, eppure non mi sono fatto prendere dal panico. Lo considero un segno di maturità: l’esperienza finalmente sta dando i suoi frutti”. Il 2008 è un anno importante, con l’Olimpiade a rappresentare l’obiettivo di tutti. Cosa farà Simone Collio? “Quello che voglio è vivere una grande stagione. Pechino è il traguardo massimo, ma ci sono anche i Mondiali indoor, che considero una grande, anzi, grandissima occasione. Non vedo fenomeni in giro, e credo che si salirà sul podio con tempi intorno ai 6.53, 6.52. Tempi che ritengo alla mia portata, come testimoniato dal risultato di Valencia. Per questo adesso mi concentrerò solo sulla rassegna iridata. Farò un’altra gara a fine febbraio, ancora non so dove né quando, e poi solo i Mondiali indoor. Ho già commesso degli errori nella mia carriera, sprecato delle occasioni: non voglio perdere anche questa”. Marco Sicari Nella foto, Simone Collio (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

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