Ciao Salvatore

La scomparsa di Salvatore "Salvo" Chiofalo
Salvatore Chiofalo, nato a Castroreale il 15 gennaio 1952, tesserato da sempre con l’Amatori Atl. Dopolavoro Isab Siracusa, ci ha lasciato venerdì scorso 13 aprile.
 
Salvo aveva appena compiuto 71 anni, Giudice di Gara dai primordi dell’atleta amatoriale siciliana, fine anni Ottanta,podista, organizzatore, era un “appassionato” come pochi, quasi a identificare questa parola con la sua stessa persona. Una bella figura, la sua un’intensità di sentimenti fuori dal comune, amabile, affettuoso con tutti gli atleti, sempre a prodigarsi nelle varie gare al Campo Scuola “Pippo Di Natale”. Sposato con Rosalba, due figli Angela e Domenico, si era trasferito in provincia di Milano per raggiungerli. A tutta la famiglia le nostre condoglianze.
 
Questo il ricordo di Giancarlo Bertini: «La foto dice tanto di chi fosse Salvo Chiofalo, era il suo modo di ringraziare chi lo incitava in gara. Amico di tutti, sempre pronto ad aiutarti in qualsiasi cosa, un trascinatore per i ragazzi che si allenavano al Campo Scuola di Siracusa, dove spesso si vedeva un numeroso gruppo di atleti che correva. E l’indimenticabile Salvo era lì davanti a tirare gli allenamenti, mancherà a tutta l'atletica siciliana».
 
La commozione di Paolo Pantano: «Abbiamo fatto insieme uno dei primi corsi per Giudici di Gara. Podista di buon livello, ricordo la sua maratona a Palermo il 18 dicembre 1988 chiusa in 2.51’39”, campione regionale SM35, in quella gara siamo stati fianco a fianco per 40 km. Presenza fissa per anni alla maratonina organizzata dal G.S. Amatori Palermo che allora si correva a Terrasini, Città del Mare, la gara che riuniva i podisti siciliani, allora concentrati nelle province di Siracusa, Catania e Palermo, per un fine settimana insieme alle famiglie. Come Dopolavoro ISAB ha organizzato diverse edizioni del Memorial “Giovannino Colombo”, un Meeting su pista Amatori, che raccoglieva numerose adesioni. In campo, in qualità di Giudice, era tra quelli che risolveva le situazioni con buon senso e simpatia. Stimato da tutti perché non interessato a onori e prebende per sé e quindi pontiere tra le varie anime dell'atletica siracusana, collante tra giovani e anziani, sempre disponibile quando c'era da smussare gli angoli che, purtroppo spesso, si creavano tra le diverse società. Una di quelle persone a cui si ricorreva ogni volta che serviva trovare un accordo».

GGG Sicilia
Michelangelo Granata


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