Chihuahua chiude con la parata cinese



L'ultima gara del programma della Coppa del Mondo di Chihuahua, la 20km maschile, ha messo in evidenza quella che per certi versi, viste le età dei protagonisti, potrebbe essere considerata una sorta di new wave cinese. Doppietta per gli uomini in maglia giallorossa, con Wang Hao (1h22:35) a vincere davanti  al connazionale Zhu Yafei (1h22:46), sostanzialmente i più abili a interpretare la parte conclusiva del percorso, in una parte conclusiva di mattinata dove il sole (oltre 30 gradi) è tornato sovrano. Bronzo per il russo Andrey Krivov, di un nulla sul norvegese Erik Tysse: tra i due, alla fine, un solo secondo (1h22:54 contro 1h22:55). Settimo posto per uno dei favoriti della vigilia, il messicano Eder Sanchez (1h23:56), mentre un altro come il francese Yohan Diniz ha finito presto il suo impegno, bloccato da un infortunio alla caviglia. Dodicesimo posto per un ottimo Ivano Brugnetti (1h24:29), a lungo nelle posizioni di testa in avvio, come d'abitudine (41:28, in testa, ai 10km), ma questa volta bravo a non arrendersi dopo il break degli avversari, avvenuto dalle parti del tredicesimo chilometro. Per il 34enne campione olimpico di Atene, che sul finire del 2009 era praticamente un atleta prossimo al ritiro, una dimostrazione di rinnovato entusiasmo che promette bene per il resto del 2010. "Non sono contento, però - dice Brugnetti - penso che avrei potuto fare almeno un minuto in meno, se fossi riuscito a superare una crisi di stomaco arrivata proprio nel momento del break. Ma se considero che ho sulle gambe tre mesi "veri" di lavoro, posso guardare avanti con fiducia. Gli Europei? Vediamo, intanto arriviamoci, c'è da ottenere la convocazione. Poi chissà". Da segnalare, come già avvenuto per la Palmisano, che una condotta di gara spregiudicata, in condizioni estreme, finisce paradossalmente per premiare, perché quando arriva la "cotta" (e arriva praticamente per tutti), stare dietro non serve a granché.

In chiave italiana, dopo il dodicesimo posto di Brugnetti, vanno messi in archivio il 25esimo di Jean Jacques Nkoloukidi (1h27:24), il 39esimo di Matteo Giupponi (1h29:39), il 40esimo di Daniele Paris (1h29:56), ed il ritiro di Fortunato D'Onofrio. Azzurri settimi nella classifica a squadre, capeggiata naturalmente dalla Cina (tre uomini nei primi dieci, con il sesto posto di Ding Chen), sulla Russia e sul Messico. Un risultato in linea con la formazione schierata in Messico: una squadra "operaia", così come ha tenuto a sottolineare Vittorio Visini.

Marco Sicari

Nella foto, Ivano Brugnetti in azione a Chihuahua (Giancarlo Colombo/FIDAL)

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