Cheboksary grandi firme

16 Giugno 2015

Tanti i campioni dell’atletica mondiale che saranno protagonisti del weekend di Team Championships, dai francesi Lavillenie, Lemaitre e Martinot-Lagarde ai tedeschi Storl, Heidler e Obergfoll

di Marco Sicari

Non mancheranno i grandi nomi, nella sesta edizione del Campionato Europeo a squadre, la manifestazione che ha raccolto l’eredità della Coppa Europa Bruno Zauli, in programma sabato e domenica prossima a Cheboksary (Russia). Le dodici nazionali che si affronteranno sulle 40 gare del programma (come noto, la formula prevede una classifica unica, composta con risultati di uomini e donne) porteranno in riva al Volga diversi protagonisti della scena mondiale, a cominciare dal signore dell’asta, il francese Renaud Lavillenie, che non si tira mai indietro quando c’è da indossare la maglia con il tricolore transalpino sul petto. Troverà in pedana un avversario di primissimo piano, il tedesco Raphael Holzdeppe, bronzo olimpico e campione del mondo in carica. Sempre Francia nello sprint e negli ostacoli, con il pluricampione europeo Christophe Lemaitre (iscritto su 100 e 200 metri) e Pascal Martinot-Lagarde: il primo troverà sui 100 il britannico Richard Kilty, il secondo se la vedrà con il padrone di casa, il russo Sergey Shubenkov, in quella che è una delle sfide più attese della manifestazione. L’alto donne metterà insieme le big di questa prima parte di 2015 all’aperto: la spagnola Ruth Beitia (2.00 al Golden Gala Pietro Mennea e nuova vittoria a New York in Diamond League), la russa Mariya Kuchina, la polacca Kamila Licwinko e l’azzurra Alessia Trost, con queste ultime che rappresentano il podio completo degli Euroindoor di Praga del marzo scorso. Nel martello donne altra sfida a due di livello assoluto: quella tra la polacca Anita Wlodarczyk (primatista mondiale, argento olimpico a Londra e campionessa europea in carica, tra le – tante – altre cose) e la tedesca Betty Heidler (bronzo olimpico 2001 e campionessa del Mondo 2007).

Storl-Schwanitz, gittate mondiali
Sempre in tema di lanci, e sempre con la Germania in prima fila, spicca nel getto del peso la coppia composta da David Storl (bicampione del mondo e argento olimpico) e Christina Schwanitz (oro agli Europei di Zurigo lo scorso anno), mentre nel giavellotto donne in pedana andrà Christina Obergfoell (oro mondiale a Mosca, argento a Londra). Match a tre nel lungo donne tra la russa Darya Klishina, l’ucraina Krystyna Hryshutina e la tedesca Sosthene Moguenara, tutte nella top ten mondiale dell’anno. Occhi sul rientro in gara della britannica Dina Asher-Smith, astro emergente della velocità europea, campionessa del mondo junior dei 100m a Eugene 2014, argento dei 60m agli Europei indoor di Praga del marzo scorso, e capace di personali quest’anni di 11.02 (Hengelo) e 22.30 (Birmingham): a Cheboksary correrà i 200 (nei 100 maglia GBR ad Asha Philip, 11.10 quest’anno…).

Si è mosso molto bene anche l’ottocentista francese Pierre-Ambroise Bosse, sceso già a 1:43.88 in stagione, nella scia di David Rudisha; troverà però un avversario tutt’altro che semplice, ovvero il polacco Adam Kszcot, pure lui già con season best da sub 1:44 (il bel 1:43.94 realizzato all’Olimpico di Roma). L’augurio è che sappia esaltarsi Giordano Benedetti.

Alto uomini, Fassinotti sfida Tsyplakov
Citato Tero Pitkamaki, protagonista annunciato nel giavellotto maschile, vale la pena dare uno sguardo alla pedana dell’alto maschile: Marco Fassinotti (miglior misura tra gli stagionali degli iscritti, con il 2,33 di Oslo) troverà il compagno di allenamento Robbie Grabarz (GBR, 2,24 quest’anno, ma bronzo a Londra 2012), l’ucraino Dmytro Yakovenko (2,30) ed il russo Daniyil Tsyplakov (il campione europeo indoor di Praga 2015, stagionale di 2,29 e 2,33 di personale). Libania Grenot (51.72 al Golden Gala) porterà in pista il luccicare del suo oro europeo: troverà a renderle difficile la giornata la francese Floria Guei (miglioratasi più volte fino a 51.27), e la russa Mariya Mikhailiuk (51.45). Brilla nei salti in estensione la stella del russo Aleksandr Menkov, il campione del mondo di Mosca 2013, 8,27 quest’anno a Shanghai (vittoria in Diamond League); sfumata la sfida con il britannico Rutherford, il campione olimpico di Londra 2012: quando si hanno problemi di abbondanza, si può sempre schierare una seconda scelta Dan Bramble, 8,21 nell’aprile scorso…

Russia: il momento della rivincita
Lo scorso anno, a Braunschweig, la Germania interruppe la striscia di tre successi consecutivi firmati dai russi. Se si considera che nell’edizione di Leiria 2009, la prima con questa nuova formula, a vincere furono proprio i tedeschi, appare chiaro come la manifestazione abbia visto finora due sole formazioni vincitrici. Difficile che sabato e domenica vada in maniera diversa: su quaranta gare che fanno da base alla classifica, in pochi possono immaginare di farcela. Francia e Gran Bretagna (più la prima che la seconda), d’accordo, a patto però di mettere sul campo la stessa compattezza d’assieme di Russia e Germania. I padroni di casa si presentano però con una motivazione non comune, anche per essere la “prima” nella manifestazione dell’uomo della svolta tecnica, Yuri Borzakovski, il campione olimpico di Atene, oggi 34enne, chiamato a dirigere le sorti di una delle squadre più forti del Globo. Se in campo uomini e donne in maglia rossa adotteranno la sua proverbiale tattica di gara, assisteremo ad un finale travolgente.

TV - sabato 20 giugno: RaiSport 1, 13:50-15:30; RaiSport 2, 15:30-18:20, Eurosport HD, 14:00-18:30
domenica 21 giugno: RaiSport 1, 13:50-17:00, RaiSport 2, 17:00-18:20, Eurosport HD 14:30-18:30

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