Cavazzani, che oro!

28 Giugno 2016

Un dito verso il cielo, a dedicare il primo posto a quel signore il cui profilo imbronciato spicca, con un tratto semplice ma espressivo, su centinaia di magliette sparse per tutto il Guidobaldi. Daniele Cavazzani ha lo sguardo commosso sul suo primo podio tricolore, travolto dalle emozioni di una vittoria dedicata al “boss”, Andrea Milardi, il patron fisicamente scomparso qualche mese fa, ma che continua a vivere in imprese come quella del saltatore romano domenica scorsa a Rieti.

Sulla pedana del triplo è l’ultimo turno di salti, il rientrante Daniele Greco è al comando con 16,41, due centimetri in più del bronzo olimpico di Londra 2012, Fabrizio Donato, costretto ad abbandonare precocemente la gara per infortunio. Dietro loro c’è proprio lui, Daniele Cavazzani, originario del quartiere di Montesacro, da anni portacolori della Studentesca Rieti Andrea Milardi. Il suo allenatore, Sergio Baldini, lo segue dalla tribuna Terminillo, qualche consiglio ancora, prima di lasciare Daniele alle prese con la sua personale rincorsa, per migliorare quel 16,25 distante 30 centimetri dal minimo per gli Europei di Amsterdam. L’ultimo tentativo è anche il migliore, l’atterraggio è assai vicino alla misura sognata: il tabellone dice 16,46, niente pass per l’Olanda ma titolo italiano in tasca, inatteso, sorprendente, davanti ad avversari ed amici stimati, da cui quotidianamente cerca di carpire gesti tecnici e preziosi consigli.

Oggi Daniele Cavazzani è campione italiano assoluto di salto triplo, una specialità che gli ha regalato soddisfazioni e momenti difficili, in una carriera lunghissima iniziata quasi per caso allo Stadio dei Marmi, quando da ragazzino della categoria Esordienti decise di frequentare la scuola giovanile del CR Lazio. In quei primi contatti con l’atletica, praticata in tutte le sue discipline, emergeva già una predilezione per i salti, lungo e triplo, sia pur senza trovare misure eccelse. Il gran passo avanti arriva da allievo, quando ancora fa parte della sodalizio romano Area, autore di un notevole 14,69, sia pur ventoso (+2,3 m/s), a Grosseto, che lo fa salire sul terzo gradino del podio agli Italiani di categoria. Poi da junior entra nella Studentesca CaRiRi, con la cui maglia nel febbraio 2011 conquista il suo primo titolo italiano, vincendo il triplo ai Tricolore indoor con 15,23. Un’affermazione importante che però non trova continuità nei due anni successivi caratterizzati da infortuni e da una condizione di forma altalenante. Rieti lo esalta, e così nel 2013, in occasione dei Campionati italiani Jun-Pro all’aperto, Daniele acciuffa al Guidobaldi l’oro promesse con il personale portato a 15,79, prima di prender parte alla sua prima spedizione azzurra per la trasferta agli Europei under 23 di Tampere, in Finlandia. Il 2014 porta ancora un secondo posto agli Italiani indoor, un altro titolo italiano promesse all’aperto con 16,21 a Torino, e quindi la gara top della sua carriera agli Italiani assoluti di Rovereto, quando atterrò a 16,52, tuttora record personale, per un secondo posto alle spalle del solo Fabrizio Schembri. Il 2014 porta anche l'argento in nazionale ai Campionati del Mediterraneo under 23 di Aubagne, mentre nel 2015 un podio nazionale è il terzo posto indoor agli Italiani assoluti di Ancona. Il resto è attualità, con l’affermazione del weekend appena trascorso, sostenuto dai suoi amici, applaudito da quei campioni ammirati per anni e che per una volta è riuscito a mettersi alle spalle.  

LA SCHEDA DI DANIELE CAVAZZANI

 

S.P.



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