Brugnetti già al lavoro pensando al 2007



Un lungo weekend da un capo all’altro d’Italia attende Ivano Brugnetti. Prima di recarsi a San Pietro Clarenza per la prova di Campionato Italiano di Società di domenica, infatti, il campione olimpico sarà venerdì al Sestriere, dove l’Amministrazione Comunale ha deciso d’intitolargli un sentiero montano. Una prima soddisfazione in un anno davvero difficile: “Quando ho saputo di questa decisione sono rimasto molto colpito, perché è su quelle strade che ho iniziato il mio cammino di atleta. Dal 1994 non ho mancato un anno all’appuntamento con Sestriere, lì ho preparato tutte le mie gare più importanti e la località piemontese mi ha portato tanta fortuna. Mi reputo un cittadino di Sestriere, perché lì ho tanti amici ed è diventata una seconda famiglia”. - Come possiamo descrivere il sentiero Brugnetti? - Non è altro che una strada asfaltata che parte dalla cima e arriva alla vecchia diga ai piedi della montagna, un circuito di 1.250 metri all’andata e 1.250 al ritorno. Su quell’asfalto abbiamo gettato non so quante volte sudore, non solo io ma tutti i grandi nomi della marcia italiana dell’ultimo decennio, dalla Sidoti alla Rigaudo, da Schwarzer a Civallero. A me ha portato fortuna nel 2004. L’appuntamento è per l’8 settembre con la cerimonia che inizierà alle 10,30 alla presenza dello stesso Brugnetti e delle autorità locali. Nell’occasione verrà posizionata la targa celebrativa sul sentiero. Poi il marciatore delle Fiamme Gialle si sposterà verso la Sicilia, dove domenica sarà in gara a San Pietro Clarenza tornando così a marciare dopo la delusione di Goteborg: “Voglio esserci a tutti i costi per onorare la memoria di Gianni Corsaro, un amico e una persona squisita, capo della marcia delle Fiamme Gialle per tanti anni, che tanto ha dato a questo mondo e poteva ancora dare. Gianni è stato uno dei miei primi tifosi: ricordo che grazie alla mia vittoria di Atene vinse un bel po’ di soldi alle scommesse Snai, non so come abbia fatto a indovinare il mio risultato… - Che Brugnetti è quello che torna alle gare a un mese da Goteborg? - Un atleta che si sta ricostruendo con nuovo entusiasmo. Dopo Goteborg mentalmente avevo bisogno di staccare la spina, d’altronde questo è stato un anno tribolato, nei primi mesi ero fortemente tentato di abbandonare tutto, tanto che a marzo ero 8 chili sovrappeso. Ho perso tempo per ritrovare il peso ideale, raggiungendolo solo a giugno quando praticamente ho iniziato la preparazione vera e propria, ma ormai era tardi. A Goteborg sentivo la gara ma non avevo benzina nel serbatoio, ho provato ma già in pista ero in apnea, così diventi rigido così e fai il doppio della fatica. - Pochi però hanno messo in rilievo il fatto di essere arrivato comunque al traguardo, anche se ultimo, una prova di grande coraggio… - Mi fa piacere che venga notata. Dicevano che ero un atleta che o arrivava davanti o si ritirava, credo di aver smentito queste maldicenze. Ho voluto farlo per me stesso, per dimostrare che il carattere ce l’ho anch’io: non è da tutti vincere le Olimpiadi e arrivare ultimo due anni dopo agli Europei, devi avere coraggio, credo che questo sia un piccolo lato positivo della trasferta svedese. Per parte mia mi sono già rimesso al lavoro pensando al prossimo anno. - Qual è la sua condizione attuale? - E’ chiaro che non sono nella forma migliore, sto accumulando chilometri in allenamento proprio per ricostituire quel serbatoio che mi è mancato quest’anno. Ma come detto è importante esserci. - Cosa sa del percorso siciliano? - In Sicilia gareggio sempre molto volentieri, è un po’ la mia seconda terra. E’ un tracciato lievemente a saliscendi. Non essendo in forma sarà difficile contenere il tunisino Ghoula, penso che sarà affamato di rivincita dopo che l’ho battuto lo scorso anno, il marciatore africano già ha dimostrato di essere forte con il terzo posto di quest’anno in Coppa del Mondo. Dovrò guardarmi da lui e dal giovane Rubino. Non sarà una gara facile. Gabriele Gentili Nella foto: Ivano Brugnetti agli Europei di Gotegorg (foto Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)


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