Bronzo Cipolloni nelle prove multiple

27 Gennaio 2013

Al Banca Marche Palas di Ancona, titoli assoluti per Calvi e Rendina. Primato italiano dello junior Vigliotti

di Marche

Nei Campionati italiani di prove multiple indoor, al Banca Marche Palas di Ancona, conquistano la maglia tricolore assoluta Michele Calvi e Laura Rendina. Per entrambi è il primo titolo nazionale a questo livello, con il record personale. L’eptathlon maschile vede infatti il successo del 22enne reggiano dell’Esercito con 5590 punti dopo aver guidato l’intera rassegna, davanti a Simone Cairoli (Atl. Lecco-Colombo Costruzioni), 5392, e all’altro lombardo Marco Ribolzi (Virtus Cr Lucca), 5266. Tra le donne vince la 29enne romana di Pomezia, che da quest’anno difende i colori della Ss Lazio Atletica Leggera, e migliora il proprio limite nel pentathlon con 4121 punti (nona performer italiana di sempre). Argento assoluto per la junior Ottavia Cestonaro (Atl. Vicentina) a quota 3772, utile per aggiudicarsi anche il titolo nazionale under 20, mentre si piazza terza la sambenedettese Enrica Cipolloni (Fiamme Oro), 3679. Nell’eptathlon juniores maschile arriva poi il record italiano di categoria per merito del campano Vincenzo Vigliotti (Atl. Studentesca CaRiRi) che totalizza 5159 punti, superando il precedente primato detenuto da Stefano Combi (5132 ad Ancona, il 31 gennaio e 1° febbraio 2009). Tra le under 23 si impone Dariya Derkach (Acsi Italia Atletica): l’ucraina di Pagani (Salerno) fa segnare 3969 punti e salta anche 6,29 nel lungo, mentre il titolo promesse maschile va al tunisino Elamjad Khalifi (La Fratellanza 1874 Modena), che ripete l’affermazione della passata stagione con uno score di 5260. Nel tetrathlon allieve si aggiudica l’oro Giulia Sportoletti (5 Cerchi Seregno), 2980 punti.
 
UOMINI - La seconda giornata dell’eptathlon si apre subito con un record personale di Michele Calvi che realizza 7.99 nei 60 ostacoli, per aumentare in modo netto il proprio vantaggio: il reggiano guida infatti a quota 4112, seguito da Marco Ribolzi (3861) e Simone Cairoli (3790). Sugli ostacoli il secondo tempo è di Matteo Omedè con 8.33, poi l’altra promessa Elamjad Khalifi, 8.35: sono questi due atleti a comandare il ranking di categoria, rispettivamente con 3685 e 3624 punti. Nel salto con l’asta Calvi piazza 4,60 al secondo tentativo, non senza qualche brivido ma con esito positivo, e allunga di nuovo le distanze: oltre 400 punti di margine alla vigilia dell’ultima gara, intanto Cairoli si candida per l’argento con 4,30 nell’asta (personal best) mentre Ribolzi non fa meglio di 3,80. Sorpasso nella graduatoria under 23, visto che il campione in carica Khalifi valica l’asticella a 4,70 realizzando il primato personale, e supera Omedè (autore di un 3,70), invece Paoluzzi acciuffa la terza posizione tra le promesse anche per il ritiro di Alessandro Rigamonti. Sui 1000 metri finali prevale Cairoli in 2:37.62 e si mette al collo l’argento assoluto, lasciandosi alle spalle Ribolzi (2:42.72), poi Calvi taglia il traguardo in 2:57.55. Per i tre medagliati c’è il record personale nel computo totale dell’eptathlon. E il nuovo campione italiano festeggia due prime volte, perché non era mai riuscito ad imporsi in una rassegna tricolore indoor, oltre che a livello assoluto. “Dal mese di ottobre ho scelto di trasferirmi a Firenze - spiega Calvi - per essere seguito dal tecnico Riccardo Calcini. Una decisione intrapresa insieme a Ribolzi, adesso abitiamo anche nella stessa casa. E’ un bel gruppo, di cui fa parte anche Tommaso Morganti, che qui si è piazzato quarto.

Posso dire che questo è un punto di inizio: c’è ancora margine, ad esempio non sono soddisfatto del risultato nel peso. Ma ho recuperato da una microfrattura alla tibia sinistra, che mi aveva condizionato nelle ultime due stagioni”. Calvi, che atleticamente è cresciuto nella Self Montanari & Gruzza di Reggio Emilia, ha un paio di passioni particolari: “Il paracadutismo, che se fatto nel modo giusto è uno sport sicuro, e le moto. Intanto, nei prossimi anni, cercherò di ottenere risultati importanti nel decathlon all’aperto e per questo primo titolo assoluto, oltre al mio attuale allenatore Calcini e ai miei genitori, devo ringraziare i tecnici reggiani: Federico Menozzi, Nino Ligabue e Stefano Casi”.
 
Anche quest’anno la maglia tricolore promesse va al tunisino Elamjad Khalifi, che si conferma sul gradino più alto del podio di categoria, mentre nel 2010 vinse tra gli under 20 sia all’aperto che indoor. Vive a Torre Spada, nei pressi di Cento (Ferrara), ed è allenato da Leonardo Campagnoli, Mario Romano (ostacoli) e Antonio Brandoli (asta). Secondo posto con 5010 punti a Matteo Omedè (Atl. Piemonte), che migliora di un piazzamento rispetto al 2012, invece finisce terzo l’umbro Roberto Paoluzzi (Atl. Studentesca CaRiRi), 4842.
 
Tra gli juniores, ripete il titolo della scorsa stagione Vincenzo Vigliotti: stavolta con il primato italiano di categoria. Fisico longilineo (197 centimetri di statura), risiede a San Felice a Cancello in provincia di Caserta, e si allena a Benevento seguito da Alessandro Papa, ex marciatore. Dal 2013 veste la maglia della Studentesca CaRiRi: anche per questo viene controllato periodicamente nell’asta dal tecnico Riccardo Balloni. Proprio il risultato nell’asta (3,60) è superiore alle aspettative e gli consente di concretizzare le speranze di record, che arriva dopo il 2:56.41 sui 1000 metri. Argento con 4819 punti per Harold Barruecos (Atl. Vicentina), campione italiano dell’octathlon allievi all’aperto nel 2012, mentre Davide Sottile (Atl. Valsesia) chiude a 4800 punti e difende il bronzo nella gara finale dall’assalto degli avversari.
 
DONNE - La più veloce nei 60 ostacoli è l’under 23 ucraina Dariya Derkach con 8.71, ma alla guida del ranking assoluto si insedia la junior Ottavia Cestonaro fermando il cronometro su 8.92, davanti a Laura Rendina (8.95). Nella gara inaugurale si piazza quinta Enrica Cipolloni (9.15) che poi conquista il comando dopo aver superato 1,77 nell’alto, mentre la Cestonaro salta 1,71 e diventa seconda nella classifica provvisoria davanti a Rendina (1,65) e Bacciotti (1,68). Sulla pedana del peso c’è il record personale con 13,54 di Laura Rendina che sorpassa quindi la Cestonaro (9,74) ma rimane alle spalle della Cipolloni, autrice a sua volta del miglior risultato in carriera con 12,58, invece la Bacciotti è quarta (11,78 nel peso). Nel lungo la Derkach salta 6,29 al primo tentativo, con la Cestonaro a 5,82. Ma il risultato che cambia la classifica è il 5,78 della Rendina (altro personal best), diventando così la nuova leader, invece la Cipolloni non va oltre 5,44. E poi la nuova campionessa italiana si aggiudica anche gli 800 metri finali con 2:17.36, per esultare sul traguardo. Trent’anni da compiere il 6 febbraio, la Rendina trova il riscatto dopo due stagioni complicate dagli infortuni.

“Ho ricominciato a ottobre - racconta la bionda romana di Pomezia - sono rimasta in dubbio fino all’ultimo sulla partecipazione a questa gara, ma adesso sono davvero felice: anche per il punteggio, che è il mio migliore di sempre. La mia vita ruota attorno all’atletica: di mattina insegno attività motoria negli asili, al pomeriggio sul campo, e nel mezzo mi alleno”. A seguirla da sempre è il tecnico Luca Zanoni. “Poi ultimamente - prosegue la Rendina - uno stimolo importante viene dal gruppo che si è formato: comprende anche la velocista Ilenia Draisci”. Bronzo assoluto per la marchigiana Enrica Cipolloni: l’atleta di San Benedetto del Tronto è rimasta in lotta fino alla terza prova, pur non trovandosi al meglio della condizione.
 
Secondo posto assoluto invece alla junior Ottavia Cestonaro, che conquista il titolo under 20 al primo anno di categoria, chiudendo in 2:31.79 sugli 800 metri. Allenata dal padre Sergio, ora si concentrerà sulla rassegna individuale al coperto, dove intende disputare il salto triplo. Nel pentathlon juniores, il secondo posto va a Flavia Nasella (Acsi Italia Atletica), 3415, con il bronzo per Giada Ferrari (Atl. Virtus Castenedolo), 3358.
 
Fra le promesse, l’ucraina Dariya Derkach guadagna la sua ennesima maglia tricolore, ma è la prima in questa nuova categoria. Oltre ai brillanti risultati sugli ostacoli e nel lungo, centra il personale nel peso (9,39) ma nell’alto non fa meglio di 1,65. Argento per Sara Bianchi Bazzi (Atl. Lecco-Colombo Costruzioni), 3541, bronzo all’ex campionessa juniores Cristina Martini (Cus Torino), 3364.
 
La vincitrice del tetrathlon allieve è la lombarda Giulia Sportoletti, con parziali di 8.94 sui 60 ostacoli, 11.40 nel peso, 1.63 nell’alto e 1:00.84 sui 400 metri. Seguita tecnicamente da Raffaele Specchio a Seregno, frequenta il liceo classico e ha ereditato la passione sportiva dal padre. E’ il suo terzo titolo italiano dopo l’oro cadette del 2011 nelle prove multiple e quello nel lungo all’aperto under 18 della passata stagione. Completano il podio Beatrice Fiorese (Atl. Vicentina), 2885, e la tricolore cadette Mariaelena Agostini (Atl. Libertas Sanp), 2785.
 
GLI ATLETI DELLE MARCHE - La 22enne sambenedettese Enrica Cipolloni si mette quindi al collo la medaglia di bronzo assoluta nel pentathlon, con un totale di 3670 punti. Per la portacolori delle Fiamme Oro, allenata da Francesco Butteri e proveniente dalla Tecno Adriatletica Marche, questi i parziali: 9.15 sui 60 ostacoli, 1,77 nell’alto, 12,58 nel peso, 5,44 nel lungo, 2:48.84 sugli 800 metri. L’osimano Manuel Nemo (Tecno Adriatletica Marche) finisce decimo tra gli juniores con uno score di 4367, mentre il compagno di squadra Sasha Tirabassi, atleta di Corridonia, chiude 21° con 3673. Tra le allieve, l’altra sambendettese Alessia Marinucci (Tecno Adriatletica Marche) è decima nel tetrathlon con 2603 punti (e un notevole 8.86 sui 60 ostacoli), mentre si piazza al 26° posto Genny Caporalini (Atl. Recanati) con 2209 punti.

L'ampia sintesi della seconda giornata a cura di Mario Giannini

Il servizio video sul week-end

File allegati:
- RISULTATI
- GALLERIA FOTOGRAFICA


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