Brandi marcia su Nanchino

31 Maggio 2014

L’allievo fabrianese si qualifica per le Olimpiadi giovanili

Quando oggi in Italia per molti era soltanto l’ora della colazione, a Baku in Azerbaigian un giovane marciatore marchigiano realizzava un bel sogno. Si chiama Giacomo Brandi, deve ancora compiere 16 anni, e sull’anello rosso dell’imponente “Tofig Bahramov Stadium” ha conquistato il pass per i prossimi Giochi Olimpici Giovanili di Nanchino (Cina, 16-28 agosto). L’impresa è merito del quarto posto che il fabrianese della Sport Atletica Fermo ha messo a segno, passo dopo passo, sui 10.000 metri di marcia ai Trials Europei nella capitale azera. Crono di 46:45.96 per l’azzurrino, che su questa distanza vanta un bel primato personale da 44:21.81. Ma a Baku, con la maglia dell’Italia e in un contesto internazionale di altissimo livello, è stato bravo a giocarsi la carta dell’accortezza tattica raggiungendo così uno dei cinque posti in palio per gli atleti del Vecchio Continente. Per la cronaca, la vittoria è andata al russo Vladislav Saraykin (43:45.38) davanti allo spagnolo Manuel Bermudez (44:38.10) e al connazionale Aleksey Shevchuk (45:05.26).
 
Brandi, nato il 10 settembre 1998 a Fabriano (AN), si è ritrovato molto presto in pista seguendo il papà e lo zio, podisti amatoriali: e anche Giacomo ha iniziato da mezzofondista. Poi, nel 2011, la svolta: dovendo coprire la gara di marcia per i Campionati di Società, ha scoperto quasi per caso di avere doti specifiche per questa specialità.

Così, da circa un anno, si fa seguire dall’ex campione azzurro Carlo Mattioli che nel 1984 fu quinto nella 20 km all’Olimpiade di Los Angeles. Nel frattempo, all’esordio tra gli allievi, Brandi è salito per la prima volta sul podio tricolore ai campionati italiani indoor di Ancona con il terzo posto sui 5000 metri. Studente dell’Istituto Agrario, abita a Fabriano e si allena di preferenza a Senigallia. E’ appassionato di musica e suona la chitarra, ma in passato si è cimentato anche nello studio del violino. Come immagine copertina del suo profilo Facebook ha scelto l’arrivo vincente dell’azzurro Ivano Brugnetti sulla 20 km dei Giochi Olimpici di Atene 2004. Per il momento quello è un sogno da grande, intanto Giacomo può pensare ai cinque cerchi dei più giovani che in estate potrà vivere in prima persona a Nanchino. 
 
110HS: CESCA AL PERSONALE, MA NON BASTA - Trasferta meno fortunata per l’altro marchigiano convocato in azzurro a Baku. Nicola Cesca nel primo pomeriggio è andato sui blocchi di partenza per le batterie dei 110 ostacoli. Per lui il quinto posto in 14.08 (vento +0.4), togliendo la bellezza di 10 centesimi al primato personale con cui si presentava in Azerbaigian. Purtroppo non è stato abbastanza per guadagnarsi un posto in finale. La beffa, però, per il 17enne dell’Atletica Avis Macerata - valido interprete anche delle prove multiple - è che oggi in un’altra batteria il suo stesso crono sarebbe ampiamente bastato per passare il turno. Lo dimostra il 14.12 (-1.6) grazie a cui il lombardo Gabriele Segale è giunto secondo in un diverso turno di qualificazione conquistando così la finalissima di domani.



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