Borsa di studio Pizzolato: i 4 vincitori

02 Gennaio 2018

Ci sono anche i giovani medagliati azzurri Sergiy Polikarpenko e Nadia Battocletti fra i quattro premiati dal progetto "Io credo in te" organizzato dall'ex maratoneta azzurro.

L’argento europeo U20 dei 10.000 Sergiy Polikarpenko e il bronzo nei 3000 della stessa rassegna Nadia Battocletti sono due tra i vincitori, insieme agli altri due mezzofondisti Giovanni Gatto e Alberto Mondazzi, della Borsa di Studio Orlando Pizzolato - progetto "Io credo in te". L'iniziativa, nata nel 2016 grazie all'impegno del due volte vincitore della Maratona di New York e patrocinata dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera, è riservata ad atleti di età compresa tra i 14 e i 22 anni che pratichino il mezzofondo o il fondo, con l'obiettivo di aiutarli a proseguire con soddisfazione l’attività sportiva, creando le condizioni ottimali per lo sviluppo delle potenzialità atletiche. La borsa di studio prevede un aiuto economico (di 1.000 euro), che possa aiutare l'atleta a pagarsi trasferte, abbigliamento, visite mediche, tasse scolastiche, libri di studio, e la partecipazione gratuita allo stage organizzato da Orlando Pizzolato in programma nell'estate 2018 (soggiorno + stage gratuiti).

Il progetto si rinnova anche per l’anno 2018: a scegliere i vincitori saranno Orlando Pizzolato e Ilaria Fedeli insieme ai due ori olimpici Stefano Baldini e Gabriella Dorio, rispettivamente Direttore Tecnico allo Sviluppo e capitano delle Nazionali giovanili.

EDIZIONE 2019 - Le segnalazioni per l'assegnazione della borsa di studio dovranno essere inoltrate (tutte le info su www.orlandopizzolato.com) tramite apposito modulo (le segnalazioni per l'anno 2018 sono chiuse, per l'anno 2019 apriranno il 01/07/2018). I curriculum vitae, che saranno poi richiesti per la valutazione finale, dovranno essere inviati in formato pdf all'indirizzo mail sopra riportato, mettendo in evidenza i risultati atletici e scolastici, la serietà nell'allenamento e nello studio, il potenziale atletico, le motivazioni, ed eventuali difficoltà pratiche che non consentono al ragazzo/a di praticare con tranquillità l'atletica leggera.

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