Benedetti Bonvecchio attesa Tricolore

15 Luglio 2014

I due trentini sono fra i protagonisti annunciati dei Campionati Italiani Assoluti di Rovereto (TN) dal 18 al 20 luglio

Ci sono due atleti di casa fra i protagonisti annunciati dei Campionati Italiani Assoluti di Rovereto, in programma dal 18 al 20 luglio allo Stadio della Quercia. Primi attori nella seconda giornata dell'Europeo per Nazioni di Braunschweig a fine giugno, Giordano Benedetti (Fiamme Gialle) e Norbert Bonvecchio (Atletica Trento) sono fra gli atleti più attesi di questa edizione della massima rassegna tricolore, ultima tappa per la definizione della squadra che dal 12 al 17 agosto difenderà i colori nazionali ai Campionati Europei di ZurigoISCRITTI/Entries

TV - I Campionati Italiani Assoluti di Rovereto saranno trasmessi in diretta su RaiSport 2 secondo il seguente programma orario: sabato dalle 20:15 alle 22:45 e domenica dalle 19 alle 21:30

ORARIO - E' possibile consultare l'ultima versione del programma orario aggiornato al 4 luglio attraverso il seguente LINK: ORARIO/Timetable 

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Giordano Benedetti a fine giugno a Braunschweig contro i migliori specialisti continentali ha sfoggiato un 800 di grande sostanza che è stato un mattone fondamentale della riscossa azzurra realizzatasi nella seconda giornata. Un terzo posto in 1:46.45 davanti al francese Bosse e ad atleti da 1:43: “Un gran bel segnale – conferma il trentino – senz’altro la gara in Nazionale in cui mi sono piaciuto di più in tutta la carriera, per personalità e gestione tattica”. Dopo l’1:44.67 realizzato lo scorso anno al Golden Gala, sesto italiano di sempre a un secondo da un primato italiano storico (ha compiuto 41 anni) come l’1:43.7 di Marcello Fiasconaro, Benedetti è atteso ora a una prova di valore a livello internazionale: “Sono estremamente focalizzato su Zurigo. Lo considero il mio primo Campionato Europeo da atleta competitivo: dopo l’esperienza di Barcellona 2010 e il PB nella scorsa stagione è tempo di dimostrare qualcosa in un grande evento”. In questa stagione il trentino si è messo alla prova in molte gare all’estero: “Il primo obiettivo, dal debutto a Tokyo in poi, era acquisire una maggiore confidenza con le gare internazionali, compresi i disagi di trasferte e viaggi. È stato pienamente raggiunto”. A giugno al Golden Gala ha corso in 1:45.99: “Doveva essere il picco di condizione della prima parte di stagione ma ci sono arrivato un po’ in affanno: avevo avuto un fastidio a un tendine che nella settimana precedente sembrava potesse essere una lesione. In due giorni sono passato dalle stampelle - in via precauzionale – a correre la Diamond League all’Olimpico ed ho accusato lo stress. Ho imparato la lezione, ma ho anche perso l’occasione per fare un salto di qualità e correre un paio di meeting al massimo livello”.  Ora questi Assoluti da protagonista, a due passi da casa. “Rovereto da sempre è una meta importante per l’atletica ed è bello che sia finalmente sede di un Campionato Italiano. Lo merita e saprà organizzare una grande manifestazione. È a due passi da Lavis, il mio paese. sarà bello correre davanti ad amici e parenti. Per me è anche lo spunto  – continua – per qualche riflessione sul mio percorso. Dopo il mio primo titolo italiano outdoor vinto nel 2011 proprio a Torino, sulla pista dove ora mi alleno quotidianamente, adesso torno a Rovereto per un’altra edizione dei Tricolore da atleta cresciuto. Più maturo, più a mio agio nella gestione tattica dei due giri e con un motore di cilindrata maggiore”.

Norbert Bonvecchio

Norbert Bonvecchio (Foto Colombo/FIDAL)

Guarda a Zurigo anche il giavellottista Norbert Bonvecchio, commercialista nel settore assicurativo a Trento, che arriva alla rassegna Tricolore nuotando in un mare di pratiche e cartelle: “Il periodo, professionalmente parlando, è tremendo. Anche fuori dall’ufficio continuo a fare calcoli a getto continuo, il mio cervello continua inesorabilmente a macinare cifre”. Il ventisettenne non si fa mancare gli impegni: è anche membro della giunta CONI Trento e vice presidente FIDAL Trentino. A Rovereto, un passo da casa, sarà fra le stelle del pubblico: “Un emozione incredibile. Gareggiare nel mio Trentino, su una pista di grande tradizione atletica come quella del Palio della Quercia. Sono molto felice e fiero. Verranno a vederemi tante persone che ormai da anni mi chiedevano: quando fai questi 80 metri?”. Li ha lanciati il 22 giugno a Braunschweig, all'Europeo per nazioni, al primo tentativo e con una spallata da 80,37, superando una fettuccia iconica e suonando la riscossa per la squadra azzurra. “Al di là dell’ovvia soddisfazione personale il momento è stato speciale perché il mio risultato è stato una scossa per tutti gli altri, ed è una cosa che mi ha fatto emozionare moltissimo. È stato bello vedere l’atletica diventare prepotentemente sport di squadra”. Quarta prestazione italiana di sempre, erano nove anni che un italiano non superava gli 80 metri nel giavellotto: “Un risultato che aspettavo da una vita, ormai era diventato un tormentone. Mi sprona a fare ancora meglio”. Primo frutto di un 2014 in cui il trentino l’ex saltatore in alto ha dimostrato grande crescita: “In questa stagione ho rispettato tutte le tappe che mi ero prefissato: lo standard per Zurigo ottenuto in un meeting prestigioso come Halle, la Coppa Europa in cui volevo assolutamente farmi valere”. Il giavellotto a Rovereto sarà fra le gare più interessanti, con quattro iscritti con un primato stagionale superiore a 75 metri: oltre a Bonvecchio ci sono infatti Roberto Bertolini (Fiamme Oro), Antonio Fent (Carabinieri) e Leonardo Gottardo (Aeronautica). Una vivacità frutto anche di un raduno in Sudafrica a gennaio: “Un’esperienza che ci ha rafforzati tutti. A Potchefstroom abbiamo fatto un lavoro enorme sulla tecnica, che come tutti possono vedere sta già dando buoni risultati. Lì mi sono confrontato con atleti che prima vedevo solo in televisione, ho capito che non sono alieni". Alla ricerca della strada giusta verso l'elite, con il Letzigrund Stadion  nella mente. “Il mio grande obiettivo è centrare la finale e per farlo sarà importante confermare gli 80 metri nei primi tre lanci. Ritengo che i risultati debbano essere fatti quando conta. Non nella gara regionale, ma con la maglia azzurra addosso”. 

a.c.s.



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