Bellinzona: acuto di Arese nei 1500

14 Settembre 2021

Oltre tre secondi di progresso per il giovane mezzofondista azzurro in Svizzera (3:37.23). Randazzo vince il lungo, Aceti batte Re nel confronto a distanza dei 400

Nel Galà dei Castelli di Bellinzona, in Svizzera, esulta sui 1500 metri Pietro Arese. È una magnifica serata per il torinese che scende fino a 3:37.23 per migliorarsi di tre secondi abbondanti (sbriciolato il personale di 3:40.48). Il portacolori delle Fiamme Gialle, classe ’99, si piazza terzo con un gran crono, che mancava da quasi vent’anni per un under 23 italiano. Entra in una nuova dimensione riscattando l’amarezza degli Europei di categoria a Tallinn dove era uscito al primo turno, squalificato per infrazione di corsia. E in attesa della laurea in ingegneria, a dicembre: ieri l’ultimo esame. A un soffio dal proprio limite l’albanese David Nikolli (Caivano Runners), settimo in 3:37.86, con il successo al lussemburghese Charles Grethen (3:35.48). Vince un azzurro nel lungo, con Filippo Randazzo che prosegue la serie positiva di risultati in questa stagione. Il catanese delle Fiamme Gialle salta a 7,81 (+0.2), dopo essersi piazzato ottavo nella finale olimpica di Tokyo e terzo nel recente meeting della Diamond League a Bruxelles. Per l’altro siciliano Antonio Trio, messinese dell’Athletic Club 96 Alperia, c’è il quinto posto con 7,45 (+0.3). Sul giro di pista Vladimir Aceti (Fiamme Gialle) è terzo in 46.16 nella serie B, meglio del primatista italiano e compagno di club Davide Re che chiude sesto nell’altra gara con 46.58. Non trova lo spunto giusto negli 800 metri Elena Bellò. La vicentina delle Fiamme Azzurre è decima in 2:02.51 al termine di una pregevole stagione, che l’ha vista raggiungere la semifinale olimpica e migliorarsi con 2:00.44 agli Assoluti di Rovereto, correndo sotto 2:01 altre due volte. Gara veloce, con sei atlete sotto i due minuti e il successo alla giamaicana Natoya Goule in 1:58.20.

Niente da fare nei 110 ostacoli per Paolo Dal Molin (Fiamme Oro) che colpisce in pieno la seconda barriera, perde il ritmo e arriva settimo in 14.28 (+1.1), condizionato anche dalla caduta del giamaicano Damion Thomas alla sua destra. Sui 100 ostacoli dell’olandese Nadine Visser, ancora in gran spolvero con 12.57 (+0.8), quinta Giada Carmassi (Atl. Brugnera Friulintagli), 13.43. Sfreccia nei 100 metri la fuoriclasse giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce in 10.78 (+0.5), davanti alle beniamine di casa Mujinga Kambundji (10.99) e Ajla Del Ponte (11.11). In altra serie è quarta Alessia Pavese (Aeronautica), 11.63 con vento nullo, settima la junior Gaya Bertello (Pol. Novatletica Chieri, 11.83), e nei 400 sesta Beatrice Zeli (Pro Sesto, 55.48). Nuovo match tra due medagliati olimpici dei 100 metri, ma senza crono da urlo. Torna a vincere il canadese Andre De Grasse, come al meeting di Eugene: 10.06 (-0.1) contro il 10.11 dello statunitense Fred Kerley che invece si era aggiudicato la finale di Diamond League a Zurigo. Entrambi sul podio a Tokyo, rispettivamente bronzo e argento, nella gara del trionfo per l’azzurro Marcell Jacobs. Tutti in piedi per i 400 ostacoli con l’olandese Femke Bol a imporsi in 54.01 davanti alla svizzera campionessa europea Lea Sprunger, 54.53 all’ultima uscita della carriera.

l.c.

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