Bekele, due maratone per un record

11 Gennaio 2017

Annunciati i prossimi impegni sui 42,195 km del fuoriclasse etiope, in caccia del primato mondiale: tra pochi giorni a Dubai e in primavera nella classica di Londra, che presenta un cast ricco di stelle

di Giorgio Cimbrico

Come diceva Eric Liddell leggendo la Bibbia: “Correranno e non saranno stanchi”. È il caso di Kenenisa Bekele che, a 34 anni e mezzo non si ferma e firma contratti impegnativi e sicuramente vantaggiosi: nel giro di un giorno ha annunciato che sarà al via della maratona di Londra del 23 aprile e per “scaldarsi”, tra poco più di una settimana, il 20 gennaio, sarà la star della maratona di Dubai, sin dalla nascita una faccenda molto etiope.

Avviato alla piena maturità, quel che un tempo fu il delfino di Haile Gebrselassie non nasconde di voler chiudere la carriera con la triplice corona: i primati del mondo dei 5000, dei 10.000 e dei 42 chilometri. I primi due li stringe in pugno dal 2004 e dal 2005, e in questa lunga parentesi solo il suo connazionale Dejen Gebremeskel e il keniano Lucas Rotich lo hanno in qualche modo avvicinato correndo in 12:46.81 e 26:43.98, vale a dire a nove e a ventisei secondi dai suoi limiti mondiali. E stiamo comunque parlando di prestazioni che risalgono al 2012 e al 2011.

La minaccia che Bekele ha portato al record della maratona è assai più concreta e ha preso definitivamente corpo a Berlino, pochi mesi fa, quando con 2h03:03 si è portato al secondo posto nella lista di tutti i tempi, all’inezia di sei secondi dal mondiale di Dennis Kimetto, centrato sullo stesso, scorrevolissimo percorso che si chiude poco al di là della porta di Brandeburgo. Con il battito di ciglia di un decimo e mezzo di meno a chilometro, Kenenisa sarebbe ora il sovrano delle tre distanze, un’impresa sfuggita a Emil Zatopek e riuscita solo al suo vecchio “capitano”, il sorridente Gebre, oggi secondo in tutte e tre le liste di sempre d’Etiopia.

L’obiettivo per Dubai è abbattere il record del percorso, 2h04:23 datato 2012 e in mano a un altro etiope, Ayele Abshero; quello per Londra (“la più grande maratona del mondo: voglio vincerla”, giura Bekele) è andare a minacciare il miglior tempo registrato sulle 26 miglia tra Greenwich e Buckingham Palace, 2h03:05 di Eliud Kipchoge, e mettere ancora una volta nel mirino il record mondiale di Kimetto. “Sono sincero: a Berlino il progresso di due minuti netti sul mio record personale non ha cancellato il rammarico per aver mancato di così poco il miglior tempo di sempre”.

A Londra (dove, in non perfette condizioni, fu terzo l’anno scorso, in 2h06:36) Kenenisa tornerà per la prova mondiale di inizio agosto, prevista con partenza e arrivo da Tower Bridge su un percorso diverso da quello della classica di aprile. “Se conquisterò la selezione, ci sarò”, assicura. Mai stanco, anche se nelle suole deve avere almeno tre giri della terra, e pronto ad affrontare tre maratone nel giro di sette mesi. Quella primaverile sarà la più frequentata, Kipchoge a parte, da avversari di pregio assoluto: Stanley Biwott, secondo un anno fa in 2h03:51 e vincitore a New York 2015, Abel Kirui, due volte campione del mondo e tornato in scena a ottobre con il successo di Chicago, gli etiopi Feyisa Lilesa, Tesfaye Abera e Tilahun Regassa, il piccolo e macilento eritreo Ghirmay Ghebreslassie, campione del mondo a Pechino, e il keniano Bedan Karoki, secondo al mondiale di mezza maratona e vicecampione del mondo di cross 2015, atteso a un debutto a molte stelle.

DIRETTA STREAMING - La maratona di Dubai sarà trasmessa in diretta streaming, venerdì 20 gennaio dalle 3.20 del mattino (ora italiana), a questo LINK.

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