Baldini: "Decisione soffertissima pensando a Pechi



La notizia era nell’aria da tempo: ogni prova agonistica era un passo in più verso una decisione difficile, che solo chi conosce bene Stefano Baldini sa quanto possa essere stata sofferta. L’olimpionico di maratona ha deciso di rinunciare alla partecipazione ai Campionati Mondiali di Osaka, non avendo più sufficiente tempo per ritrovare quella forma fisica che gli è mancata per tutta questa fetta di stagione. Nel parlarne la sua voce è calma ma è facile notare increspature e pieghe che denotano le difficoltà, soprattutto psicologiche, del momento: “Io credo che sia stata una decisione soffertissima perché ci tengo troppo alla maglia azzurra, ma ho visto che dopo Londra la situazione non è cambiata tantissimo e non posso iniziare certo ora a lavorare pensando a un impegno come i Mondiali, proprio considerando il fatto che ho 36 anni e che nel 2008 ci sono le Olimpiadi. Questa è la decisione più saggia che potessi prendere, per rigenerarmi il più possibile e continuare a coltivare un sogno, che potrebbe rimanere ma che so di poter affrontare, ossia andare a Pechino 2008 al meglio delle mie possibilità. Non credo di essere bollito altrimenti il 2006 non sarebbe stato così, forse è solamente un momento di stanchezza dovuto a un anno, quello passato, con tre maratone” - Una scelta che alla luce dei fatti giudica azzardata? - No, la rifarei perché sapevo i rischi ai quali andavo incontro. Sarebbe stata, quella passata, la mia ultima occasione di fare la maratona di New York a un certo livello, e quella gara mi aveva dato le prime avvisaglie della riserva di energie accesa, poi questa situazione è stata compromessa in primavera da un’influenza che proprio perché leggera ha dato segnali chiari, perché se deprime così tanto l’organismo significa che non c’è in questo momento la capacità di recupero di prima. - Che cosa fare allora per rigenerare il fisico, il “motore” neiprossimi mesi? - Eh, se avessi la bacchetta magica lo saprei… So che adesso bisogna ripartire da zero, fare un lavoro di base, qualche gara veloce quest’estate e poi con Gigliotti guarderemo passo dopo passo quel che succederà. Potrei anche non fare altre maratone nel 2007, voglio affrontare la distanza solo quando sarò pienamente recuperato. Non sono pessimista, so solo che per preparare convenientemente Osaka non c’era ormai sufficiente tempo. - Non è il solo a decidere di evitare i Mondiali pensando a Pechino 2008… - Se si fa riferimento ai keniani, magari non saranno in gara neanche lì, non è un caso se non hanno mai vinto l’oro di maratona. Ci sono maratoneti che scelgono di evitare l’impegno titolato pensando a fare cassetta e quelli che pensano solo a difendere il proprio Paese. Io appartengo a questa seconda categoria. - Il che significa che la maglia azzurra le mancherà… - Tantissimo: dal 1994 ho saltato solo i Mondiali di Siviglia 1999 perché ero infortunato. Quando ci sarà la maratona (il 25 agosto, ndr) sarà un giorno un po’ più triste, ma ci saranno spero delle altre occasioni: ho 36 anni,mi avvicino al capolinea della carriera ma non credo proprio di esserci arrivato… Farò il tifo per chi gareggerà ad Osaka, la nostra squadra sarà sicuramente competitiva, darò il mio sostegno morale. Magari come capitano non giocatore. Gabriele Gentili Nella foto: Stefano baldini in occasione del Mondiale 2003, quando vinse il bronzo (foto Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL

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