Azzurri al lavoro orizzonte Zurigo

28 Gennaio 2014

A meno di 200 giorni dagli Europei, Delmas Obou, Claudio Licciardello e Josè Bencosme raccontano gli obiettivi per la nuova stagione

Continuano presso la sede FIDAL di Via Flaminia Nuova a Roma, gli incontri di programmazione gli incontri degli atleti di alta qualificazione e interesse internazionale con il presidente FIDAL Alfio Giomi e il Direttore Tecnico Massimo Magnani. Sul tavolo la pianificazione tecnico-agonistica della stagione 2014 che culminerà con gli Europei di Zurigo (12-17 agosto). Oggi alla massima rassegna continentale mancano esattamente 195 giorni.  

Era il 15 febbraio del 2009 e ad Ancona Delmas Obou da junior arrivava secondo ai Tricolore indoor di categoria (battuto da Francesco Basciani) correndo i 60 metri in 6.88. Ad oggi, dopo quasi cinque anni, quello è rimasto ancora il suo miglior crono nello sprint al coperto. "Effettivamente - commenta il 22enne delle Fiamme Gialle - è passato un po' troppo tempo. Si è fatta proprio l'ora di dargli una bella limata. Vediamo che succederà tra dieci giorni  all'esordio a Padova. Sarà la prima di un paio di uscite sullo sprint in sala prima degli Assoluti". Obou, 22 anni nativo della Costa d'Avorio, si è trasferito in Italia con la sua famiglia da quando ne aveva 6. "Ad Abidjan ci sono ancora mia nonna e i miei zii, siamo sempre in contatto e un giorno spero di andare a trovarli anche perchè non ho più avuto occasione di tornare nel mio Paese d'origine". Delmas ora vive e si allena a Pisa, dove a seguirlo è Carlo Bastianini il tecnico che per primo ne ha scoperto le potenzialità da velocista: "Da piccolo giocavo a calcio, ero un attacante e nelle categorie giovanili ho segnato più di 100 gol. Le prime volte in pista non avevo nemmeno idea di come si spostassero i blocchi di partenza. Poi nel 2007, dopo la vittoria agli Studenteschi a Lignano Sabbiadoro, ho iniziato a convincermi che la mia cifra dovevano essere i 100 metri dell'atletica". Una scelta che nel tempo ha dato i suoi frutti a partire dal sesto posto agli Europei Juniores 2009 seguito dal quinto agli EuroU23 2011 dove fu anche l'ultimo frazionista della staffetta d'oro azzurra. Il 2013 è, però, la stagione che lo proietta alla ribalta nazionale: personal best a 10.27, titolo assoluto ed esordio in Nazionale con la 4x100 ai Mondiali di Mosca. "Quella passata è stata un'annata che mi ha caricato di motivazioni. Riparto dai quei risultati con la voglia di crescere ancora. Le indoor saranno solo un momento di passaggio perchè il vero traguardo è arrivare nel top della condizione agli Europei di Zurigo". Solo 100 metri? "Nel 2014 penso che qualche volta mi vedrete anche sui 200.

Quel 21.29 che ho fatto a settembre dell'anno scorso alla Finale dei Societari è sicuramente migliorabile".  Intanto, Obou fa anche lo studente. "Mi sono iscritto a Giurisprudenza a Pisa". Uno sprinter-avvocato? "E' presto per dirlo. Ora penso soprattutto a far bene l'atleta, anche se le materie giuridiche e la filosofia del diritto sono molto interessanti".

Chi guarda già oltre la stagione al coperto è Claudio Licciardello che agli Euroindoor del 2009 conquistò l'argento nei 400 metri e l'oro con la 4x400. Il finanziere, 28 anni appena compiuti,  si lascia alle spalle un paio di stagioni che l'hanno visto limitato da una serie di problemi fisici. "Ora sto bene - spiega Licciardello - ma ho preferito evitare le indoor per focalizzarmi sugli appuntamenti dell'estate: Europei in primis. Vivo e mi alleno sempre a Catania; ora a seguirmi sono Francesco Attanasio e Francesco Scuderi". Ambizioni? "Tornare ad esprimermi ai miei livelli (PB 45.25 all'Olimpiade di Pechino 2008 dove fu semifinalista, ndr), anche se l'eccellenza del giro di pista è sotto la barriera dei 45 secondi. Senza dimenticare la staffetta. Siamo un bel gruppo, lo si vede anche dall'atmosfera che si respira durante i raduni, e sono sicuro che insieme possiamo far bene e toglierci qualche soddisfazione".    

Restando ai 400 metri, ma con barriere, fa rotta su Zurigo anche Josè Bencosme. L'azzurro che ha praticamente saltato tutta la stagione 2013, poco più di quattro mesi fa si è sottoposto ad un intervento per rimuovere un piccolo sperone osseo che gli provocava un fastidio al tendine sinistro. "Il recupero - spiega l'atleta delle Fiamme Gialle, nato nella Repubblica Dominicana, ma trapiantato a Borgo San Dalmazzo nel cuneese - sta procedendo per il meglio. Ho ripreso a corricchiare e a fare qualche lavoretto in pista con gli ostacolini. Ma bisogna ricostruire con calma. E' per questo che al momento ipotizzo di esordire non troppo presto, magari verso fine giugno dopo qualche prova di velocità". L'ancora 21enne Bencosme in bacheca ha già due medaglie di bronzo conquistate tra Mondiali Allievi 2009 e Europei Juniores 2011, due titoli assoluti (2011-2012) e la semifinale olimpica a Londra 2012. Nel 2014, però, vorrebbe tornare in pista anche per togliersi un'altra piccola soddisfazione. "Ho un primato personale di 49.33 fatto due anni fa, mi piacerebbe migliorarlo appena possibile anche perchè quest'anno sono ancora in tempo per prendere di mira il 48.92 della migliore prestazione italiana Promesse di Fabrizio Mori (Tokyo 1991, ndr)".

Proprio l'iridato di Siviglia 1999, primatista assoluto dei 400hs con 47.54, è una delle guide tecniche di Bencosme, insieme al suo storico allenatore Luigi Catalfamo che lo segue fin dagli exploit giovanili. "Agli Europei di Zurigo - conclude l'ostacolista classe 1992 - voglio esserci anche perchè sull'anello del Letzigrund si va davvero forte. Nel 2012 ci ho vinto la gara under 23 del Weltklasse (49.58, ndr), mi sembrava di volare!".  

Chi è, invece, atteso ad un impegno imminente è Patrick Nasti, nel 2013 bronzo all'Universiade. "Domenica prossima - spiega il 24enne triestino - sarò ad Albufeira per la Coppa Campioni di cross con le Fiamme Gialle. Il 2014 per me significa soprattutto crescere nei 3000 siepi in vista degli Europei (PB 8:29.08 nel 2012, ndr)". A caccia di progressi anche l'ostacolista Stefano Tedesco che da qualche mese si è trasferito a Roma per farsi seguire da Vincenzo de Luca, il tecnico della primatista italiana assoluta Veronica Borsi. "Nel 2010 ho partecipato agli Europei di Barcellona - racconta il finanziere veneto - quest'anno spero di conquistarmi un pisto in Nazionale per Zurigo, possibilmente riprendendo il discorso da quel 13.68 di quattro anni fa e che è ancora il mio personale sui 110hs. Indoor? Qualche gara di rodaggio e poi gli Assoluti". Nei 60hs Tedesco ha al suo attivo un 7.85 centrato agli Euroindoor di Goteborg nel 2013. Cambio di guida tecnica anche per il quattrocentista Marco Lorenzi che, dallo scorso 28 ottobre, ha lasciato il Trentino per spostarsi a Tivoli dove, insieme a Domenico Fontana (Fiamme Oro), è allenato da Riccardo Pisani. "Correre una frazione della 4x400 ai Mondiali di Mosca - spiega il 20enne velocista - è stata un'esperienza esaltante. Pimo obiettivo è migliorare presto quel 46.39 fatto da junior nel 2011". Giro di pista all'orizzonte anche per un altro velocista delle pattuglia Fiamme Gialle, Diego Marani. Finora la sua specialità prediletta sono stati i 200 metri dove vanta un bronzo agli Europei Juniores 2009 e un PB di 20.77 eguagliato nella passata stagione. "Per il 2014 - le parole del 23enne mantovano - penso giusto ad un paio di uscite sui 400 perchè voglio ancora giocarmi qualche carta sui 200 e poter dare il mio contributo anche alla 4x100 azzurra come agli ultimi Mondiali. Intanto, penso anche agli Studi, mi mancano tre esami per la laurea Triennale in Economia".

a.g.

SEGUICI SU: Twitter: @atleticaitalia | Facebook: www.facebook.com/fidal.it   


Josè Bencosme (foto Colombo/FIDAL)


Condividi con
Seguici su: