Assoluti, la Martinez "apre" a 14,52, Ciotti a 2,2



Magdelin Martinez, fasciata nel giallo della sua nuova maglia dell’Assindustria Padova, ha faticato un po’, all’inizio del salto triplo, per trovare il bandolo della matassa. Due nulli d’apertura l’avevano portata a vivere con un pizzico d’emozione la prova fatidica, buona per mettere nel caricatore almeno altri tre tentativi. Superato l’ostacolo con una misura di sicurezza (14,29), la bella italo-cubana ha messo poi a segno almeno un paio di salti discreti, fino al 14,52 conclusivo (quarta prova) che, per quello che può valere in questo periodo, è al momento anche la seconda prestazione mondiale dell’anno. Questa la serie completa della Martinez: N, N, 14,29; 14,52; N, 14,48. Certo, le big devono ancora carburare; ma tra queste, va per forza di cose inserita anche la nostra, attesa ora al probante test di giovedì a Madrid, sulla pedana degli Europei di inizio marzo. L’atleta che più ha messo pressione alla Martinez è sicuramente Simona La Mantia. La siciliana era reduce dal 13,98 dei Campionati italiani Promesse di Genova, ma sulla nuova pedana di Ancona ha saputo esaltarsi, planando sempre oltre i 14 metri, con un picco di 14,41 (soli quattro centimetri in meno rispetto al personale al coperto). La serie è notevole: 14,41; 14,26; 14,01; N, 14,35; 14,33. Un buon biglietto da visita per la rassegna continentale madrilena. Nicola Ciotti (Carabinieri) ed Andrea Bettinelli (Fiamme Gialle) erano tra i protagonisti più attesi della seconda giornata degli Assoluti, e non hanno deluso le attese. La vittoria finale nell’alto è andata al carabiniere, con un 2,28 superato – bene – al secondo tentativo, quota passata da Bettinelli dopo il disco verde a 2,26. Ai successivi 2,30, si sono infine sciolte le speranze dei due contendenti, che pur non riuscendo a valicare la soglia fatidica, hanno dimostrato di essere in una condizione di tutto rilievo. Con il recupero di Talotti (presente ad Ancona in veste di spettatore, per non aggravare la situazione della caviglia dolorante) la pattuglia azzurra a Madrid potrebbe essere davvero agguerrita, anche se nel resto d'Europa si vola che è un piacere. Da sottolineare anche il 2,24 del giovane Filippo Campioli (Esercito), per il terzo gradino del podio. Bella la gara di triplo maschile, complice un doppio fattore: la crescita di uomini come Morello e Sardano, e il ritorno a livelli dignitosi di un campione come Paolo Camossi, alfiere delle Fiame Azzurre. La sfida centimetro a centimetro vede l’alternanza alla testa della classifica praticamente di tutti questi atleti (più il favorito Fabrizio Donato). Fino alla zampata finale, messa a segno da Salvatore Morello (Cus Palermo), planato ai 16,65 della quarta prestazione italiana all-time al coperto. Seconda piazza per Fabrizio Donato (16,57, Fiamme Gialle), terzo posto per il ritrovato Paolo Camossi (16,48 e un pizzico di rammarico per una chiusura incompleta che gli è probabilmente costata il successo), quarto per Emanuele Sardano (Carabinieri), con il personale portato a 16,40. E mette a segno il personale nei 60 ostacoli anche Margaret Macchiut (Fondiaria Sai, 8.14), tornata ormai stabilmente ai livelli di ecellenza del 2000. Per lei, un centesimo in meno rispetto al vecchio limite, consolidando la già sua terza posizione nella lista all-time italiana della specialità. Si conferma da un punto di vista cronometrico anche la seconda classificata, Micol Cattaneo (Carabinieri), con un 8.29 vicino all’8.27 ottenuto all’inzio di febbraio di quest’anno. Non progredisce invece Andrea Giaconi (Fiamme Gialle), che però conferma il suo buon momento vincendo i 60 ostacoli con 7.77, undici centesimi meglio del rivale di sempre Emiliano Pizzoli. Giaconi non parte benissimo, ma esce bene nel finale, dimostrando notevole fluidità d’azione. Il peso maschile era gara da seguire per testare il grado di competitività di Marco Dodoni (Forestale), quest’anno miglioratosi fino alla soglia dei 20 metri. Il responso è assolutamente positivo, considerato il 19,72 del risultato conclusivo, a soli 13 centimetri dalla miglior prestazione personale dell’anno. Alle sue spalle, ancora un podio per Paolo Dal Soglio (Carabinieri), secondo con un 18,75 importante ai fini della classifica per club. Dalla lotteria dei 3000 metri maschili esce il numero che non ti aspetti: il 44 del pettorale di Cosimo Caliandro (Fiamme Gialle), bravo a soprendere tutti gli avversari, lasciando la compagnia poco dopo i 1500 metri. Poco meno di un chilometro e mezzo di passione per questo pugliese che fu campione europeo juniores dei 1500 metri a Grosseto 2001, per un 7:58.94 (parziali: 2:38.80 e 5:18.42) che è prestazione decisamente apprezzabile per le anguste piste indoor. Dietro di lui, stagionale per Simone Zanon (Fiamme Oro), sceso fino a 8:02.61. Terzo e quarto posto per due vecchietti sempre in gamba, ovvero Gianni Crepaldi (Carabinieri), 8:05.74, e Genny Di Napoli (Libertas Cento Torri Pavia), 8:07.11. Sfortunata. Non c’è un aggettivo diverso per Silvia Weissteiner, portacolori della SV Sterzing. Intendiamoci: l’altoatesina ha vinto i 3000 metri, ma la sfortuna sta nel fatto di non aver trovato in pista un’avversaria in grado di aiutarla nella ricerca di un crono buono per ottenere il visto per gli Europei. I tre chilometri percorsi senza aiuto alcuno sono stati coperti in un 9:07.11 che, purtroppo, non vale il minimo richiesto. Almeno, a livello numerico. In mattinata, qualche attimo di curiosità (apprensione è un termine eccessivo), durante le batterie degli 800 metri maschili, quando la corsia riservata ad Andrea Longo è rimasta desolatamente vuota. Il padovano ha rinunciato a correre la sua distanza preferita, dopo il successo di ieri nei 1500 metri, a causa di un fastidio all’arco plantare del pidede sinistro. Stop a scopo precauzionale e accertamenti disgnostici già fissati ad inizio settimana, anche se molto probabilmente il doppio impegno negli 800 di Madrid (giovedì), e nei 1000 di Lievin (sabato) verrà rispettato. Ad allungare il conto dei presunti infortunati in attesa di verifica, ci si è poi messo anche Simone Collio, che lamenta un preoccupante dolore ai flessori della coscia destra. Anche per lui il responsabile sanitario FIDAL Giuseppe Fischetto ha disposto accertamenti diagnostici all’inizio della settimana. L’allarme è dato dalla prossimità con gli Europei di Madrid, in programma dal 4 al 6 marzo: perdere una battuta a questo punto, significa probabilmente dovervi rinunciare. In settimana, tra mercoledì e giovedì, le convocazioni del DT Nicola Silvaggi. Marco Sicari
Nella foto, Magdelin Martinez (Petrucci/FIDAL)

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