Assoluti Indoor, Donato vola a 17,39



I Campionati Italiani Assoluti di Ancona si chiudono con un risultato eclatante: Fabrizio Donato centra la miglior misura mondiale dell'anno atterando a 17,39, e lanciando così nel migliore dei modi il cammino verso la rassegna iridata in sala di Doha (13-15 marzo). Al Banca Marche Palas in evidenza anche Elisa Cusma, che fa doppietta vincendo gli 800 metri dopo il successo di ieri nei 1500. Minimo mondiale raggiunto da Maria Aurora Salvagno nei 60 metri, vinti in 7.37. Titoli per società alle Fiamme Gialle Simoni tra gli uomini e alla Fondiaria SAI Roma in campo femminile. Il DT Francesco Uguagliati annuncerà in settimana la composizione della squadra che volerà ai Mondiali indoor. 

Fabrizio Donato ritrova sulla pedana amica di Ancona i tempi giusti per tornare al vertice mondiale del triplo. A due settimane dall'appuntamento iridato di Doha, il campione europeo di Torino atterra a 17,39, mettendo a segno la miglior prestazione mondiale 2010 (meglio del 17,32 di Olsson a Birmingham sabato scorsa). Dinamismo, reattività, convinzione: è un Donato tirato a lucido, pronto per grandi sfide, quello che si presenta agli Assoluti, simile a quello che fece gridare d'esultanza all'Oval appena 12 mesi fa. La sua serie si infiamma al terzo salto, dopo un nullo d'esordio e un 16,26 ottenuto staccando a quasi mezzo metro di distanza dall'asse di battuta. Il punto di contatto è misurato a 17,22, ma ancora una volta al decollo l'asse è lontanissima, ad almeno 25 centimetri. Si esulta, con la sensazione che Donato possa fare ancora crescere. Il laziale delle Fiamme Gialle passa la quarta prova, ed alla quinta si scompone ancora, facendo segnare 16,85; ma alla sesta, finalmente, i conti tornano. La tavoletta è centrata in pieno, e l'azione scorre via fluida, fino al 17,39 finale. C'è qualcosa da sistemare dal punto di vista tecnico, come ammetterà dopo lo stesso Donato (e come confermerà il tecnico Roberto Pericoli), ma è chiaro che la squadra azzurra che andrà a Doha sembra aver ritrovato una delle sue pedine chiave. Dietro Donato, questa volta, né Fabrizio Schembri (Carabinieri, 16,55), né Daniele Greco (Fiamme Oro, 16,06 complice anche un colpo rimediato al tallone) riescono a trovare il ritmo giusto nei rimbalzi. Michele Boni (Aeronautica) fa 16,09, e dietro di lui il giovane (junior) Andrea Chiari (Atletica Saletti) inanella una serie di nulli (miglior salto valido a 15,97), mostrando comunque che il record di categoria ottenuto ai giovanili potrebbe essere solo il primo di una lunga serie di risultati di livello assoluto.

Elisa Cusma (Esercito), come da copione, porta a casa l'accoppiata di titoli tricolore: dopo i 1500 di ieri, oggi è la volta degli 800 metri, anche se alla fine la modenese si trova a dover faticare più del previsto, vista la buona vena - seppure su ritmi tutt'altro che proibitivi - di Elisabetta Artuso (Forestale). La Cusma vince in 2:06.60 la consueta gara di testa, con la Artuso che chiude, in scia, a 2:06.98. La vera sorpresa viene però dagli 800 metri maschili: li vince Giordano Benedetti (Fiamme Gialle), il puledro di razza trentina, che precede a sorpresa l'altoatesino Lukas Rifesser (Esercito), con una esaltante volata lunga. Il cronometro si ferma a 1:48.65 (1:49.96 per Rifesser), soli 15 centesimi in più del minimo per Doha, il che raddoppia la sorpresa, in una prova solitamente non veloce come una finale di campionato nazionale. Lo sprint mette in orbita la 24enne Maria Aurora Salvagno (Aeronautica Militare), elemento di punta del giovane gruppo della velocità azzurra: il suo 7.37 nella finale dei 60 metri vale lo standard di ammissione ai Mondiali di Doha, anche se non ancora il personale (7.34, realizzato lo scorso anno agli Euroindoor di Torino). Dietro di lei, cresce la 21enne Ilenia Draisci (Esercito, 7.44), capace di precedere anche la più affermata Audrey Alloh (Fiamme Azzurre, 7.46). Tra gli uomini, Jacques Riparelli (Aeronautica) conferma il pronostico vincendo in 6.73, tempo comunque lievemente al di sotto delle attese. Giovanni Tomasicchio (Riccardi Milano) è secondo con tre centesimi in più (6.76).

L'alto maschile crepita ma non esplode: vince Giulio Ciotti (Fiamme Azzurre) con un discreto 2,24, la stessa misura superata da Andrea Bettinelli (Fiamme Gialle), penalizzato però da un errore in più. La contesa tra i due tocca quota 2,28, ma in nessuna delle tre prove a disposizione l'asticella resta sui ritti. Alessandro Talotti (Carabinieri), l'unico con in tasca il minimo di ammissione ai Mondiali indoor, prova la scalata a 2,24 (due tentativi, falliti), e poi a 2,26 (ancora un rosso), terminando con un 2,21 che non emoziona. Il triplo donne riporta all'attenzione la coppia composta da Magdelin Martinez (Assindustria Padova) e Simona La Mantia (Fiamme Gialle). Finiscono nell'ordine, appena al di sotto dei 14 metri (13,94 per la Martinez, 13,82 per la La Mantia), anche se ancora lontane dalle loro migliori misure di carriera.

Senza particolare storia i 3000 maschili. Vince in volata Christian Obrist (Carabinieri) con 8:09.76, beffando proprio sulle fotocellule il compagno di club Stefano La Rosa (8:09.81), che aveva condotto da metà corsa in avanti. Tra le ragazze, Federica Dal Rì (Esercito) conferma quanto di buono già mostrato di recente nei cross, vincendo in 9:05.87 (a meno di tre secondi dal minimo di qualificazione ai Mondiali) una gara condotta fin dall'avvio. Alle sue spalle, un'ottima Agnes Tschurtschenthaler (Forestale), seconda in 9:07.39 ed unica in grado di seguire da vicino la neocampionessa d'Italia. L'asta chiude la serata con una novità amara: Anna Giordano Bruno (Assindustria), la primatista italiana della specialità, si infortuna, lasciando campo libero a Elena Scarpellini (Aeronautica) e Giorgia Benecchi (Cus Parma), finite in quest'ordine ed entrambe accreditate di 4,30. Nella staffetta 4x200 donne, titolo alla Forestale (Arcioni F., Spacca, Giovanetti, e Arcioni G.) in 1:38.28, davanti all'Italgest (1:40.80). Nell'ultima frazione, Marta Milani (Esercito) e Giulia Arcioni (Forestale, in rimonta), vengono forse a contatto, con la Milani che perde il ritmo e si ritira. Tra gli uomini, titolo all'Aeronautica (Berdini, Minetto, Manenti, Moraglio) in 1:26.96, davanti all'Atletica Firenze Marathon 1:29.01, e alla Cento Torri Pavia (1:30.24).

Vincono lo scudetto per società la Fiamme Gialle Simoni con 185 punti, davanti alla Riccardi Milano (184) e all'Atletica Bergamo 1959 Creberg (167). Tra le donne, titolo tricolore alla Fondiaria SAI (188), su Italgest Athletic Club (183) e Studentesca Cassa Risparmia di Rieti (169). In settimana il DT delle squadre nazionali Francesco Uguagliati annuncerà la formazione che affronterà i Mondiali in sala di Doha. Non ci saranno sorprese: andrà alla rassegna iridata una squadra molto contenuta nei numeri, ma con (poche) carte da giocare.

Marco Sicari

Nella foto in alto, Fabrizio Donato in azione; in quella in basso, la sprinter Maria Aurora Salvagno (Claudio Petrucci per FIDAL)

File allegati:
- RISULTATI / Results
- LE FOTO della SECONDA GIORNATA/Photos



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