Arese: "La squadra che volevo"



Soddisfatto, senza riserve, per il duplice successo (tecnico ed organizzativo) dei Campionati Europei indoor di Torino. Il presidente federale Franco Arese sottolinea, ancora con emozione, gli esiti dei tre giorni del Pala Oval Lingotto: "Voglio fare i complimenti a quanti hanno prodotto questo risultato: gli atleti per primi, ma anche i tecnici, le società che hanno contribuito alla preparazione dei ragazzi. Il merito di questo successo va diviso tra tutti, questo è un premio che va all'atletica italiana nel suo complesso". Arese sottolinea gli aspetti positivi della spedizione: "Le sei medaglie sono un dato evidente, così come i quindici finalisti, il terzo posto nel medagliere e il quinto nella classifica a punti (a due sole lunghezze dal quarto e a quattro dal terzo, ndr); ma io voglio soffermarmi anche sullo spirito che ha animato la squadra, sul desiderio di affermazione, quella voglia di non mollare mai alla quale spesso mi riferisco. L'altro aspetto che mi piace evidenziare è quello relativo alla giovane età di molti dei protagonisti di questo Euroindoor, siano essi medagliati o semplici finalisti. Vuol dire che il processo di rinnovamento è sempre più accentuato, e che le nuove leve sono ormai vicine ad aver completato la propria maturazione sportiva. Questo Europeo deve essere uno stimolo a migliorarsi ancora, deve servire da sprone per nuovi, ulteriori traguardi".

Il mondo però ha un orizzonte decisamente più vasto, ed Arese, seppure in un momento di grande emozione al positivo, non dimentica di sottolinearlo: "Non è il caso di montarsi la testa, sappiamo bene che a Berlino quest'estate sarà difficile riuscire ad imporsi. Godiamoci il momento, che va decisamente festeggiato, senza però volare troppo alto. Restiamo con i piedi per terra". L'ocasione è propizia per riaffermare un concetto divenuto leit motiv della presidenza federale: "L'atletica deve tornare a pieno titolo nella scuola. Ne trarrebbero beneficio i futuri cittadini e i futuri sportivi azzurri, di ogni disciplina. Dobbiamo tutti impegnarci affinché vengano gettati nella terra i semi giusti, capaci poi, con il tempo ed il lavoro, di dar vita a piante solide, sportivamente parlando. Non mi stancherò mai di ripeterlo".

Anche sul piano organizzativo Torino 2009 ha colto un risultato decisamente positivo: "L'Italia ha dimostrato ancora una volta di saper organizzare al meglio le manifestazioni di atletica leggera. In questo caso, il successo è anche delle Istituzioni, del Comune e della Provincia di Torino, della Regione Piemonte, del Governo nazionale, che ci sono stati vicino in maniera esemplare, così come hanno fatto tutti gli altri partner della manifestazione, ognuno di loro decisivo rispetto al risultato finale. Si è fatto squadra nel migliore dei modi. L'unica via al giorno d'oggi per cogliere un risultato positvo".

m.s.

Nella foto, il Presidente federale Franco Arese si complimenta con Claudio Licciardello, sotto gli occhi di Jacopo Marin (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)



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