Ancona brilla il lungo Pianti a 7,34

15 Febbraio 2014

Ai Campionati Italiani Allievi indoor il sardo diventa il terzo alltime della categoria con 7,34 ma in quattro entrano tra i primi otto di sempre.

Si è conclusa ad Ancona la prima giornata dei Campionati Italiani Allievi Indoor che ha offerto una grande gara di lungo maschile, capace di riscrivere le liste alltime di categoria. Andrea Pianti (Atl. Legg. Porto Torres) atterra a 7,34 e diventa il terzo allievo di sempre al coperto, dietro ad Andrew Howe (7,52) e a Stefano Braga (7,45). Si mette in mostra anche il veneziano Gianluca Santuz (Atl. Vicentina) che stampa la sabbia a 7,27 (quarto posto nelle liste all-time di categoria), ma entrano tra i primi otto di sempre anche Andrea Federici (Atl. Bergamo 1959 Creberg, 7,18) e Francesco Lama (Atl. Imola Sacmi Avis, 7,17). Il bronzo iridato Allieve di Donetsk Noemi Stella fa segnare 13:40.44 nei 3km di marcia in una gara condizionata dai tanti doppiaggi: nelle corde della pugliese sembra esserci il miglioramento del suo primato italiano (13:25.27). Spettacolare la gara dell’asta con il duo delle Fiamme Gialle Simoni composto da Leonardo Azara e Simone Andreini a prendersi oro e argento. Azara, che si migliora di ben 30 centimetri, fa anche un tentativo (velleitario) al record italiano di Michael Stecchi. Poca fortuna per il favorito Max Mandusic (Trieste Atletica) che rimane fuori dal podio dopo tre nulli a a 4,40. Filippo Tortu e Sofia Bonicalza sono i più veloci nei 60 metri (rispettivamente con 6.95 e 7.80). La stagione agonistica dei nati nel 1997 e 1998 avrà come appuntamenti principali i Giochi Olimpici Giovanili di Nanchino (dal 16 al 28 agosto) preceduti dagli European Youth Olympic Trials (i trials continentali per la rassegna cinese) in programma a Baku (Azerbaijan) dal 30 maggio al 2 giugno. Nove i titoli assegnati oggi, la rassegna riprende domattina alle 10.30 (per la seconda ed ultima giornata) in DIRETTA STREAMING a questo link: www.10x10.tv/fidal

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IL RACCONTO DELLE GARE

5000 marcia M - Al primo anno di categoria, Pietro Zabbeni (Lib. Atl. Villanuova ’70) ripete il successo ottenuto in ottobre fra i cadetti: il bresciano di Vobarno, che svolge gli allenamenti a Roè Volciano con il tecnico Giovanni Bonori, convive negli ultimi due chilometri con due proposte di squalifica, ma passa in testa e chiude in 22:39.66 per avere la meglio sul corregionale Alessandro Rigamonti (Geas Atletica), 22:48.48, invece il fabrianese Giacomo Brandi (Sport Atl. Fermo) rimonta due posizioni nel finale per il terzo posto in 22:54.15. Zabbeni ha ricevuto dai genitori la passione per gli sport di resistenza: il papà è un ex triatleta, la mamma una campionessa della 24 ore di ciclismo.

Lungo F - L’anno scorso, nella rassegna tricolore all’aperto di Jesolo, aveva indossato la maglia tricolore allieve sui 100 metri ma era rimasta esclusa dalla finale nel lungo, a causa di tre nulli. Stavolta Beatrice Fiorese (Atl. Vicentina) non fallisce l’appuntamento sulla pedana e vince con ampio margine sulla concorrenza: 5,88 al secondo turno. Tre settimane fa si è impadronita anche del titolo italiano di prove multiple a Padova, mentre nel 2012 era stata protagonista di una doppietta da under 16 (lungo e 4x100). Si allena a Cassola con il tecnico Daniele Chiurato, domani l’eclettica veneta sarà in gara anche nel triplo. Ad Ancona l’argento va al collo di Valentina Kalmykova (Olimpia Atletica Nettuno), non senza brividi perché la figlia d’arte di origine russa commette due nulli prima di mettere le cose a posto con 5,57, terza Anna Ferrighetto (Gs La Piave 2000) che salta 5,51.

Fiorese è stata una delle Allieve più presenti in nazionale nella scorsa stagione. “Partecipare a manifestazioni internazionali è meraviglioso perché si impara a confrontarsi con il mondo, a trovare la concentrazione e arrivano gli stimoli a migliorarsi”. Prima del tetrathlon di Padova, l’ultimo appuntamento tricolore finì con tre nulli: “A Jesolo ho pianto tutte le mie lacrime, poi ho deciso di rimboccarmi le maniche e riscattarmi”. Alla Gymnasiade di Brasilia, a fine novembre, si è dedicata alla velocità: “Ora l’ho messa un po’ da parte perché preparando le multiple non ho potuto allenarla a dovere. Domani invece proverò il triplo, anche se non mi aspetto nulla: non l’ho mai fatto con assiduità. Poi parteciperò agli Assoluti, sperando di fare un po’ meno nulli… c’è più plastilina sotto le mie scarpe che sull’asse di battuta”.

60 M (finale) - E’ un altro ragazzo classe ’98 che sfreccia per primo sul rettilineo dell’impianto marchigiano, anche al maschile: Filippo Tortu (Atl. Riccardi Milano) prevale nettamente in 6.95 (PB), con più di un decimo di vantaggio su Gianluca Basso (Atl. Vicentina), secondo in 7.06, e Simone Matera (Gruppo Sportivi Chivassesi), 7.10. Famiglia di velocisti, quella di Tortu: è figlio del campione master Salvino e fratello del nazionale giovanile Giacomo, con cui si allena sulla pista di Besana in Brianza.

Nella passata stagione si era già laureato tricolore fra i cadetti sugli 80 metri.

“Con mio fratello non c’è rivalità – dice all’arrivo Filippo Tortu, fratello dell’azzurrino della velocità Giacomo -  tanto per ora siamo in categorie diverse. Poi vedremo, forse cercherò di batterlo”. Il fratello più giovane non sembra curarsi di una tradizione familiare estesa, visto che anche papà Salvino ha frequentato e frequenta le piste: “Non so che tempi facesse Giacomo alla mia età, ma a casa mi dicono che sono più forte io”.  Ha vinto da favorito: “Con il miglior tempo di iscrizione ho sentito un po’ l’emozione. Ma una volta sui blocchi non mi sono accorto di nulla, ho fatto tutto come dovevo ed è arrivato anche il personale. Domani corro la staffetta, poi penserò alla stagione all’aperto”. 

Asta M - Il favorito Max Mandusic (Trieste Atletica) entra in scena a 4,30 con successo, poi tre nulli a 4,40 e rimane fuori dal podio, quarto. Per buona parte della gara è davanti Simone Andreini (Fiamme Gialle Simoni): lo zio Marco è stato più volte primatista italiano. Ma il compagno di squadra Leonardo Azara (Fiamme Gialle Simoni) - entrambi si allenano a Ostia sotto la guida tecnica di Emanuel Margesin - si proietta al comando con 4,55 al primo tentativo e sale fino a 4,65 nuovamente senza commettere errori sulla quota: un progresso di ben 30 centimetri rispetto al precedente record personale. Il campione italiano cadetti del 2012 ottiene così il titolo anche nella categoria superiore, per appaiare Mandusic alla settima posizione delle liste nazionali all-time under 18, oltre che ai vertici della graduatoria stagionale. Sulla pedana del Banca Marche Palas il secondo posto è quindi per Andreini con 4,45 (quindici centimetri di miglioramento), terzo Matteo Capello (Atl. Piemonte) 4,40.

Simone Andreini e Leonardo Azara si spalleggiano anche un attimo prima della premiazione “Ci alleniamo insieme a Ostia – dice Andreini - e speravamo nel podio. Ma non come primo e secondo, il favorito era Mandusic!”. Continua Azara “Sì, non credevo proprio di vincere perché ho avuto dei problemi fisici un mese fa… non ho sentito troppo la tensione, in fondo è una gara come un’altra”. L’atteggiamento è distaccato, ma su una cosa finalmente si accende l’entusiasmo. “Ora vogliamo fare bene all’aperto… la Nazionale? Sarebbe un sogno!”.

60 F (finale) - Titolo a un’ex cadetta, ma viene sovvertito il pronostico della vigilia: Sofia Bonicalza (Pro Sesto Atletica) riesce a precedere tutte le avversarie sul filo di lana con 7.80 per battere Alessia Pavese, favorita dopo il 7.71 della semifinale. Ma la portacolori dell’Atletica Bergamo 1959 Creberg resta sui blocchi, poi emerge in rimonta e conquista l’argento in 7.82 per questione di millesimi davanti a Paola Forghieri (Mollificio Modenese Cittadella), azzurrina di origine colombiana. La nuova campionessa italiana dello sprint breve, che l’anno scorso aveva conquistato la maglia tricolore under 16 dei 300 metri, è una milanese di Cernusco sul Naviglio allenata dall’ex saltatore Giorgio Cortelazzo.

“Sono al settimo cielo – il commento di Bonicalza - per un titolo assolutamente inaspettato: arrivando qui con il settimo tempo non speravo certo nell’oro… magari il podio”. La lombarda era tra le più quotate anche nei 200: “Avrei voluto correrli ma non potevo rinunciare alla staffetta e l’orario non permette di partecipare a entrambi: li farò all’aperto. E se non avrò problemi fisici mi piacerebbe provare anche il lungo”

400 F (batterie) - Al femminile il campo partenti è più affollato, con 32 atlete: sette batterie e quindi si gareggia a cronometro, in finale vanno i migliori sei tempi. La campionessa in carica Elena Bellò (Atl. Vicentina) domina la sua prova in 57.36, non distante dal personal best (57.12), poi nell’ultima batteria si migliora Sara Sinopoli (Atl. Bergamo 1959 Creberg) con 57.43, invece nella prima Rebecca Borga (Atl. Riviera del Brenta) corre in 58.00. Finale domani alle ore 15:15.

400 M (batterie) - Esce dalla quarta e ultima batteria il miglior tempo, quello di Alessandro Xilo (Sef Virtus Emilsider Bologna) che si impone in 50.81, ma la finale di domani (ore 15:20) si preannuncia equilibrata. Da tenere d’occhio anche gli altri vincitori parziali: il capolista stagionale Vladimir Aceti (Atl. Vis Nova Giussano), oggi autore di un 51.00, poi Brayan Lopez (Atletica Pinerolo), 51.35, e Leonardo Mariottini (Atl. Virtus Cr Lucca), 51.46.

3000 marcia F - Non ci sono dubbi sulla superiorità della pugliese Noemi Stella (Atl. Don Milani), medaglia di bronzo nei 5000 di marcia ai Mondiali under 18. Per la tarantina di Grottaglie, allieva di Tommaso Gentile, c’è la vittoria con il tempo di 13:40.44, quindici secondi in più del suo primato italiano realizzato l’anno scorso ad Ancona nel Triangolare juniores Italia-Francia-Germania. In una gara con 26 atlete iscritte e tanti doppiaggi da effettuare, quello del miglioramento cronometrico era un compito tutt’altro che facile: ritmo regolare nei primi due chilometri (4:30.92 e 9:00.97), poi l’arrivo che riserva un colpo di scena nella lotta per il podio. Infatti la veneta Caterina Bertazzo (Fiamme Oro Padova), seconda fino a quel momento, equivoca il conto dei giri e si ferma con una tornata di anticipo per qualche istante: via libera per l’argento alla teatina Vanessa Tomei (Atl. Gran Sasso), comunque in piena rimonta, che con 14:34.08 diventa la decima nelle liste nazionali all-time di categoria. Terzo posto a Giada Francesca Ciabini (Toscana Atl. Empoli Nissan/14:42.00), quarta la Bertazzo (14:49.07).

“Non era la gara giusta per migliorare il primato italiano – ha commentato Noemi Stella – i doppiaggi sono stati davvero difficoltosi, ho dovuto marciare anche in terza e quarta corsia”. L’allieva di Tommaso Gentile potrebbe riprovarci presto.

“Anche al triangolare di Halle se ne avrò l’opportunità”. Per la terza dei mondiali Allievi 2013 gli obiettivi stagionali sono chiari “Il primo passo saranno i Trials Olimpici Giovanili di Baku, poi spero di poter giocare le mie carte anche a Nanchino”. Con in testa sempre il 22:27.38 con cui la compagna di allenamenti Anna Clemente vinse nel 2010 le Olimpiadi Giovanili di Singapore.

Alto F - In quattro valicano l’asticella a 1,66 per giocarsi le medaglie: Erica Marchetti (Cus Pisa Atl. Cascina), unica ad aver superato la quota alla prima prova e quindi in testa alla gara, piazza il match point decisivo con 1,68 nel terzo e ultimo salto a disposizione. Dopo la vittoria tra le cadette a Jesolo nel mese di ottobre, adesso la toscana si conferma anche nella categoria superiore. Completano il podio Nicla Mosetti (Cus Trieste), già argento nelle prove multiple indoor, e Chiara Loda (Atl. Virtus Castenedolo) con 1,66, quarta con la stessa misura Daniela Zappella (Atl. Bergamo 1959 Creberg).

Lungo M - Una gara che accende la tribuna del Banca Marche Palas, per i suoi contenuti tecnici e agonistici. Al quarto salto Andrea Pianti (Atl. Legg. Porto Torres) atterra a 7,34 e diventa il terzo allievo di sempre al coperto, dietro a Andrew Howe (7,52) e Stefano Braga (7,45). Non finisce qui, perché poco dopo il veneziano Gianluca Santuz (Atl. Vicentina) mette a segno un 7,27 che vale il quarto posto nelle liste all-time di categoria. Arriva poi il miglioramento del figlio d’arte bresciano Andrea Federici (Atl. Bergamo 1959 Creberg), semifinalista sui 100 metri ai Mondiali under 18 di Donetsk e leader provvisorio a metà competizione, che cresce a sua volta con un 7,18 avvicinato all’ultimo turno dal 7,17 di Francesco Lama (Atl. Imola Sacmi Avis), quarto nell’occasione e fresco vincitore del pentathlon nella rassegna tricolore di tre settimane fa a Padova. Entrano quindi nella top ten di sempre anche Federici (settimo) e Lama (ottavo).

Atterrato oggi a soli 18 centimetri dal primato italiano di Andrew Howe (7,52 ad Ancona il 4 febbraio 2001) è significativo che il neo campione italiano Andrea Pianti abbia scoperto piste e pedane solo da un anno e due mesi: “Prima giocavo a calcio, stavo in porta. Ma avevo degli amici che facevano atletica e così ho cominciato”. Lo scorso ottobre ai Campionati Italiani Allievi di Jesolo fu quarto con 6,91. “Ma ancora dovevo imparare tante cose, la chiusura per esempio non mi riusciva bene”. A Porto Torres è allenato da Gianpaolo Garilli. “Quest'inverno abbiamo lavorato bene e sono felice che siano arrivati già i primi risultati. Il mio atleta preferito? Usain Bolt. Lunghisti ancora nessuno, non ne conosco tanti…”. Intanto è diventato il terzo Allievo di sempre in sala “Sono contento, ma un po’ io e il mio allenatore ce l’aspettavamo. Il primato di Howe? È difficile, ma ci proverò già la settimana prossima agli Assoluti”.

60 M (semifinali) - Stavolta il più rapido è Filippo Tortu (Atl. Riccardi Milano): 7.04 nella terza semifinale per il campione tricolore cadetti sugli 80 metri della scorsa stagione. Si candida per un piazzamento significativo alla finale delle ore 17:25 anche Danny Legramandi (Atl. Cento Torri Pavia), in grado di migliorarsi nella seconda con 7.06, stesso tempo di Gianluca Basso (Atl. Vicentina). E nella prima semifinale vince in 7.09 l’emiliano di famiglia romena Alexandru Zlatan (Atl. Reggio), classe ’98.

60 F (semifinali) - Ancora un progresso di Alessia Pavese (Atl. Bergamo 1959 Creberg), che scende fino a 7.71 e mette in chiaro le sue ambizioni per la finale che scatterà alle ore 17:15. Da un anno si allena a Bergamo con il tecnico Saro Naso, ma in precedenza si era dedicata al salto in alto (bronzo tricolore di categoria a Jesolo nel 2012). Altre due ex cadette si aggiudicano le successive semifinali: Laura Fattori (Atl. Reggio) con 7.82 e poi Sofia Bonicalza (Pro Sesto Atletica), campionessa italiana under 16 dei 300 metri, al personal best con 7.78.

Peso F - Il primo titolo della rassegna va a Danielle Madam (Ilpra Atl. Vigevano Parco Acquatico), nativa del Camerun ma arrivata in Italia una decina di anni fa, che comanda per tutta la gara e al quinto tentativo coglie il personale con 14,10. E’ anche la prima maglia tricolore in carriera per la lanciatrice due volte argento nella passata stagione, sia all’aperto che indoor, e allenata a Pavia da Laura Turpini. Riesce a migliorarsi pure la seconda classificata: Yohely Jimenez, dominicana dell’Athletic Club Firex Belluno, ottiene 14,00 proprio nel quinto turno, a un solo centimetro dalla leadership provvisoria della vincitrice, che subito dopo incrementa la sua misura. Il terzo posto si decide invece all’ultimo ingresso in pedana: Francesca Raffaello (Alteratletica Locorotondo) con 13,62 supera la campionessa italiana outdoor Marta Baruffini (Cus Parma), fuori dalle prime tre con 13,59 nonostante una gara in crescendo.

60 M (batterie) - Al via si presentano in 59, per disputare ben otto batterie: passano alle semifinali i primi due, con il recupero di otto tempi. Sembrano sostanzialmente osservati i valori stagionali, anche se in ordine differente rispetto alla graduatoria: infatti il più veloce è Simone Matera (Gruppo Sportivi Chivassesi) che corre in 7.06, seguito da Gianluca Basso (Atl. Vicentina) con 7.08, mentre il capolista dell’anno Filippo Tortu (Atl. Riccardi Milano) chiude in 7.09. Si torna in pista alle 12:45 (semifinali), poi alle 17:25 la finale.

60 F (batterie) - Il miglior crono del primo turno arriva dalla batteria inaugurale, vinta con il primato personale di 7.78 da Alessia Pavese (Atl. Bergamo 1959 Creberg), sprinter di Villa di Serio, ultima frazionista della 4x100 lombarda che si è aggiudicata il tricolore cadette nella passata stagione. In evidenza poi due emiliane come Paola Forghieri (Mollificio Modenese Cittadella), 7.82 nella quinta batteria per l’azzurra all’Eyof, e anche Laura Fattori (Atl. Reggio), 7.84 nella seconda ad opera della vicecampionessa italiana under 16 sugli 80 metri. La gara si preannuncia combattuta, con le tre semifinali in programma alle ore 12:30, mentre la finale sarà alle 17:15. 

Luca Cassai (CR FIDAL Marche) e Anna Chiara Spigarolo

 Filippo Tortu (Foto Colombo/FIDAL)



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