Ancona: Stronati 2,15 da primato, Nnachi 4,01

14 Febbraio 2021

Tricolori under 18: il saltatore in alto alla migliore prestazione italiana allievi, l’astista oltrepassa i quattro metri. Galuppi bis vince anche nei 200

di Luca Cassai e Anna Chiara Spigarolo

Brillano i giovani dell’atletica anche nella seconda e conclusiva giornata dei Campionati italiani allievi indoor ad Ancona. Nell’alto il milanese Edoardo Stronati (Pro Sesto) decolla alla quota di 2,15 che vale la migliore prestazione nazionale under 18 al coperto: un centimetro in più del primato di 2,14 stabilito dall’ex campione mondiale di categoria Stefano Sottile nel 2015 e pareggiato da Andrea Motta nel 2016. Diciassette anni da compiere, era già cresciuto a 2,12 durante l’inverno. Si vola nella pedana dell’asta: Great Nnachi (Cus Torino) supera il muro dei quattro metri con 4,01, a una settimana dal personale di 3,90, e poi prova tre volte senza successo la misura-record di 4,21. Regina dello sprint è Ludovica Galuppi (Bracco Atletica), imprendibile anche nei 200 con 24.56 per diventare la migliore di sempre al debutto in questa fascia di età, oltre che la quinta allieva alltime, dopo il record di ieri nei 60 in 7.45. La 16enne lombarda prevale in una combattuta sfida davanti alla campionessa uscente Marta Amani (Cus Pro Patria Milano, 24.70 in finale ma 24.59 in batteria), vincitrice del lungo a cui non riesce la seconda doppietta consecutiva. Nei 60 ostacoli Damiano Dentato (Studentesca Rieti Milardi) con 7.79 e 7.80 avvicina di nuovo il limite di categoria, invece al femminile 8.51 per Chiara Minotti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), sesta alltime. Entrano nella top ten di sempre anche un altro esordiente, Daniele Groos (Atl. Futura Roma) nei 200 in 22.13, e l’astista Simone Bertelli (Safatletica Piemonte), salito di trenta centimetri con 4,80, mentre Simone Valduga (Us Quercia Trentingrana) con 3:58.78 arriva a un secondo e mezzo dal primato. Per tutti l’appuntamento internazionale sarà in estate con gli Europei under 18 di Rieti, dal 26 al 29 agosto.

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STRONATI, ALTO DA PRIMATO - Un salto sul record e un gran balzo di felicità per Edoardo Stronati. Non sta nella pelle il milanese di Lainate, che festeggia l’impresa con la coach Daniela Frasani. Al secondo tentativo il portacolori della Pro Sesto Atletica vola oltre l’asticella a 2,15 per superare il primato indoor di categoria: misura già provata tre settimane fa a Bergamo, dopo il 2,12 del record personale, e adesso valicata con successo. Poi si concede tre assalti a 2,17, con altrettanti nulli, ma dimostra di non essere lontano da questa cifra. È il secondo titolo nella sua bacheca, da aggiungere a quello outdoor dello scorso settembre. Gara dominata: il primo errore arriva soltanto alla quota-record dopo un percorso senza esitazioni, con il match point a 2,07 e un altro salto riuscito a 2,11. Il duello con Mattia Furlani (Studentesca Rieti Milardi) dura fino a 2,05 che il recordman cadetti oltrepassa alla seconda prova, mentre è terzo Federico Rubechini (Alga Atl. Arezzo) con 2,01.



NNACHI OLTRE IL MURO
- Un sogno che si avvera. Prima volta a quattro metri nel salto con l’asta per Great Nnachi, anzi a 4,01 che la 16enne del Cus Torino supera alla seconda prova. C’è il riscatto, all’indomani della delusione nei 60 metri dove non ha potuto difendere il titolo per la squalifica in batteria, e finalmente il primo tricolore da under 18 nella sua specialità preferita, dopo i due conquistati tra le cadette. È in crescita impetuosa la ragazza di origine nigeriana, ancora in attesa di cittadinanza italiana, che soltanto otto giorni fa si era migliorata con 3,90 in un meeting a Casalmaggiore. In pedana l’allieva di Luciano Gemello parte con un brivido a 3,55, ma poi prende le misure e piazza un salto valido, mentre il successivo è già quello della vittoria con 3,70 alla prima prova. La scalata prosegue con 3,80 alla seconda, l’acuto di 4,01 di nuovo al secondo assalto, per chiudere con tre nulli al 4,21 che avrebbe tolto la migliore prestazione nazionale di categoria a Roberta Bruni. Percorso netto fino a 3,65 per la tricolore outdoor Chiara Centenaro (Atl. Audace Noale) che in classifica precede Camilla Antonipieri (Fiamme Gialle Simoni, 3.55).



200
- È il momento d’oro di Ludovica Galuppi. Dopo i formidabili 60 da record, arriva la doppietta con un altro crono da urlo nei 200 metri. Stavolta partendo dalla quarta corsia, meno favorevole rispetto a quelle più esterne, ma non è un problema per la 16enne varesina della Bracco Atletica che esulta in una gara di elevato livello tecnico: 24.56 è un risultato senza precedenti per un’atleta al primo anno di categoria (meglio del 24.57 di Ilaria Verderio nel 2014) e il quinto di sempre di un’allieva a livello nazionale. Scende dal trono Marta Amani (Cus Pro Patria Milano) ma con l’onore delle armi: in batteria era stata la migliore con 24.59 (settima nelle graduatorie italiane alltime under 18), in finale si tuffa sul traguardo per difendere il secondo posto al fotofinish davanti alla campionessa outdoor Habiba Faissal (Cus Parma), 24.70 per entrambe. Anche al maschile trionfa un “deb” classe 2005 come Daniele Groos (Atl. Futura Roma) e il suo 22.13 significa l’ottavo tempo di sempre tra gli allievi. Con il tricolore dei 300 cadetti si era rivelato nella scorsa stagione il romano di Vicovaro, allenato a Tivoli dal tecnico Alighieri Tarquini, e in futuro potrebbe esplorare i 400 metri. Sul podio anche Nicolò Salaris (Gs Bernatese, 22.34 dopo il 22.24 del primo round) e il figlio d’arte Simone Menchini (Sisport Torino, 22.41) mentre si deve accontentare del quarto posto Loris Tonella (Atl. Biotekna Marcon, 22.75), campione nei 60 di ieri.



OSTACOLI
- Altre due prestazioni da incorniciare sui 60 ostacoli per Damiano Dentato (Studentesca Rieti Milardi): 7.79 nel primo turno e 7.80 in finale, dimostrando una grande costanza di rendimento a questi livelli dopo aver esordito tre settimane fa con 7.78 e 7.76, anche se resta in mano a Lorenzo Simonelli il record di categoria con 7.71. Il romano di Morena, plasmato dal tecnico Daniele Focaccetti, sbaraglia il campo degli avversari ma dietro si lotta allo spasimo con Alberto Nonino (Atl. Malignani Libertas Udine, 8.18) davanti a Lorenzo Giulio Lise (Acsi Campidoglio Palatino, 8.19), quarto il vicecampione dell’asta Federico Bonanni (Studentesca Rieti Milardi, 8.20). Titolo femminile a Chiara Minotti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) che in 8.51 irrompe tra le migliori allieve di sempre, al sesto posto. Studentessa all’istituto agrario e amante degli animali, la bergamasca di Villa d’Almè ha praticato mountain bike per diversi anni prima di scoprire l’atletica con il coach Angelo Alfano che la segue a Brembate Sopra. Alle sue spalle Celeste Polzonetti (Bracco Atletica, 8.64) e Alessandra Gasparelli (Olimpus San Marino, 8.77).



ASTA
- Trenta centimetri di progresso per il titolo italiano. Il nuovo campione dell’asta è Simone Bertelli (Safatletica Piemonte) che si migliora tre volte portando il suo primato a 4,80 e si aggiudica la sfida con il romano Federico Bonanni (Studentesca Rieti Milardi), finora sempre davanti nelle rassegne tricolori, autore di una prova comunque pregevole al 4,70 del personale eguagliato. Con questo risultato il torinese si proietta ai piani alti delle liste italiane alltime di categoria, al quinto posto, anche grazie a una nuova asta che ha voluto prendere in gara nonostante una recente caduta. Da piccolo non stava mai fermo e allo stadio Nebiolo del capoluogo piemontese ha trovato il luogo ideale per esprimersi, sotto la guida di Riccardo Frati. In quattro a 4,20 ma il terzo posto va a Lorenzo Busana (Pro Sesto).

1500 - Secondo ieri negli 800, campione italiano oggi nei 1500 metri. È la risposta migliore che poteva trovare Simone Valduga (Us Quercia Trentingrana), capace di una progressione irresistibile negli ultimi due giri. E il crono è da applausi: con 3:58.78 diventa il secondo under 18 italiano di sempre, in una specialità entrata nel programma tricolore da appena tre stagioni. Il mezzofondista trentino di Besenello, allenato dal papà-coach Stefano, riesce a staccare il pontino Mario Roani (Nissolino Intesatletica), quinto alltime in 3:59.60, e il sardo Ismaele Deidda (Olympia Villacidro, 4:00.63). Si risolve nell’ultima tornata la gara dei 1500 al femminile in cui trionfa Matilde Prati (Fondazione Bentegodi) in 4:40.84, personale indoor a un soffio da quello all’aperto. Vince per distacco la veronese di Bovolone che ha iniziato un paio di anni fa con il mezzofondo, seguendo i consigli del tecnico Claudio Turco e anche l’esempio delle sorelle dopo aver provato un po’ di tutto, dalla velocità al salto in alto. Sul podio anche Arianna Algeri (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter, 4:44.45), nipote dell’ex campione di ciclismo Pietro, che si era messa al comando prima del rush finale e terza Eva Luna Falcioni (Sef Stamura Ancona), marchigiana di Fano, in 4:45.15.

TRIPLO - Che salto di Samuele Piazzini (Bergamo Stars Atletica): nel triplo atterra subito lontano a 14,81, con oltre mezzo metro di progresso sul PB di 14,25. Nessuno riesce a impensierire il bergamasco di Albino, 187 centimetri di statura, ed è una nuova gioia per il tecnico Jacopo Acerbis che lo allena nell’impianto del capoluogo di provincia. Ci prova il bresciano Kelvy Bruno Okumbor (Atl. Carpenedolo), ex tricolore cadetti, in una serie con tanti nulli ma anche un 14,40 buono per il secondo posto davanti a Matteo Calogiuri (Enterprise Giovani Atleti, 14,02). Anche al femminile il primo tentativo a 12,30 è anche il migliore della gara per Ilaria Monaco (Us Aterno Pescara), una spanna in più del 12,02 con cui si era presentata da capolista stagionale nel triplo. Vive a Pescara, dove studia al liceo scientifico a indirizzo sportivo e si allena con Claudio Ruffilli. Ma in passato ha praticato ginnastica ritmica e pattinaggio artistico, per scoprire quattro anni fa l’atletica frequentando tutte le specialità, comprese la velocità e gli ostacoli. Significativo anche il progresso di Alessandra Bolzon (Atl. Clarina Trentino), al primo viaggio oltre i dodici con 12,14, mentre all’ultimo tentativo è terza Matilda Cinti (Studentesca Rieti Milardi, 11,79).

400 - Roma padrona nei 400 metri, ma con due storie diverse. Tra le allieve impressiona Gloria Kabangu (Acsi Italia Atletica), gazzella d’ebano già leader nel primo turno di ieri con 57.46 e oggi al titolo in 57.43. Nata nella Capitale da genitori della Repubblica Democratica del Congo, proviene dall’Atletica Frascati ed è allenata da Giorgia Di Paola. Frequenta il liceo classico ad Albano, dove studia volentieri il greco, ma è anche un’appassionata di anime e musica hip hop. All’ultima curva piazza il sorpasso all’esterno sulla piemontese Ludovica Cavo (Atl. Serravallese, 57.69) che precede Giada Bernardi (Uisp Atl. Siena, 58.24). Addirittura una doppietta al maschile, con due atleti dell’Acsi Campidoglio Palatino al top: conquista il successo Luca Barbieri (49.64) davanti a Giacomo Catalano (49.92), entrambi per la prima volta sotto il muro dei cinquanta secondi e allievi di Flavio Rambotti nell’impianto delle Terme di Caracalla. È un violinista il nuovo campione italiano, studente al liceo scientifico e amante della matematica. Terzo posto in 50.14 a Stefano Demo (Atl. Canavesana), ex tricolore cadetti delle prove multiple, che si era lanciato al comando a metà gara.

STAFFETTE - Nella 4x200 allieve si impone il Cus Parma (Francesca Grisenti, Habiba Faissal, Alessia Coppini, Jennifer Ezeoha) in 1:42.16 con ampio margine nei confronti di Studentesca Rieti Milardi (1:42.99) e Bracco Atletica (1:43.64). Rocambolesca la staffetta maschile per la squalifica di Studentesca Rieti Milardi e Fiamme Oro Padova. Il titolo con 1:34.37 va alla Sisport Torino (Vincenzo Martinelli, Mattia Benente, Simone Menchini, Giacomo Antonio Vota) che precede Kronos Roma (1:34.70) e Atletica Riccardi Milano 1946 (1:34.72).

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