Ai vostri posti… Fabrizio Mirabello

19 Dicembre 2016

E’ divenuto Delegato Provinciale Fidal per Frosinone la scorsa estate, abbinando l’incarico a quello di referente regionale per la marcia. Fabrizio Mirabello ce la sta mettendo tutta per rilanciare l’atletica nella sua provincia, facendo fruttare l’esperienza accumulata al seguito delle sue due figlie, Angelica e Anthea, giovani marciatrici di interesse nazionale. Ecco l’intervista in cui racconta i progetti e le aspettative della sua nuova avventura in Comitato Provinciale. Buona lettura!

Pochi mesi nel nuovo ruolo di Delegato tecnico per il Comitato Provinciale Frosinone, questo tempo è stato sufficiente per calarsi nella parte?

In questi cinque mesi dalla nomina ho dato priorità al settore più delicato e bisognoso di rilancio, e cioè il settore promozionale. In provincia ci sono realtà che lavorano con impegno e passione, e hanno solo bisogno di supporto.

Come ha preso l’invito del Presidente Fabio Martelli a ricoprire un incarico di tale responsabilità, lei che da anni è nello staff del settore tecnico regionale?

L’unica perplessità che ho rappresentato al presidente era legata al mio incarico di referente regionale della marcia. Nel momento in cui mi ha rassicurato sulla compatibilità dei due incarichi sono partito senza remore.

Lei è conosciuto anche per essere papà e tecnico di due talentuose marciatrici, Angelica e Anthea. Riesce a conciliare questo ruolo con quello di allenatore?

Da circa un mese e mezzo è partito un progetto insieme a Patrizio Parcesepe e Orazio Romanzi per una programmazione mirata alla crescita delle gemelle in campo internazionale. Sono davvero contento di poter lavorare sotto la guida attenta e professionale di un allenatore del livello di Patrizio. Conciliare l’attività di allenatore con quella di Delegato Provinciale comporta inevitabilmente un maggiore impegno, ma che porto avanti con grosse soddisfazioni in entrambi i campi.

In questi anni al seguito delle sue figlie ha vissuto da vicino l’atletica giovanile regionale e non solo, che idea si è fatto?

Posso dire senza timore di smentita che il modello Lazio è uno dei più efficienti ed efficaci del panorama nazionale. Abbiamo una struttura tecnica e un Comitato Regionale che tutti ci invidiano.

Su quali problemi ha deciso di puntare in prima istanza per il Comitato Provinciale di Frosinone?

Dopo aver fatto un giro di tutte le società che lavorano con il settore giovanile, ho potuto constatare che pur continuando a lavorare ognuna nel proprio territorio, si sentivano un tantino abbandonate e scollegate tra di loro. Il primo obiettivo è stato proprio quello di dare loro sia un supporto in termini di materiale, che di aggregazione attraverso l’organizzazione di manifestazioni e eventi.

In questi mesi ha deciso di portare avanti diverse iniziative promozionali per l’atletica sul territorio, ci racconta come sono andate?

Nel campo delle manifestazioni abbiamo dato vita ad un Trofeo giovanile di cross denominato EIDOS, che ha visto ben 160 partecipanti alla prima prova, e che sicuramente vedrà ancora più partecipazione nella seconda prova che si svolgerà il 23 dicembre a Ferentino. Inoltre è partito un corso istruttori presso l’Università degli Studi di Cassino e de Lazio Meridionale che ha visto una grande partecipazione. La chicca di questo fine stagione è stata sicuramente la serata del 13 Dicembre dedicata alla premiazione dei piccoli campioni della stagione 2016. Un’occasione che ha visto la partecipazione oltre che dei ragazzi premiati, anche dei presidenti di quasi tutte le società della provincia, che hanno colto l’occasione per incontrare il Presidente Martelli e rappresentare le varie problematiche del territorio.

Di cosa altro ha bisogno principalmente l’atletica a Frosinone per tornare a risalire?

L’atletica in Provincia è più viva che mai, e ha solo bisogno di supporto e considerazione.

Come stanno andando i rapporti con le società sul territorio e con gli enti locali?

Il mio ruolo di referente regionale della marcia, e i miei trascorsi di atleta ed allenatore, mi hanno agevolato molto il lavoro. Ho avuto sin da subito la massima collaborazione da tutte le società e anche i rapporti con gli enti locali sono ottimi.

Qual è la situazione impianti nella provincia di Frosinone?

Questa è una nota dolente come del resto un po’ dappertutto. Abbiamo una pista nuova a Cassino che vogliamo sfruttare il più possibile per organizzare gare in provincia. Anche sulla pista di Ceccano abbiamo intenzione di organizzare gare, prevalentemente di mezzofondo non potendo disporre di tutta l’attrezzatura per i concorsi e le corse ad ostacoli. Il campo Coni di Frosinone che è stato per anni teatro di gare, ha le corsie esterne inutilizzabili a causa delle radici degli alberi che hanno sollevato il tartan. Speriamo in un intervento su questo impianto che resta un punto strategico della nostra attività.

Per la prossima stagione cosa bolle in pentola?

A livello provinciale oltre all’incremento delle manifestazioni sia di cross che su pista, una novità importante è rappresentata dalla creazione del Club Lazio Provinciale. Un organismo importante che porterà una maggiore crescita ed aggregazione dei giovani attraverso raduni e incontri tecnici, finalizzati ad alimentare il già collaudato Club Lazio Regionale. In campo regionale saremo impegnati con la terza prova regionale di cross che vedrà tutte le società della regione confluire a Cassino per una bella giornata di sport. Il fiore all’occhiello dell’intera stagione è rappresentato sicuramente dal Campionato Italiano Assoluto di marcia, che vedrà ancora una volta Cassino capitale della marcia italiana.

Infine cosa serve secondo lei per rilanciare l’atletica italiana?

La risposta è la più semplice e complessa allo stesso tempo. Il rilancio parte dai giovani a 360 gradi. Partendo dalle scuole e dagli incentivi alle società che lavorano con passione spesso in situazioni difficili.

 

(A cura di Simone Proietti)



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