Agropoli: effetto Tortu sui 100 metri dei giovani

01 Giugno 2018

Nella giornata inaugurale della rassegna tricolore, protagonisti gli sprinter: il 18enne Patta 10.37 ventoso (+2.3), la junior veneta Zuecco scende a 11.56, titoli under 23 a Polanco e Iori

di Luca Cassai

Apertura a tutta velocità nei Campionati Italiani Juniores e Promesse di Agropoli (Salerno), sulla pista intitolata a Pietro Mennea, per ribadire il bel momento dello sprint azzurro a 24 ore dallo splendido 10.04 di Filippo Tortu al Golden Gala. Al maschile i due vincitori dei 100 metri, oltre alla passione per lo sprint, hanno in comune con “Super Pippo” anche le origini della Sardegna e così, nella prima delle tre giornate, sui 100 metri il 18enne Lorenzo Patta (Atl. Oristano) sfreccia in 10.37. L’ex calciatore, passato all’atletica da non più di un paio di anni, firma uno tra i migliori tempi di sempre per un atleta al debutto nella categoria under 20, che non entra nei primissimi posti delle liste alltime solo per un vento appena sopra il limite (+2.3). Alle sue spalle brilla pure il trentino Lorenzo Paissan (Lagarina Crus Team, 10.40). Notevole progresso al femminile di un’altra classe 2000, la veneta Margherita Zuecco (Atl. Vicentina), capace di scendere fino a 11.56 (+1.4) per diventare l’ottava junior italiana di ogni epoca e la terza a livello assoluto del 2018, superando la compagna di club Moillet Kouakou (11.63). La Sardegna al top anche tra gli under 23 con la conferma di Wanderson Polanco (Atl. Riccardi Milano 1946), cagliaritano nato in Repubblica Dominicana, in 10.42 (+1.5) davanti ad Antonio Moro (Delogu Nuoro, 10.44), e nella finale delle donne si migliora Eleonora Iori (La Fratellanza 1874 Modena), 11.64 (+1.8). Sulla pedana del lungo under 23 il calabrese Gabriele Chilà (Studentesca Rieti Milardi) atterra al personale outdoor di 7,76 (+1.9) e poi salta 7,77 ventoso (+2.8), mentre nell’alto promesse Erika Furlani (Fiamme Oro) replica il titolo dell’anno scorso con 1,82. In chiusura di serata, 16:37.76 sui 5000 juniores per il bronzo europeo Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre). Un’onda giovanile di 1768 atleti-gara (931 donne e 837 uomini): oggi assegnati 19 titoli, domani altri 38.

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IL RACCONTO DELLA PRIMA GIORNATA

JUNIORES MASCHILI

Marcia 10.000m (finale) - Dopo il titolo nella 20 chilometri su strada, conquistato all’inizio di marzo, il cremonese Riccardo Orsoni (Cus Parma) fa suo anche il tricolore in pista. Con il personal best, migliorato anche se di pochissimo (43:59.30), l’atleta allenato da Alessandro Gandellini vince il duello con il pugliese Nicolas Fanelli (Atl. Amatori Cisternino, 44:09.40) che precede Diego Chirivì (Cus Torino, 44:35.94 PB).

3000st (finale) - Volata appassionante, ma sul traguardo Pietro Arese (Safatletica Piemonte) conferma il titolo e chiude in 9:09.10, vicinissimo al personale stabilito agli Europei di Grosseto dal 18enne di San Mauro Torinese. L’allievo di Nerio Gainotti, ex iridato di canottaggio pesi leggeri, e di Flavio Schiavino riesce a superare il pugliese Antonio Catallo (Us Foggia Atl. Leggera, 9:09.35), più dietro il veneto Giovanni Gatto (Us Quercia Trentingrana, 9:16.43).

100m (finale) - Una finale davvero entusiasmante, con due sprinter nati nel 2000 sempre più veloci. Corre forte il 18enne Lorenzo Patta (Atl. Oristano): fino a un paio di anni fa giocava a calcio e adesso è uno dei migliori teenager italiani di sempre nello sprint. Soltanto un refolo di troppo (+2.3) impedisce al giovane sardo allenato da Francesco Garau di salire al terzo posto nelle liste alltime di categoria, ma il suo 10.37 è comunque di assoluto valore. A contendergli la vittoria, fino alla fine, è il trentino Lorenzo Paissan (Lagarina Crus Team), ora seguito da Silvano Pedri, che arriva vicinissimo in 10.40, terzo il massese Samuele Ceccarelli (Atl. Alta Toscana, 10.65).

800m (batterie) - Tutto facile, almeno all’apparenza, per il tricolore assoluto Simone Barontini (Sef Stamura Ancona, 1:53.81) che si prende il successo parziale come il partenopeo Andrea Romani (Atl. Riccardi Milano 1946), leader del primo turno in 1:52.63 tallonato da Abdelhakim Elliasmine (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter, 1:52.70), e come l’altro bergamasco Giovanni Crotti (1:55.61).

100m (semifinali) - Si alzano i giri del motore nel turno intermedio: Lorenzo Paissan (Lagarina Crus Team) stampa 10.49 sul cronometro con vento nullo, a tre centesimi dal recente personale di Savona, e l’altro Lorenzo, il sardo Patta (Atl. Oristano) fa ancora meglio in 10.42, però con vento appena oltre il limite (+2.3). La sfida diretta in finale alle ore 18.25, con il toscano Samuele Ceccarelli (Atl. Alta Toscana, 10.60/+2.3) pronto a inserirsi.

400m (batterie) - Non c’è Alessandro Sibilio, che invece ha scelto di fare qui l’esordio stagionale sui 400 ostacoli, nelle batterie di domani pomeriggio. Intanto sulla distanza piana controllano i campioni europei di staffetta Edoardo Scotti (Cus Parma, 49.00) e Klaudio Gjetja (Pro Sesto Atletica, 49.05), con successi parziali anche per il campione italiano di decathlon Andrea Cerrato (Atl. Fossano ’75) che chiude in 48.57 e per David Zobbio (Brixia Atletica 2014) con 49.37, verso la finale di domani alle ore 15.00.

100m (batterie) - Nel primo dei tre turni di oggi, sfreccia il 18enne sardo Lorenzo Patta (Atl. Oristano) con 10.63 (+0.1), ma anche il co-favorito Lorenzo Paissan (Lagarina Crus Team) domina la sua batteria in 10.81 (-0.7). Appuntamento per le semifinali alle ore 16.20.

Asta (qual) - Alla fine tutti i migliori si guadagnano il pass per finale (domani ore 13.00). Anche l’ex campione cadetti Pierre Ahoua (Atl. Cento Torri Pavia) con 4,30 alla terza prova, due settimane dopo essere salito a 4,80. Un errore per il leader stagionale Matteo Madrassi (Atl. Malignani Libertas Udine) a 4,40, misura invece subito valicata dal tricolore in sala Andrea Marin (Atl. Vicentina).

Lungo (qual) - Il campione in carica Denis Rigamonti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) apre con 7,56 (+0.9): un progresso di tre centimetri per il ragazzo di origine ivoriana, che aveva dovuto rinunciare alla stagione in sala, mentre subito dopo il tricolore al coperto Lorenzo Mantenuto (Atl. Gran Sasso Teramo) atterra al personale outdoor di 7,40 (+2.0). Finale domani alle ore 12.00.

PROMESSE MASCHILI

Marcia 10.000m (finale) - Per il neofinanziere livornese Gianluca Picchiottino (Fiamme Gialle) secondo titolo consecutivo sulla distanza in 40:17.14. È il terzo crono nella carriera dell’allievo di Massimo Passoni, davanti al cinquantista azzurro Stefano Chiesa: il piemontese della Cento Torri Pavia non è troppo distante con il personale di 40:34.56. Si migliora anche il non ancora ventenne marchigiano Giacomo Brandi (Atl. Avis Macerata, 41:42.17).

Asta (finale) - Matteo Capello (Safatletica Piemonte) compie un percorso netto fino a 5,25 con le sue nuove aste, poi tre assalti senza successo alla quota da personal best di 5,45. In ogni caso l’allievo di Riccardo Frati conferma il tricolore, però merita gli applausi anche Max Mandusic (Trieste Atletica) che torna a salire con 5,15 davanti a Luigi “Gino” Colella (Fiamme Gialle, 5,00).

3000st (finale) - Simone Colombini (La Fratellanza 1874 Modena), una settimana dopo il personale al meeting belga di Oordegem (8:40.05), si toglie un’altra soddisfazione: titolo italiano in 8:57.63 per il quasi 22enne che fa parte del gruppo attivo a Pavullo nel Frignano, seguito da Mauro Bazzani. Poi il friulano Matteo Spanu (Atl. Malignani Libertas Udine, 9:09.75) ed Emanuel Daniel Ghergut (Toscana Atl. Futura, personale di 9:18.51), toscano nato in Romania.

Peso (finale) - Mancano i due big, con Sebastiano Bianchetti impegnato in Spagna (terzo al meeting di Andujar con 19.29) e Leonardo Fabbri in ripresa dal recente infortunio. Si fa trovare pronto Vincenzo D’Agostino (Futurathletic Team Apulia), 22enne di Gravina in Puglia allenato da Ivano Del Grosso, con 15,71 per avere la meglio nei confronti di Marco Simonini (Ponte in Valtellina, 15,56) e Gabriele Natali (Sef Virtus Emilsider Bologna, 15,38).

100m (finale) - Wanderson Polanco, un anno dopo. Alla prima uscita stagionale su questa distanza, il ventenne dell’Atletica Riccardi Milano 1946 torna a indossare la maglia tricolore in 10.42 (+1.5) con un avvio bruciante per resistere al tentativo di rimonta degli avversari. Il sardo di origine dominicana, allenato da Alessandro Nocera, si lascia alle spalle un altro isolano: Antonio Moro (Delogu Nuoro) che firma il personal best di 10.44, terzo invece il leader stagionale Alex Zlatan (La Fratellanza 1874 Modena) con 10.46 davanti al siciliano Nicholas Artuso (Atl. Villafranca, 10.53).

800m (batterie) - Il toscano Alessio Ferrara (Centro Atl. Piombino) e il campione indoor Alessandro Dal Ben (Atl. Insieme Verona) arrivano quasi appaiati in 1:51.49 e 1:51.55, controllando la situazione, poi nella successiva batteria Gabriele Aquaro (Team A Lombardia) risale nella parte conclusiva e vince con 1:52.41. Finale domani alle ore 16.15.

Lungo (finale) - Il calabrese Gabriele Chilà (Studentesca Rieti Milardi), con tutti i suoi quattro salti validi, fa meglio rispetto agli avversari: intanto 7,76 (+1.9) al secondo turno, primato personale outdoor a soli due centimetri dal 7,78 in sala. E poi 7,77 ventoso (+2.8) all’ultimo tentativo del ventenne reggino, che dallo scorso ottobre si è trasferito a Castelporziano per farsi allenare da Andrea Matarazzo. Applausi della tribuna anche per gli altri pretendenti al podio: sul secondo gradino sale il toscano Andrea Rinaldi (Atl. Livorno), cresciuto a 7,42 (+1.9), superando così il sardo campione uscente Andrea Pianti (Shardana), 7,40 (+1.4).

Giavellotto (finale) - Una gara molto combattuta, anche se su misure non eccezionali. A vincere è il piacentino Norberto Fontana (Cus Parma) che lancia 64,94 alla terza prova e poi incrementa di qualche centimetro con 65,04 al quinto. Proprio nel suo tentativo migliore il leader stagionale (71,84 a Savona), fratello dell’astista Edoardo, rimedia un infortunio al gomito che gli impedisce di continuare la gara, ma non di aggiudicarsi il successo davanti al ritrovato marchigiano Simone Comini (Asa Ascoli Piceno): 64,91 per il finalista mondiale under 18 del 2015. Grazie all’ultimo lancio il veneto Thomas Fabricci (Fondazione Bentegodi Verona) acciuffa il terzo posto con 64,09. Primo titolo per il giavellottista emiliano allenato da Lorenzo Garganese, che sale sul podio con il braccio sostenuto al collo da una bandiera tricolore.

400m (batterie) - Buona impressione del campione in carica Daniele Corsa (Fiamme Oro): il brindisino tira il freno a mano nei metri conclusivi per staccare agevolmente in 48.02 il pass per la finale di domani (ore 15.05). In precedenza fanno segnare crono più veloci i due vincitori delle altre batterie: Mattia Casarico (Gs Bernatese, 47.42) e Brayan Lopez (Athletic Club 96 Alperia, 47.73). Il campione europeo under 20 Vladimir Aceti sarà invece impegnato domani sui 200 metri con le batterie alle 12.30.

100m (batterie) - Non c’è il turno intermedio per gli under 23 e allora si va subito in caccia della finale di oggi pomeriggio, con vento variabile: contrario nella batteria iniziale, troppo a favore nella terza. Passano comunque i primi due classificati e nell’ultima il sardo Antonio Moro sfreccia in 10.45 ventoso (+2.3), mentre nella seconda il tricolore uscente Wanderson Polanco (Atl. Riccardi Milano 1946) regola Alex Zlatan (La Fratellanza 1874 Modena) di un soffio: 10.48 (-0.2) a 10.49. Per il siciliano Nicholas Artuso (Atl. Villafranca) 10.61 (-1.2) nella volata che apre il programma delle gare su pista ad Agropoli. Si torna sui blocchi alle 18.25.

Martello (finale) - Conferma tricolore di Giacomo Proserpio (Atl. Lecco Colombo Costruzioni). In testa fin dall’inizio, il 21enne di Mariano Comense arriva a 65,10 nel terzo turno di gara, mentre nella stagione invernale ha già accarezzato la soglia dei 70 metri (69,58 a fine gennaio). Per l’allievo di Gian Mario Castaldi non è mai in discussione la leadership, ma dietro tutti i migliori crescono all’ultima prova: Tiziano Di Blasio (Atl. Futura Roma), che dopo due nulli raddrizza la gara e poi lancia 62,51 in chiusura, quindi Michele Mencarelli (Athlon Bastia, 57,78) lascia fuori dal podio Eric Fantazzini (Atl. Livorno), 57,27 ma oltre i 65 metri quest’anno.

JUNIORES FEMMINILI

5000 (finale) - In chiusura di serata la protagonista è Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre), bronzo europeo dei 3000 nella scorsa estate a Grosseto. La figlia d’arte trentina, allenata dal papà Giuliano, corre in 16:37.76 al debutto in questa distanza su pista seguita da Michela Cesarò (Cus Torino, 16:42.13) e dalla trentina Angela Mattevi (Atl. Valle di Cembra, 17:20.76), entrambe al personale.

100m (finale) - Due frecce arancioni, in maglia Atletica Vicentina, sui 100 metri under 20 delle donne. Esplode la non ancora 18enne Margherita Zuecco: 11.56 (+1.4) che significa un progresso di ben 14 centesimi, l’ottavo posto di sempre nelle liste italiane juniores e il terzo assoluto dell’anno. La ragazza di Schio, 173 centimetri per 62 chilogrammi, si riscatta alla grande dopo l’infortunio che l’aveva bloccata nella scorsa stagione (frattura a una vertebra). In passato si è dedicata allo sci nordico e allo skiroll, quindi ha giocato a basket, ma da tre anni è una sprinter sotto la guida di Luciano Caravani. Ancora più clamoroso il miglioramento di Moillet Kouakou: prima di oggi aveva un personale di 12.04, qui corre la finale in 11.63 (!). Nata a Vicenza anche se è di origine ivoriana, dall’anno scorso ha ottenuto la cittadinanza italiana e vive a Valdagno, ma si allena anche ad Arzignano con il tecnico Diego Zocca. Ma tutte le prime cinque riescono a dare un bel colpo di spugna al personale: la siracusana Alessia Carpinteri (Cus Catania), 11.68 e altri 15 centesimi tolti al proprio limite, Vittoria Fontana (N. Atl. Fanfulla Lodigiana, 11.75) e Chiara Gala (Acsi Italia Atletica, 11.78).

100m (semifinali) - Ristabilite le gerarchie stagionali con Margherita Zuecco (Atl. Vicentina) a 11.73 (-0.1), in accoppiata con la compagna di club Moillet Kouakou (11.85) nella sua semifinale, mentre la successiva mette ancora in evidenza la siciliana Alessia Carpinteri (Cus Catania) con 11.87 (-1.0). Tutto si deciderà nella finale delle ore 18.30.

Martello (qual) - Basta un lancio alle prime tre della graduatoria stagionale per qualificarsi alla finale di domani (ore 10.00): Lucilla Celeghini (La Fratellanza 1874 Modena) è anche qui davanti con 54,16 nei confronti di Cecilia Desideri (Studentesca Rieti Milardi, 54,00) e della romagnola Jessica Mazzola (Acsi Italia Atletica, 52,13).

400m (batterie) - Se la favorita rimane la marchigiana Elisabetta Vandi (Atl. Avis Macerata), 56.71 oggi, si fanno comunque notare la piemontese Letizia Tiso (Bracco Atletica, 55.84) e la sarda Camilla Pitzalis (Cus Cagliari, 56.03) con i due migliori crono del pomeriggio. Appuntamento alla finale di domani per le ore 14.45.

100m (batterie) - Al femminile la sfida sembra particolarmente equilibrata, con tante atlete in un fazzoletto nel primo turno e in netto progresso: si fa notare soprattutto Moillet Kouakou (Atl. Vicentina), 11.82 (+1.6) e ben 22 centesimi di miglioramento, ma arrivano al personale anche la siracusana Alessia Carpinteri (Cus Catania, 11.83/+2.0), la romana Chiara Gala (Acsi Italia Atletica, 11.83/+1.8) e Arianna De Masi (Atl. Meneghina, 11.84/+1.6). Nell’unica batteria controvento, la capolista dell’anno Margherita Zuecco (Atl. Vicentina) corre in 11.95 (-1.6). Semifinali alle ore 16.30.

Lungo (qual) - A conti fatti, serve 5,51 per tornare in pedana domani alle ore 13.45. La migliore del turno eliminatorio è la romagnola Sofia Zanotti (Atl. Lugo) che si migliora con 5,89 (+1.3) e anche l’altoatesina Anna Menz (Sportclub Merano) piazza il suo salto più lungo di sempre, ma in questo caso aiutato dal vento (5,85/+2.5) come quello della campionessa in carica Giorgia Sansa (Libertas Friul Palmanova), atterrata a 5,75 (+2.3).

Alto (qual) - In dieci saltano 1,66 più altre due recuperate a 1,63 per la finale di domani pomeriggio (ore 15.00). Avanti senza problemi la campionessa indoor Marta Morara (Atl. Lugo) e l’altra azzurrina Rachele Bovo (Atl. Riviera del Brenta), meno brillante Bianca Garibaldi Devoto (Cus Pro Patria Milano) che commette due nulli a 1,66 prima di superare la quota.

PROMESSE FEMMINILI

5000 (finale) - Bel rientro per Francesca Tommasi (Esercito), che mancava in gara dai Mondiali universitari di cross. La veronese seguita da Gianni Ghidini prende il largo al quarto chilometro e scende a 16:22.70. Alle sue spalle Federica Zanne (Atl. Brescia 1950 Ispa Group, 16:34.61 PB) supera Nicole Reina (Cus Pro Patria Milano, 16:38.50), azzurra alla recente Coppa Europa dei 10.000 metri.

Giavellotto (finale) - Un centimetro per il titolo: Elisa Lobascio (Studentesca Rieti Milardi) centra il personale di 44,81 al terzo lancio. La romana di Genzano, che si distingue anche per la capigliatura rasata sul lato destro, è allenata da Mauro Leoni e festeggia il suo primo tricolore. Verdetto in bilico fino all’ultimo lancio, perché la padovana Luisa Sinigaglia (Gs Valsugana Trentino) arriva a 44,80, mentre Gaia Ticozzi (Pro Sesto Atletica) si migliora con 44,21 al primo ingresso in pedana.

Lungo (finale) - Al primo salto c’è subito il record personale di Chiara Proverbio (Osa Saronno Libertas) con 6,14 (+1.3), meglio del 6,11 di due anni fa nella rassegna tricolore juniores di Bressanone e anche del 6,13 indoor. La varesina di Uboldo, cresciuta sotto la guida di Giulio Buffoni, torna quindi sul gradino più alto di un podio su cui salgono anche la campionessa universitaria Elisa Naldi (Atl. Virtus Cr Lucca), due volte a 5,97 (+1.0 e +2.2), e la bolognese Elisa Mazzetti (Francesco Francia) al personal best outdoor di 5,95 (+1.1). Solo due tentativi per la tricolore indoor Beatrice Fiorese (Atl. Vicentina), sesta con 5,86 (+1.3), condizionata da un fastidio alla schiena.

100m (finale) - Vince, anzi stravince Eleonora Iori (La Fratellanza 1874 Modena). La non ancora ventenne modenese, cresciuta con il tecnico Mario Romano, fa il bis dopo il tricolore indoor e si impone praticamente per distacco togliendo sei centesimi al personale con 11.64 (+1.8). Per il secondo posto la livornese Alessia Niotta (Atl. Brescia 1950 Ispa Group) riesce a spuntarla in 11.92 davanti alla sarda Giulia Mannu (Delogu Nuoro), quest’anno campionessa universitaria, al suo primo sub-12 con 11.95.

Alto (finale) - Gara molto più incerta del previsto. Per confermare il titolo Erika Furlani (Fiamme Oro), azzurra nella passata stagione ai Mondiali di Londra, deve ricorrere al terzo e ultimo salto a 1,80 prima di aggiungere due centimetri al record stagionale con 1,82 alla seconda prova. Anche stavolta, alle spalle della laziale allenata da papà Marcello, la viterbese Eleonora Schertel (Atl. Arcs Perugia) si presenta al top nell’appuntamento tricolore e salta 1,78, vicina all’1,80 dell’anno scorso nella rassegna di Firenze. Terza la veronese Nicole Arduini (Atl. Brescia 1950 Ispa Group) con 1,76 all’ultimo appello per battere la trentina Sara Modena (La Fratellanza 1874 Modena, 1,74).

400m (batterie) - Virginia Troiani (Cus Pro Patria Milano) è la capofila del primo turno con 54.63, seguita nella sua gara dalla bolzanina Petra Nardelli (Südtirol Team Club, 55.16), e domani alle 14.50 sarà in finale insieme alla gemella Alexandra Troiani (Cus Pro Patria Milano, 55.73), campionessa in carica che oggi viene preceduta dalla veneta Rebecca Borga (Fiamme Gialle, 55.36). Nella terza batteria 55.49 della siciliana Alice Mangione (Atl. Brescia 1950 Ispa Group).

Martello (finale) - Ancora un titolo per Sara Fantini, ma stavolta ha un sapore diverso. La primatista italiana di categoria (68,24 nel 2017) torna in gara dopo un periodo di stop e lo fa con una vittoria: 61,04 in apertura, ritoccato a 61,93 nell’ultimo lancio, e così la ventenne emiliana dei Carabinieri allenata da Marinella Vaccari riparte con una bella iniezione di fiducia. Per il secondo posto 59,52 di Lucia Prinetti (Fiamme Gialle) davanti al 57,64 dell’abruzzese Alessia Beneduce (Bracco Atletica), a meno di mezzo metro dal personale.

100m (batterie) - La tricolore indoor Eleonora Iori (La Fratellanza 1874 Modena) ribadisce il suo buon momento di forma: 11.72 (+1.9) a un soffio dal recente personale di 11.70 a Savona, ma scende sotto i 12 secondi anche la toscana Alessia Niotta (Atl. Brescia 1950 Ispa Group) con 11.95 (-1.7) in una batteria disputata invece con il vento frontale. Alle 18.20 la gara per le medaglie.

I CAMPIONI DELLA PRIMA GIORNATA
JUNIORES MASCHILI
100: Lorenzo Patta (Atl. Oristano) 10.37 (+2.3)
3000 siepi: Pietro Arese (Safatletica Piemonte) 9:09.10
Marcia 10.000: Riccardo Orsoni (Cus Parma) 43:59.30

PROMESSE MASCHILI
100: Wanderson Polanco (Atl. Riccardi Milano 1946) 10.42 (+1.5)
3000 siepi: Simone Colombini (La Fratellanza 1874 Modena) 8:57.63
Marcia 10.000: Gianluca Picchiottino (Fiamme Gialle) 40:17.14
Asta: Matteo Capello (Safatletica Piemonte) 5,25
Lungo: Gabriele Chilà (Studentesca Rieti Milardi) 7,77 (+2.8)
Peso: Vincenzo D’Agostino (Futurathletic Team Apulia) 15,71
Martello: Giacomo Proserpio (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) 65,10
Giavellotto: Norberto Fontana (Cus Parma) 65,04

JUNIORES FEMMINILI
100: Margherita Zuecco (Atl. Vicentina) 11.56 (+1.4)
5000: Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre) 16:37.76

PROMESSE FEMMINILI
100: Eleonora Iori (La Fratellanza 1874 Modena) 11.64 (+1.8)
5000: Francesca Tommasi (Esercito) 16:22.70
Alto: Erika Furlani (Fiamme Oro) 1,82
Lungo: Chiara Proverbio (Osa Saronno Libertas) 6,14 (+1.3)
Martello: Sara Fantini (Carabinieri) 61,93
Giavellotto: Elisa Lobascio (Studentesca Rieti Milardi) 44,81

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La volata vincente di Margherita Zuecco (foto Lab Photoagency/Organizzatori)


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