Addio a Plinio Castrucci

04 Settembre 2015

Si è spento oggi a Roma lo storico allenatore di sprinter: tra i suoi allievi, Stefano Tilli e Pierfrancesco Pavoni

Si è spento oggi pomeriggio a Roma, all'età di 85 anni dopo una lunga malattia, Plinio Castrucci, lo storico allenatore capitolino, guida di intere generazioni di sprinter, vera e propria istituzione della velocità azzurra. La sua figura, la sua personalità, anche la sua voce, hanno accompagnato per anni il movimento, lasciando un’impronta profonda su un vasto numero di atleti. Insegnante di educazione fisica al Giulio Cesare, allenatore del Cus, seguì praticamente tutti i migliori velocisti romani dagli anni 70 in avanti: Curini, Rasori, Oliosi, Mercuri, solo per citarne alcuni, fino all’uomo che più di tutti contribuì all’affermazione tecnica di Castrucci, ovvero Stefano Tilli.

Insieme formarono un sodalizio vincente - nel 1983, appena passato sotto le sue cure, Tilli vinse l’oro dei 60m agli Europei indoor di Budapest, primo alloro di una carriera generosa di soddisfazioni -, consolidando quello che non è sbagliato considerare il polo romano della velocità “targata” Vittori, da quale transitarono anche Pierfrancesco Pavoni, Pietro Mennea (nell’ultimo periodo in pista) e, all’inizio della sue esperienza capitolina, anche la giamaicana Merlene Ottey. La sua voce profonda, il battito di mani potente, le battute ancora oggi ripetute dai tanti che hanno vissuto l’epoca d’oro della velocità romana, sulla pista e sui gradoni dell’Acqua Acetosa (l’impianto che oggi è intitolato alla memoria di Paolo Rosi), hanno contribuito alla costruzione del “personaggio” Castrucci, riconosciuto, apprezzato, rispettato, da chiunque abbia vissuto quel periodo. Il presidente federale Alfio Giomi, a nome del Consiglio ed interpretando sentimenti diffusi nell'atletica italiana, esprime ai familiari il proprio cordoglio e commossa partecipazione. I funerali si terranno domani, sabato 5 settembre, nella cittadina di Roviano (Roma).



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