AUGURI A TUTTI, AUGURI ALL'ATLETICA



Cari Atleti, Tecnici, Giudici di Gara, Dirigenti,

stiamo giungendo al termine di questa stagione agonistica e siamo alle porte del Natale; come di consueto è tempo di festeggiamenti, di auguri e anche di riflessioni. Sappiamo bene che per molte ragioni il 2009 non è stato facile e non è stato facile neppure per l'atletica. Ad una stagione che per molti aspetti ha superato le migliori aspettative è mancato un tassello estremamente importante, ovvero quello dei Mondiali di Berlino.

Come sapete sono tendenzialmente ottimista per quanto riguarda l'atletica e per quanto riguarda i nostri vertici federali. Devo dire che i dibattiti e le discussioni che si sono susseguiti nella seconda parte di stagione hanno rinsaldato ancor più questa mia convinzione ed hanno rinsaldato la mia persuasione che nella nostra regione, come in gran parte del territorio nazionale, si stia in gran parte già facendo ciò di cui ha bisogno l'atletica. Assisto spesso ad improbabili paragoni con il passato, a statistiche che di “statistico” hanno solo la parola.

La verità è che i tempi stanno cambiando, ed anche velocemente, ed è difficile fare paragoni con ciò che è accaduto in circostanze diverse. Ciò che in passato è risultato vincente oggi è semplicemente improponibile. Dobbiamo fare i conti con una realtà di concorrenza da parte di tantissime altre discipline (mi vien da pensare “per fortuna”!), dobbiamo fare i conti con difficoltà economiche che ci impongono di essere efficientissimi (ancora mi vien da pensare “che fortuna...”) e dobbiamo fare i conti con giovani che hanno punti di forza e di debolezza diversi rispetto a noi e rispetto a coloro che in generale ci hanno preceduto. Lo sport queste differenze le sente immediatamente, come le sente immediatamente la scuola. Voi atleti siete più abili dei vostri predecessori ma forse avete un po' meno voglia di fare fatica. La forma dubitativa è d'obbligo perchè queste sono solo le mie sensazioni, e tutti sappiamo quanto le sensazioni personali siano soggettive, ma la pista questo sembra dirci. Se posso permettermi un consiglio, vorrei suggerirvi di provare a chiedervi se potete dare qualcosa di più. Bisogna sempre chiederselo, soprattutto nei momenti di crisi.

Abbiamo quindi bisogno di un'atletica che sappia evolversi, che sappia guardare al domani e sappia risolvere i problemi senza troppo piangersi addosso. Non abbiamo bisogno di maghi e di pozioni magiche, non abbiamo bisogno di illusioni (ne abbiamo avute già troppe in passato) non abbiamo bisogno di diatribe che non fanno altro che consumarci. Andiamo avanti con serenità e poi fra tre anni sarà il momento di riparlarne.

Mi ritengo fortunato perchè credo che il CRER stia andando nella giusta direzione e se così è il merito va ascritto a Simona, Manuela, Barbara, Stefano, Giorgio Rizzoli e tanti altri che, come i dirigenti federali, dedicano all'atletica tanta passione. E' merito dei Giudici di Gara, dei tecnici, dei dirigenti. Ed è merito degli atleti, che danno prova di sapere ascoltare.

Auguro un sereno e “faticoso” (nel senso di allenamenti, non bisogna mollare mai...) Natale a tutti voi ed alle vostre famiglie, e vi auguro un ottimo 2010, che speriamo sia meglio del 2009. Quest'ultima frase non esprime un lamento, ma bensì un auspicio carico di speranza.

Ciao a tutti, a presto!

Alberto Montanari – Presidente CRER Fidal



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