A Venezia l'esordio in maratona della Sommaggio



Ha atteso due anni e mezzo, Silvia Sommaggio, per tentare la grande avventura della maratona. La mezzofondista padovana (di Camposanpiero, per la precisione), per anni nostra miglior esponente su 5 e 10 mila metri, aveva già pensato al passaggio sulla distanza dei 42,195 metri, ma una serie di problemi personali non ha solo arrestato la sua carriera, ma anche i suoi buoni propositi. Scomparsa giocoforza dalle cronache, assente dalle grandi manifestazioni dell’ultimo biennio, Silvia ci riprova, tentando il grande passo alle soglie dei 35 anni. E l’emozione è quella delle grandi occasioni: “Sto abbastanza bene, mi alleno con questo obiettivo da metà agosto, appena presa la decisione di provarci sul serio, cambiando capitolo. Non so a cosa vado incontro, vivo questa esperienza come una scoperta, affrontandola con curiosità e senza troppe aspettative”. - Perché hai scelto Venezia per il tuo esordio? - Innanzitutto perché è vicina a casa, quindi so che troverò sul percorso e al mio fianco tanti amici e conoscenti, poi perché conosco il tracciato, so che è una bella maratona anche se dura nel finale per il passaggio sui ponti. - Hai qualcuno che ti accompagna in questa avventura, visto che si tratta di una maratona di massa con partenza simultanea per uomini e donne? - No, ho scelto di non programmare nulla per vivere quest’esperienza nella maniera più vera. Può essere che durante la gara trovi qualcuno che corra al mio fianco sui miei stessi ritmi, ma già mi rincuora il fatto che ci sarà tanta gente sul percorso, è questo il bello della gara su strada, no? E poi quando si corre una maratona si è sempre da soli con le proprie sensazioni. - Cosa sai delle avversarie? - So che ci sarà la Volpato, ma per il resto non mi sono informata, è la prima maratona della mia vita, l’avversario è la distanza. M’interessa ascoltarmi, senza far confronti, tanto poi in gara verrà fuori la pistaiola. - Che sensazioni provi alla vigilia della gara? - Sono emozionata in positivo, è una scoperta assoluta. Ho un’idea su che ritmo affrontarla, so quale tempo potrebbe essere alla mia portata ma non voglio dirlo per scaramanzia, e poi mi sembrerebbe di essere la solita pretenziosa che viene dalla pista credendosi chissà chi. Invece voglio affrontare quest’esperienza in umiltà, da neofita, senza troppi patemi né schemi in testa, vivendola momento per momento. Dimenticando che forse avrei potuto tentare il grande passo anche prima. Contro la Sommaggio a Venezia ci sarà la già ricordata Volpato, al suo ritorno in maratona dopo oltre un anno dalla sua ultima esperienza, datata 31 agosto 2003 a Parigi (i Mondiali). Le favorite sono però le “solite” kenyane, Helen Cherono, quest’anno seconda alla maratona di Sant’Antonio a Padova, e Jane Ekimat. L’ultimo test sulla mezza maratona (1:10:07 per la Cherono a Udine, 1:10:30 a Lisbona per la Ekimat) dice che le due ragazze saranno per le italiane un test più che valido nella ricerca di buoni riscontri cronometrici. Gabriele Gentili Nella foto: Silvia Sommaggio (archivio Fidal)


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