A Venezia dominio africano, terza la Andreucci



Dominio africano alla 17° maratona di Venezia. Record della gara (imbattuto dal 1995) e primato personale per il keniano David Makori, nuovo doge della Maratona di Venezia vinta in 2h.08.48 davanti al connazionale Lel Martin e all’etiope Tages Moye. Il tempo di Danilo Goffi, fissato nel 1995, di 2h09.26, è stato annientato dal keniano che ha staccato tutti gli avversari dopo aver imboccato il Ponte della Libertà all’altezza del 35 chilometro di gara e raggiungendo il traguardo di Venezia in Riva dei Sette Martiri in piena solitudine.Parla dunque ancora africano la Maratona di Venezia, 6400 iscritti tra cui 1500 stranieri in rappresentanza di 51 paesi, che si conferma ai primi posti a livello nazionale e finalmente con un tempo di tutto rispetto che la conferma tra le maratone più veloci del mondo, la seconda in Italia dopo Torino. Michele Gamba si è ritirato poco dopo il 21 chilometro, nel passaggio a Mestre, mentre Giuliano Battocletti, esordiente sulla distanza dei 42 chilometri e in testa fino a pochi chilometri da Venezia ha ceduto di schianto sul Ponte della Libertà raggiungendo a fatica il traguardo con il tempo di 2h16.59 facendosi superare anche dal pugliese Vito Sardella primo tra gli italiani e nuovo campione italiano militare di maratona che ha concluso la sua prova in 2.16.39. Nella prova femminile monologo di Anastasha Ndereba, kaniana sorella della ex primatista mondiale Caterine, che ha raggiunto il traguardo di Venezia in 2.29.03. Dietro di lei un’altra africana, la keniana Anne Kosgei, esordiente sulla distanza dei 42 chilometri. Nella marea nera che sommerge Venezia c\'è una bella atleta romana che sorride. Sul gradino più basso sale Lucilla Andreucci, capitolina, portacolori della Forestale, che sul Canal grande s\'impose nel 1998 che ha chiuso in 2h32.48, aggiudicandosi anche il titolo italiano di Maratona Militare.


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