A Trento bene Bonvecchio, Lingua 3 nulli



Il ragazzo sta crescendo mese dopo mese ed ormai sembra aver compiuto l'atteso salto di qualità. Il riferimento è tutto per Norbert Bonvecchio, il 23enne dell'Atletica Trento che nel pomeriggio di sabato ha interpretato alla perfezione il ruolo di padrone di casa mettendo il proprio sigillo sulla 19. edizione del Trofeo dei Lanci, allestito dalla società aquilotta presso il Campo Scuola del capoluogo trentino. Reduce da un'intensa settimana di lavoro in quel di Formia sotto l'attento controllo del responsabile tecnico federale del settore lanci Di Molfetta, Bonvecchio ha trovato sulla pedana di casa la coordinazione e l'esplosività giuste per scagliare lontano il suo giavellotto, fino a sfiorare la soglia dei 70 metri, per altro già sorpassati nel corso della stagione invernale. 69,27 hanno decretato i giudici, un primo lancio più che sufficiente per mettere al sicuro la vittoria nel concorso e coprirsi le spalle dai ritorni degli altoatesini Paolo Valt e Hubert Goeller. In precedenza ad inaugurare il pomeriggio trentino interamente dedicato ai lanci erano stati i martellisti, guidati da un Marco Lingua in grande spolvero fisico ma incapace di trovare la giusta quadratura: tra lanci di riscaldamento e nulli il finanziere piemontese ha dimostrato a più riprese di avere nelle sua braccia la misura olimpica (78,50) ma i tre lanci non validi consecutivi l'hanno lasciato fuori gara, per la gioia della concorrenza e soprattutto del pavese Davide Colombini, vincitore con 60,55. Nel getto del peso si è rivista in pedana l'esperienza del veronese della Forestale Marco Dodoni, capace di combattere i tanti acciacchi con la consueta carica agonistica che gli permette ancora oggi, quando le primavere alle spalle sono ormai 36, di primeggiare con una spallata da 18 metri, 17,80 per l'esattezza. Alle spalle del colosso scaligero ecco il suo delfino Andrea Ricci (17,22) mentre Lingua ha trovato modo di scaricare la sua consueta verve ed estrosità destreggiandosi nel peso fino a staccare un sorprendente 15,71. A chiudere il quartetto di prove è stato il disco, regolato dal favorito della vigilia Fabio Vian, ventitreenne che sta studiando per scalare nel minor tempo possibile le graduatorie nazionali. All'ultimo lancio il portacolori della Riccardi Milano è riuscito a trovare l'esatto compromesso tra velocità d'azione e potenza, ed il risultato è stato un interessante 51,40 cui è seguito il 48,27 dello stesso Ricci che si è così aggiudicato il premio combinata che sommava i due migliori punteggi. (Luca Perenzoni-C.R.Trento) Nella foto: Marco Lingua (archivio Fidal)


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