A Torino impresa nel gelo di Goffi e Bennici



E' davvero un anno storico per il sodalizio dei Carabinieri Bologna, almeno nel mondo della maratona. Dopo le vittorie di Curzi a Treviso e di Di Cecco a Roma, a Torino è arrivata addirittura una doppietta, grazie a Danilo Goffi e Francesco Bennici. I due allievi di Luciano Gigliotti hanno compiuto un'autentica impresa, che il tempo finale non definisce appieno. Le condizioni atmosferiche sono state infatti quanto di peggio si possa trovare per una maratona: freddo intenso e pioggia continua, leggera, quella che indurisce i muscoli. Tutti i piani fatti dagli organizzatori per una gara veloce sono andati a farsi benedire, a Torino contava solamente vincere. La prima parte di gara ha visto i due pacemaker keniani pilotare i corridori verso un passaggio di 1h05:50, più lento del previsto, ma non si poteva fare altrimenti. Appena provavano a lanciare la gara un po' più velocemente, il gruppo di testa perdeva terreno. Quando il lavoro delle lepri è finito, davanti erano i due italiani, i keniani Makori e Kipkorir e il marocchino Lamachi. La situazione è rimasta inalterata chilometro dopo chilometro, fino al 37., quando Goffi ha deciso di rompere gli indugi allungando. A sorpresa la resistenza degli avversari stranieri si è subito sfaldata, solo Bennici ha tenuto il ritmo, fino alle battute finali quando Goffi ha ulteriormente allungato, cogliendo la sua seconda vittoria in carriera, lontana un decennio da quella di Venezia, ma confermando di essere tornato ai vertici della specialità: "A Torino non contava il tempo, non c'erano le condizioni, a me interessava vincere. A un certo punto ho temuto che il fisico cedesse per il freddo, invece ho retto trovando alla fine energie insperate". Grande soddisfazione anche per Bennici, alla sua prima maratona a 34 anni: "Credo che per me si apra una nuova carriera, e devo dire grazie per questo a Gigliotti col quale mi sono trovato subito bene, e a Baldini per i suoi consigli. Alla fine forse potevo fare anche di più, ma la distanza era una scoperta assoluta, temevo qualche brutta sorpresa". In campo femminile la vittoria è andata alla keniana Omwanza, con un tempo di poco superiore alle 2h30 che la dice lunga sul suo valore, viste le pessime condizioni climatiche. Alle sue spalle la russa Biktimirova e la keniana Jeptoo, quarta la Mancini, capace a dispetto della pioggia di fare il suo primato personale. Gabriele Gentili Nella foto: Danilo Goffi (archivio Fidal) RISULTATI Uomini: 1. Goffi (Carabinieri) 2h11:12; 2. Bennici (Carabinieri) 2h11:15; 3. Makori (Ken) 2h11:39; 4. Lamachi (Mar/Monte Miletto) 2h11:54; 5. Kipkorir (Ken/Nike) 2h12:49; 6. Rotich (Ken/Cover) 2h14:32; 7. Bekele H. (Eth) 2h16:51; 8. Rerimoi (Ken) 2h17:18; 9. Boit (Ken/Nike) 2h18:25; 10. Emelyanov (Rus) 2h19:33. Donne: 1. Omwanza (Ken) 2h30:40; 2. Biktimirova (Rus) 2h31:39; 3. Jeptoo (Ken/Cover) 2h31:50; 4. Mancini (Avis Elpidiense) 2h33:16; 5. Kotu (Eth) 2h35:47.


Condividi con
Seguici su: