A Rio Maior il ritorno di Elisa Rigaudo

16 Aprile 2015

Sabato 18 aprile, il bronzo olimpico della 20km di marcia a Pechino 2008 rientra in gara dopo la seconda maternità. Con lei la primatista italiana Eleonora Giorgi e al maschile Rubino, De Luca, Giupponi e Tontodonati

Sabato 18 aprile, Elisa Rigaudo, bronzo olimpico della 20km di marcia a Pechino 2008, rientra in gara dopo la seconda maternità e 613 giorni lontana dalle competizioni. L'occasione sarà la sesta tappa dello IAAF Race Walking Challenge 2015 di Rio Maior in Portogallo. “Mi sembra di essere alla prime armi -  racconta la 34enne piemontese delle Fiamme Gialle, alla vigilia della partenza –. Sto preparando la borsa per la gara, e confesso che l’emozione è la stessa di sempre, anche dopo tutti questi anni di carriera. Sembra la prima volta. La marcia è la mia grande passione, e per questo dopo la nascita di Simone (il 7 settembre 2014, ndr) ho deciso di rimettermi in gioco, di ripartire per quella che considero la mia terza carriera”. A un mese dalla Coppa Europa di Marcia di Murcia (Spagna, 17 maggio) nella trasferta portoghese ci sarà anche la primatista italiana Eleonora Giorgi (Fiamme Azzurre), mentre nell'analoga prova maschile saranno in azione Giorgio Rubino (Fiamme Gialle), Marco De Luca (Fiamme Gialle), Matteo Giupponi (carabinieri) e Federico Tontodonati (CUS Torino).

Elisa Rigaudo dopo la prima maternità, la nascita di Elena nel settembre 2010, è stata quarta ai Mondiali di Daegu 2011, settima all’Olimpiade di Londra 2012 e quinta nella rassegna iridata di Mosca 2013, al momento la sua ultima gara. “Vado a Rio Maior per rompere il ghiaccio e perché voglio capire a che punto sono nel mio percorso di rientro. A pochi mesi dal parto, so che non potrò essere protagonista e che arriverò a diversi minuti dalle prime - non vorrei parlare di tempi ma posso dire che non mi aspetto di marciare in meno di 1h30- ma è un momento che mi servirà per fare i prossimi passi sino a Rio, che resta il grande obbiettivo per cui ho rispolverato le scarpe da marcia”. In Portogallo per avere una fotografia nitida dello stato dei lavori: “Certo avrei potuto scegliere un rientro più soft, magari una gara in Italia, meno competitiva… ma non sarebbe stata altrettanto utile di un confronto internazionale. Ho sempre affrontato l’atletica con umiltà, e continuo a farlo”. Continua la 34enne di Robilante: “Ho ripreso a marciare da tre mesi. Questa volta ho avuto meno problemi rispetto alla prima maternità, forse perché ho imparato a conoscermi e ad accettare i miei limiti. Sono stata più attenta e paziente nei primi mesi, ho dato più attenzione al recupero muscolare e agli esercizi per contenere la mia ernia dorsale. Il risultato sono stati tre mesi senza intoppi, ne sono felice”. Gli scenari, nel frattempo, sono cambiati: “Dalla mia ultima gara il panorama della marcia italiana è cambiato tantissimo, ed è bello vedere delle giovani come Eleonora Giorgi ed Antonella Palmisano già così competitive sulla scena internazionale. Antonella la conosco di più, perché ci alleniamo insieme a Casteloporziano per lunghi periodi: per me è un grande stimolo, marciare insieme mi aiuta molto nel mio percorso di rientro. Non ho niente da insegnarle, perché le cose si imparano sul campo, ma  spero anch’io di poterle essere d’aiuto.

Posso dire che ha delle caratteristiche rare e fondamentali per una marciatrice:  è umile e ha voglia di lavorare, ha la possibilità di prendersi delle soddisfazioni. Eleonora è esplosa in questo mio periodo lontano dalle gare, prima ci eravamo incrociate poco, ricordo per esempio l’esperienza a Londra nel Villaggio Olimpico. Auguro a entrambe un futuro luminoso, ed è bello pensare che possano riportare in alto, ai fasti del passato, la marcia azzurra”. La sede dei Mondiali di fine agosto è quella dell'Olimpiade 2008: “A Pechino, nello stadio del mio bronzo olimpico, ritornerei volentieri nonostante sia dall’altra parte del mondo. Sarebbe un’emozione grandissima. Anche se devo dire di aver sempre tratto i migliori insegnamenti dalle sconfitte: ricordo come uno dei miei risultati più belli un quarto posto, quello di Daegu dopo la maternità. Lì ho davvero gareggiato con il cuore. E’ vero, rientro dopo 613 giorni dai Mondiali di Mosca, ma anche a 475 dal’Olimpiade di Rio. L’altro giorno, con il mio allenatore Patrick Parcesepe, riflettevamo sul questo ed il mio pensiero è stato: sono davvero pochi! Sarà una volata, una grande sfida, che affronterò con il cuore di sempre”.

Il XXIV Grande Prémio Internacional de Rio Maior em Marcha Atlética vede anche il ritorno sulla distanza olimpica di Eleonora Giorgi, la 25enne che il 21 marzo a Dudince (Slovacchia) ha migliorato il già suo primato italiano sui 20 chilometri sino a 1h26:46. La milanese, laureata all'Università Bocconi di Milano in Economia delle Pubbliche Relazioni e Istituzioni Internazionali, parte con intenti meno bellicosi rispetto all’ultima uscita da record: “Non parto di certo per un altro primato - commenta l'allieva di Gianni Perricelli - non mi aspetto di fare il record italiano ogni volta che indosso il pettorale! Vado a Rio Maior per mettere in cascina un’altra esperienza internazionale, vorrei rimanere nel gruppo nella prima parte di gara e poi provare a finire forte. Poi penserò alla Coppa Europa di Murcia che mi attende fra un mese”. Con lei, in Portogallo, anche l’argento e bronzo iridato Hong Liu, 28enne cinese, mentre non ci sarà invece Antonella Palmisano (Fiamme Gialle), l’azzurra che il 21 marzo a Dudince – nella gara del primato italiano di Eleonora Giorgi - si è migliorata sino a 1h28:40. La pugliese sta curando un fastidio ricorrente al bicipite femorale, un problema che l’ha spinta a fermarsi per curarsi al meglio e non compromettere il percorso che porta a Pechino. Al maschile Rio Maior attende invece quattro fra i migliori specialisti azzurri sia della 20 che della 50 chilometri. Giorgio Rubino è alla seconda uscita agonistica della stagione dopo quella di Chihuahua, il 7 marzo in Messico, ma sulla linea di partenza ci sono anche tre cinquantisti: Marco De Luca, quattro volte fra i primi otto a Mondiali ed Europei, arriva dall’1h23:43 marciato a Dudince, dove Matteo Giupponi nella distanza più lunga ha fatto segnare 3h49:52. Il miglior tempo tra gli azzurri  iscritti appartiene però al torinese Federico Tontodonati, l’1h22:33 siglato ai Tricolore di Cassino.

a.c.s.

IAAF WORLD CHALLENGE ISCRITTI/Entries - IL SITO DELLA MANIFESTAZIONE


Elisa Rigaudo con la figlia Elena (foto Colombo/FIDAL)


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