A Madrid via agli Euroindoor, 12 azzurri in gara



L'atmosfera è quella della cattedrale. Dello sport, però. E senza deserti intorno. Ora è chiaro il motivo dell'enfasi data dagli spagnoli alla riapertura del bellissimo "Palacio de Deportes de la Comuniad de Madrid", struttura andata distrutta in un incendio nel 2001 e restituita alla vita appena poche settimane fa. Non è questione di nazionalismo, o della necessità di supportare la causa olimpica (la capitale spagnola è candidata all'organizzazione dei Giochi del 2012). Il risultato dei lavori è davvero strepitoso, ancor più se si considera che l'impianto sorge praticamente nel cuore della città, a dieci minuti da Puerta del Sol. E merita un applauso convinto. E' qui che l'Europa celebrerà, da domani mattina, la liturgia dei suoi campionati d'atletica in sala, manifestazione probabilmente privata di un po' dello smalto di un tempo, ma certamente ancora capace di accendere la fantasia del pubblico e la voglia di migliorarsi degli atleti. Certo, qualche assenza da parte di questi ultimi sarà notata: ma era inevitabile, nella stagione successiva a quella che ha visto svolgersi i Giochi olimpici. Ci saranno comunque uomini e donne (soprattutto queste ultime) da copertina: a cominciare dall'astista Yelena Isimbayeva, i cui record del mondo occupano ormai, vista la loro frequenza (un centimetro per volta), i notiziari delle "brevi" giornalistiche, quelli dedicati ad argomenti di rilievo minore. Su piste e pedane ci sarà spazio anche per Carolina Kluft, il genietto svedese delle prove multiple, o per l'astro nascente Roland Pognon, il nuovo missile francese dello sprint (atteso dalla sfida con jason Gardener), o per l'altra stella della velocità transalpina, Christine Arron. L'Italia schiera una formazione a metà strada tra gli opposti del massimo e del minimo, falcidiata da assenze più o meno pesanti (Gibilisco, Longo, Trentin; ma anche Levorato, May, Howe, volendo allargare il campo a quelli che non hanno scelto le indoor), e rinforzata da alcune presenze qualificate (Martinez, Talotti, Legnante, Collio). Il problema principale sta nello stato di salute di molti dei protagonisti azzurri annunciati. Per andare nel concreto: Simone Collio è reduce da uno stiramento non ancora perfettamente guarito, Alessandro Talotti soffre alla caviglia di stacco (e non gareggia dal 2,32 del 29 gennaio scorso), Magdelin Martinez ha un ginocchio ballerino (il sinistro, per una infiammazione tendinea che lo fa gonfiare). Urgono rimedi, a cominciare dalla urgente autofornitura di amuleti. In ogni caso, domani, venerdì, è il giorno della verità per i primi 12 italiani (gli altri 8 saranno impegnati sabato). Turno di qualificazione da affrontare, verdetto immediato. Il Direttore tecnico Nicola Silvaggi ha posto per tutti un obiettivo preciso: "Vorrei per prima cosa che ripetessero le migliori prestazioni stagionali, in modo da ripagare la fiducia concessa. Lo dico soprattutto per quelli che sono stati convocati pur non avendo centrato il minimo. Poi, si vedrà. Per le medaglie sarà dura, anche se ritengo concrete le nostre chances. Abbiamo almeno quattro atleti in grado di lottare per il podio: Legnante (nominata capitana della squadra, ndr), Martinez, La Mantia, Collio. Ed altri potrebbero inserirsi nella lotta al vertice. Vedremo cosa saranno in grado di fare”. Domani mattina, palacio de deportes, Madrid. Marco Sicari LE DICHIARAZIONI DEGLI AZZURRI Magdelin Martinez: "Il problema è il ginocchio, perché in realtà, io sarei in ottima condizione. Ogni tanto si gonfia, quindi devo continuamente fare del ghiaccio, e sto prendendo anche degli antinfiammatori per bloccare la situazione. Ma non c'è altro da fare se non stringere i denti, per arrivare a domenica. La pedana? Le sensazioni sono molto negative, ma questo, almeno, vale per tutte. Bisogna cercare di non forzare, perché più si forza, e più si rallenta. E' completamente sorda, farà bene chi riuscirà a capire meglio le spinte da imprimere nella corsa. Il ginocchio è arrivato a questo punto perché quest'anno ho iniziato più tardi la preparazione, visto che venivamo dall'Olimpiade, dando meno rilievo alla fase di costruzione fisica: il vasto mediale è poco tonico, la muscolatura non riesce a contenere nella giusta maniera le sollecitazioni che arrivano al ginocchio, che finisce per infiammarsi. Al termine della stagione invernale interverremo per porre riparo". Assunta Legnante (capitana): "Inutile nascondersi, me la gioco, per le medaglie. Forse non per l'oro, ma per gli altri due posti sul podio siamo in quattro. Ostapchuk è la grande favorita, anche se non ha mai gareggiato quest'anno: vedrete che sarà lei quella da battere. Il mio problema alla vista? E' lo stesso da 13 anni, da quando cioè pratico atletica leggera. I medici che mi seguono da sempre mi danno fiducia, gli unici che hanno trovato da ridire sono stati quelli del CONI, che non hanno voluto prendersi la responsabilità per l'Olimpiade. Pazienza, bisogna guardare avanti, ed è quello che ho intenzione di fare". Simone Collio: "Non voglio dire che sia tutto risolto, ma la situazione generale (dopo lo stiramento al bicipite femorale sx, ndr) è molto migliorata. Il professor Vittori, dopo la mia rinuncia, mi ha indirizzato dal fisioterapista Gualtiero Randi, che ha seguito in passato velocisti come Mennea e Simionato. Ero scettico, ma in realtà mi sono dovuto ricredere: il risultato è stato notevole. Lunedì ho provato, e mi sono reso conto di poter correre. Penso di potermi esprimere sui miei livelli, la condizione fisica è elevata: non ho voluto sprecare questa occasione". Alessandro Talotti: "Il bendaggio che mi è stato applicato alla caviglia sinistra mi permette di saltare senza problemi. Oggi, in campo, ho provato più volte, rincorse complete e salti, fino a quota 2.10, senza sentire alcun dolore. Vedremo sabato se con le misure salirà anche il fastidio. VComunque, ho una voglia matta di gareggiare, di confrontarmi con gli altri. Dovrebbero legarmi, per njon farmi saltare. Il vero fuoriclase qui è Baba, ma il mio favorito rimane Rybakov. Sarà comunque una grandissima gara". Simona La Mantia: "La pedana è orribile, l'ho provata nel meeting della scorsa settimana e non sono riuscita a superare i 14 metri, dopo il 14,41 degli Assoluti di Ancona. Dovremo abituarci, io comunque sto bene, e spero di progredire ancora nelle misure". Luca Verdecchia: "La rivalità e l'amicizia con Simone non sono un problema. Vengo dalla scuola Vittori, si corre solo contro sé stessi, gli avversari, in quel momento, non esistono. Anzi, avere un amico nella stessa gara, non può che essere un fatto positivo. Il mio obiettivo è avvicinare quanto più possibile i miei limiti stagionali, e sento di poterlo fare". GLI ITALIANI IN GARA DOMANI Salvatore Morello (10.05, triplo); Assunta Legnante (10.10, peso); Cosimo Caliandro (10.55, 3.000); Marco Dodoni (11.30, peso); Simone Collio, Luca Verdecchia (13.20, 60 metri); Anna Visigalli (16.50, alto); Alexia Oberstolz (17.20, 800 metri); Christian Obrist (19.20, 1500 metri); Magdelin Martinez, Simona La Mantia (19.35, Triplo); Silvia Weissteiner (20.30, 3000 metri). LE TRASMISSIONI TV E RADIO DA MADRID La RAI trasmetterà i Campionati Europei indoor di Madrid (4-6 marzo) attraverso il suo canale digitale Raisport. Questi gli orari di trasmissione: venerdì: 15.50-20.25; sabato: 16.45-20.25 (più delle finestre nel corso del pomeriggio sportivo di RaiTre); domenica: 16.45-20.30. Commento delle due voci dell'atletica RAI: Franco Bragagna e Attilio Monetti. Raisport è visibile oltre che con segnale satellitare in chiaro (cioè senza alcun costo per gli utenti), anche nel pacchetto RAI del digitale terrestre (sempre in chiaro, cioè senza necessità di acquistare alcuna card prepagata). Trasmissione completa della manifestazione anche su Eurosport (commento di Antonio Costanzo e Giorgio Rondelli), con ripresa anche dei turni di qualificazione del mattino. Radio Rai, infine, seguirà gli Europei nel corso delle tramissioni del weekend, con collegamenti e commenti da parte di Doriana Laraia e Gianni De Cleva. LA SQUADRA ITALIANA - UOMINI - 60: Simone COLLIO (Fiamme Gialle), Luca VERDECCHIA (Fiamme Oro); 200: Massimiliano DONATI (Fiamme Gialle); 1500: Christian OBRIST (Carabinieri); 3000: Cosimo CALIANDRO (Fiamme Gialle); 60hs: Andrea GIACONI (Fiamme Gialle); Alto: Andrea BETTINELLI (Fiamme Gialle), Nicola CIOTTI (Carabinieri), Alessandro TALOTTI (Carabinieri); Triplo: Salvatore MORELLO (Cus Palermo); Peso: Marco DODONI (Forestale). DONNE - 200: Daniela GRAGLIA (Fondiaria Sai); 800: Alexia OBERSTOLZ (Esercito/SV Brunico VB); 3000: Silvia WEISSTEINER (SV Sterzing VB); 60hs: Micol CATTANEO (Carabinieri/Ginnastica Comense), Margaret MACCHIUT (Fondiaria Sai); Alto: Anna VISIGALLI (Fanfulla Lodigiana Coop); Triplo: Simona LA MANTIA (Fiamme Gialle/Cus Palermo), Magdelin MARTINEZ (Assindustria Padova); Peso: Assunta LEGNANTE (Tris Milano).
Nelle due immagini, il palazzo dello sport di Madrid e il trio di saltatori in alto (da sinistra, Talotti, Bettinelli, Nicola Ciotti). (FIDAL)




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