A Belgrado bronzo per gli juniores

08 Dicembre 2013

La squadra Under 20 è terza dietro Francia e Russia, Lorenzo Dini finisce quinto. Quarte le junior, miglior risultato di sempre

La squadra junior maschile composta da Lorenzo e Samuele Dini, Yemaneberhan e Nekagenet Crippa, Italo Quazzola e Osama Zoghlami, regala all’Italia la medaglia di bronzo degli Europei di cross. Gli azzurrini sono terzi nella classifica sui prati di Belgrado, alle spalle di Francia e Russia, ed è fatale agli azzurrini l’ultimo giro, attaccato in piena corsa per l’oro, a due sole lunghezze dai transalpini, poi vincitori (Francia 48 punti, Russia 51, Italia 55) . Ad imporsi a livello individuale è, come da facile pronostico della vigilia, il turco d’origine keniana Ali Kaia, che deve però impegnarsi allo spasimo nello sprint con il belga (anche lui keniano di nascita) Isaac Kimeli. Lorenzo Dini conferma la sua classe piazzandosi al quinto posto, soffrendo però terribilmente nelle due ultime tornate, quando anche i compagni Yemaneberhan Crippa (settimo), il fratello Samuele (diciottesimo) e Nekagenet Crippa (26esimo) finiscono per cedere posizioni determinanti. Ad rendere più difficile la situazione, anche la caduta alla prima curva di Italo Quazzola, altro big italiano, 48esimo al traguardo grazie ad una rimonta praticamente dall’ultimo posto (43esimo posto per Osama Zoghlami, l’altro azzurro al via). Il break del vincitore Ali Kaia (doppio vincitore di 5000 e 10000m ai campionati europei juniores di Rieti) avviene intorno al terzo chilometro: a seguito della sua azione, rimangono presto al comando solo lui e Kimeli, in un confronto che si risolve soltanto sotto lo striscione d’arrivo. Il bronzo va al russo Mikhail Strelkov, unico a tentare il ritmo dei due battistrada, mentre Lorenzo Dini perde lo sprint per la quarta piazza dal britannico Davies. “No, non sono soddisfatto – il commento del livornese – gli ultimi due giri sono stati una fatica tremenda, un dolore al fegato mi ha condizionato.

Resta la gioia per il bronzo con la squadra, ma sento che avremmo potuto fare meglio”.

Nella prova dedicata alle ragazze (4km di percorso), brillante quarto posto della squadra, che riscatta in maniera decisa l’undicesima piazza dello scorso anno a Budapest, e soprattutto è il miglior risultato di sempre di una nostra formazione Under 20 (migliorato il quinto posto di Dublino 2009). Nessun piazzamento  tra le venti (la migliore è come nelle attese Federica Del Buono, 25esima al traguardo) ma a premiare le azzurrine è la compattezza d’assieme. Angelica Olmo è 26esima, Anna Stefani 31esima, Giulia Mattioli 40esima (completano il risultato di squadra la 52esima piazza di Sveva Fascetti e la 67esima di Elisabetta Ottonello). A dominare, come nelle previsioni, la britannica Emilia Gorecka, che colleziona così il secondo successo personale nella manifestazione (aveva vinto nel 2011) e riscatta – si fa per dire – il secondo posto ottenuto lo scorso anno sulla neve di Budapest. Argento alla polacca Sofia Ennaouoi, bronzo alla slovena Mismas. A squadre, ancora Gran Bretagna (tre atlete nelle prime otto), davanti a Svezia e Germania, con l’Italia, come già detto quarta (lontana però dalle tedesche, finite 27 punti più avanti). “Ho provato a stare davanti con le prime fin dal via – il commento di Federica Del Buono – e sono soddisfatta di questo risultato, per me che sono soprattutto una mezzofondista veloce. Il quarto posto a squadra è una bellissima sorpresa, non credo se lo aspettassero in molti!”.

m.s.

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