3 titoli e altre 6 medaglie per gli atleti E-R nelle precedenti edizioni dei Campionati Europei



Abbiamo contato 3 titoli vinti nelle varie edizioni dei Campionati Europei per gli atleti della Emilia Romagna, oltre a 6 medaglie d’argento, con la speranza di non avere dimenticato nessuno.

Il dato è riferito al tesseramento in una società emiliano-romagnola nell’anno in cui si sono svolti i Campionati Europei e non al luogo di nascita o di residenza (come per la bolognese Claudia Testoni, campionessa europea negli 80 hs nel 1938, tesserata per Venchi Unica Torino).

Le medaglie derivano quasi tutte (8 su 9) dalle specialità più di fatica dell’atletica, maratona (5) e marcia 20 km (1) e 50 km (2). L’unica altra medaglia fra piste e pedane risale alla prima edizione dei Campionati Europei, nella gara di martello.

I Campionati Europei di atletica ebbero la prima edizione nel 1934 a Torino. Arrivò subito una medaglia d’argento grazie a Fernando Vandelli, atleta della Fratellanza Modena che in quell’anno aveva vinto il 4° titolo italiano consecutivo nel martello. A Torino fu 2° con 48,69 dietro il finlandese Ville Porhola che vinse con 50,34.

Dopo Parigi (uomini) e Vienna (donne) 1938 e Oslo 1946, nel 1950 a Bruxelles l’Emilia Romagna porta all’Italia una delle 3 medaglie d’oro vinte in quella edizione dei Campionati Europei. E’ Giuseppe Dordoni, piacentino e tesserato per la Virtus Bologna, che vince il titolo europeo nella marcia 50 km con il tempo di 4.40.43. 2 anni dopo Dordoni vincerà anche il titolo olimpico ai Giochi di Helsinki.

Dopo Berna 1954, a Stoccolma nel 1958 è ancora la marcia 50 km a portare un’altra medaglia per un atleta militante in una società della nostra regione. Abdon Pamich, atleta fiumano ancora quasi all’inizio di una lunghissima carriera, segue il suo maestro Giuseppe Dordoni, ritornato per gli ultimi anni della carriera a militare per una società della sua città, Diana Piacenza e vince la medaglia d’argento nella marcia 50 km con il tempo di 4.18.00 (in gara c’era anche Dordoni, costretto al ritiro).

Per ritrovare altri atleti emiliano romagnoli sul podio dobbiamo far passare le edizioni di Belgrado 1962, Budapest 1966, Atene 1969, Helsinki 1971, Roma 1974, Praga 1978 e Atene 1982. Arriviamo quindi a Stoccarda 1986 e c’è una splendida doppietta di medaglie d’argento tra maratona maschile e femminile. Negli uomini Gelindo Bordin e Orlando Pizzolato diedero vita a un finale tutto italiano, in cui prevalse in volata il vicentino di Longare futuro campione olimpico; l’altro vicentino, nato a Thiene, salito alla ribalta internazionale con la doppia vittoria alla maratona di New York nel 1984 e 1985, punto di forza dello squadrone del Cus Ferrara, in quegli anni Cus Universo Ferrara, è 2° con il tempo di 2.10.57 a 3 secondi da Bordin. Nella gara femminile Laura Fogli, pure Cus Universo Ferrara, ribadisce il 2° posto che aveva ottenuto ad Atene 1982, nella prima edizione in cui si disputò la maratona femminile, dietro la portoghese Rosa Mota, militando nella formazione lombarda della Snia Milano. Anche questa volta è preceduta dalla portoghese Mota, vincitrice in 2.28.38, mentre Laura è seconda con 2.32.52.

Spalato 1990, con le 5 medaglie d’oro per l’atletica italiana (maggior numero di sempre) e Helsinki 1994 non portano medaglie per gli atleti della nostra regione, che arrivano invece a Budapest 1998. E’ ancora la maratona maschile a portare 3 atleti italiani sul podio e i primi 2, almeno per militanza societaria, sono della nostra regione. Il vincitore lo è anche di nascita e di scuola atletica ed è Stefano Baldini (Corradini Rubiera), che vince la maratona dei Campionati Europei con il tempo di 2.12.01, davanti a Danilo Goffi (Carabinieri) con 2.12.11; 3°, più staccato, è Vincenzo Modica (Fiamme Gialle) con 2.12.53.

A Monaco 2002 Baldini rinuncia a una probabile vittoria nella maratona e si presenta nei 10000 metri dove sfiora il podio con il 4° posto in 27.60.98 e occorre aspettare Goteborg 2006 per ritrovare un altro titolo europeo vinto da un atleta italiano. Oltre ad Howe nel salto in lungo, è ancora Stefano Baldini, che 2 anni dopo avere vinto il titolo olimpico ad Atene, vince per la seconda volta il titolo europeo nella maratona. Ripercorriamo questo successo con l’articolo che scrivemmo in questo sito:

“Ancora un immenso Stefano Baldini, che ritorna sul podio più alto degli Europei 8 anni dopo la vittoria di Budapest (nel mezzo tante altre imprese, fra cui l'oro olimpico di Atene). E' sembrato forse fin troppo facile, con Baldini sempre nelle posizioni di testa a controllare e a "fare" la gara, fino ad arrivare all'allungo decisivo a meno di 2 km dal traguardo, in cui si è sbarazzato anche del tenace svizzero Rothlin. Vittoria in 2.11.32, con 18" di vantaggio su Rothlin e 1'05" sul 3° classificato, il forte spagnolo Rey. Ma un Campionato Europeo, come un Campionato Mondiale o un Olimpiade non è mai facile, soprattutto quando si parte con i favori del pronostico e con una grandissima carriera atletica in cui si è già raggiunto tutti i massimi livelli. Grande Stefano Baldini quindi, che ha portato anche i suoi compagni azzurri alla vittoria nella Coppa Europa di Maratona, con l'altro emiliano Danilo Goffi 11° in 2.14.45.”

E siamo a Barcellona 2010: c’è un’altra medaglia dopo quella olimpica per Alex Schwazer (Carabinieri), a quel tempo ancora atleta immagine di tutta l’atletica italiana: fallisce clamorosamente la gara della 50 km dove era il grande favorito, ma vince la medaglia d’argento nella gara di 20 km, argento che, nonostante quello che succederà in seguito, potrebbe addirittura diventare un oro a posteriori per la squalifica retroattiva del russo Emelyanov.

Nel 2012 altra edizione dei Campionati Europei, che si svolgono a Helsinki nello stesso anno in cui si disputano i giochi olimpici a Londra: ci sono 3 medaglie per l’Italia (oro con Fabrizio Donato nel triplo, argento per Daniele Meucci nei 10000 e bronzo per Chiara Rosa nel peso) e fra gli atleti della Emilia Romagna 8° posto per Micol Cattaneo nei 100 hs, 10° per Fabrizio Schembri nel triplo e 11° e 12° posto nei 5000 e 10000 metri per Stefano La Rosa (Schembri e La Rosa sono in gara anche ai Campionati Europei 2014 di Zurigo).

Giorgio Rizzoli



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