2016, il ritorno della Isinbayeva

30 Ottobre 2015

La primatista del mondo di salto con l'asta punta al terzo oro olimpico e sogna un nuovo record

di Giorgio Cimbrico

“Voglio ritirarmi da campionessa olimpica”, aveva detto dopo aver raccolto quella medaglia di bronzo londinese che a lei diceva pochissimo. E ora Yelena Isinbayeva, a 33 anni compiuti (a giugno, sotto il segno degli imprevedibili e balzani Gemelli), riprende il filo e il volo: “L’obiettivo è l’oro di Rio. E magari un ritocco al record del mondo. Sarebbe un finale emozionante”. Yelena, la mamma di Eva, che ora ha 16 mesi, la moglie di Nikita Petinov, giavellottista non eccelso (74,88 di pb) e otto anni più giovane della donna che sa come nessuna usare la catapulta, ricomincia da dove aveva iniziato, a Volgograd, già Stalingrado, la città natale dove per un po’ aveva cullato l’idea di diventare ginnasta (troppo alta, sentenziarono), prima di trasformarsi nella regina delle acrobate. Il rientro è per la Coppa del Governatore del 6 febbraio: a quel punto saranno passati 900 giorni dal suo ultimo capolavoro, il titolo mondiale che il pubblico del Luzhniki, già Lenin, salutò con un cadenzato ed entusiasta “Lena, Lena”. Chi l’aveva data come una specie di Gloria Swanson, degna del Viale del Tramonto, venne costretto a mangiarsi il cappello come Rockerduck.

“Tutto sotto controllo”, ha detto il capitano della milizia ferroviaria Isinbayeva dopo aver disseminato in rete qualche interessante immagine: 4,30 superati con otto appoggi, 4,50 lasciati alle spalle con dieci. E così, tracciati i primi lineamenti del suo ennesimo futuro: dopo Volgograd, Mosca il 14 febbraio, per la Coppa d’Inverno, una classica. “E se mi accorgessi che le cose vanno per il verso giusto, potrei anche pensare di fare un salto a Portland per i Mondiali indoor”. Che in carriera ha infilato quattro volte, l’ultima nel 2012, a Istanbul.

Ma il vero obiettivo è Rio, per il terzo oro olimpico e per il dodicesimo in eventi di spessore assoluto, vale a dire Giochi, Mondiali, Europei, Mondiali e Europei indoor. Secondo i piani e le ambizioni, da incrementare sarebbe anche la collezione dei 28 record mondiali, 15 all’aperto e 13 in sala. In queste stagioni di delusioni, di ritiri, di un ritorno tonante, di nuovi assetti dati alla vita privata, Yeena ha perduto solo un pezzo di corona, strappato al coperto dalla coetanea Jennifer Suhr con il 5,02 di quasi tre anni fa a Albuquerque, Nuovo Messico. L’unica intrusione nei domini della zarina.

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