100 metri d’Europa

05 Luglio 2016

Gli sprinter che hanno scritto la storia della gara più veloce nella rassegna continentale, alla vigilia dell’edizione 2016 con il francese Vicaut nel ruolo di favorito

di Giorgio Cimbrico

Vecchie glorie che torneranno fatalmente in superficie in questi giorni all’Olimpico di Amsterdam. Sono due olandesi ad aprire l’euro-albo d’oro dei 100: Chris Berger vinse a Torino 1934, Martinus Osendarp replicò quattro anni dopo nello stadio parigino di Colombes. Entrambi centrarono la doppietta sulle distanze sprint nelle due edizioni d’anteguerra. Osendarp salì due volte anche sul podio olimpico di Berlino, terzo dietro a Jesse Owens e a Ralph Metcalfe nei 100, terzo alle spalle di Owens e di Matthew Robinson nei 200. Un suo errore in staffetta privò lui e l’Olanda di una terza medaglia quando la squadra orange era seconda, dietro inarrivabili americani. Acclamato come il miglior velocista bianco e influenzato dal clima che si respirava nella capitale del Reich, Osendarp aderì al partito nazionalsocialista olandese e durante la guerra si arruolò nelle SS. Condannato a 12 anni per crimini di guerra, ne scontò 8.

La storia dei 100 agli Europei è scandita da due lunghi periodi di dominio: il primo fu impresso da Valeri Borzov, ucraino di Lvov, tre volte campione tra il ’69 e il ’74 e, all’interno di questa parentesi, campione olimpico a Monaco di Baviera. La conquista della terza corona merita di essere narrata: Valeri non aveva in mano né un poker né un full, ma seppe organizzare un formidabile bluff, prima esibendo una singolare partenza su tre appoggi e, approdato allo scontro decisivo, passando in rassegna gli altri finalisti e fissandoli negli occhi. Rapida morale: celebrò il suo canto del cigno vincendo in 10”27 davanti a Pietro Mennea che in 10”34 regolò per un centesimo il tedesco ovest Klaus-Dieter Bieler.

Il ruolo dell’altro grande monopolizzatore è stato interpretato da Linford Christie, londinese di Giamaica, parrocchia di St Andrew, che tra il 1986 e il 1994 mise le mani su tre titoli continentali, uno olimpico, uno mondiale, tre del Commonwealth, realizzando un British Slam di cui sono stati capaci Daley Thompson, Sally Gunnell, Jonathan Edwards e Greg Rutherford. Il successore di Christie fu Dwain Chambers, successivamente squalificato per doping: il titolo in palio a Budapest rimase in ogni caso in Gran Bretagna con l’avanzamento di Darren Campbell.

Terza grande potenza, la Francia, a segno con Etienne Bally nel 1950, Claude Piquemal nel 1962 e Christophe Lemaitre nel 2010 e nel 2012 che tra un titolo e l’altro, nel 2011, scese a 9”92, miglior tempo di un velocista di razza caucasica. L’unico altro doppiettista in questi 82 anni di storia è il nigeriano diventato portoghese Francis Obikwelu, nel 2002 e nel 2006, detentore del record dei campionati (9”99) e del record continentale (9”86), in coabitazione con il franco-ivoriano Jimmy Vicaut, grande favorito per gli Europei che stanno per prendere il via. Obikwelu, a 37 anni e mezzo, figura nell’elenco degli iscritti con 10”42.

Record dei Campionati Europei: 9”99 Francis Obikwelu (POR) Goteborg 2006
Campione uscente: 10”06 James Dasaolu (GBR) Zurigo 2014
Titoli conquistati: Gran Bretagna 6, Francia 4, Urss 3, Germania Ovest, Olanda e Portogallo 2, Germania Est, Italia e Polonia 1
Medaglie: Francia 14, Gran Bretagna 13, Urss/Russia e Germania/Germania Ovest 7, Italia 6, Germania Est e Norvegia 3, Grecia, Olanda, Polonia, Portogallo e Ungheria 2, Slovenia, Svezia e Svizzera 1
Medaglie azzurre, in ordine cronologico: Orazio Mariani 2° 1938, Carlo Monti 3° 1946, Franco Leccese 2° 1950, Pietro Mennea 2° 1974 e 1° 1978, Pierfrancesco Pavoni 2° 1982

ELENCO ISCRITTI/Final Entries - ORARIO/Timetable - TUTTE LE NOTIZIE/News

LE SCHEDE DELLA SQUADRA AZZURRA/Italian Team - GLI EUROPEI IN TV

SEGUICI SU: Twitter: @atleticaitalia | Facebook: www.facebook.com/fidal.it



Condividi con
Seguici su: