"Mangiare bene, correre a lungo". Isernia 1 agosto 2014



Si è concluso da poco il convegno sul tema "Mangiare bene, correre a lungo", svoltosi nell'Aula Magna dell'Università degli Studi del Molise-sede di Isernia. Alla presenza di una folta schiera di atleti e tecnici, oltre che del Comitato FIDAL Molise in aula quasi al completo si è discusso di sport e di alimentazione. Dopo i saluti e l'apertura dei lavori da parte del presidente della locale federazione si sono susseguiti gli interventi dei Proff. De Gaetano e Salvatori, che con l'ausilio di varie slides hanno illustrato i fattori di rischio derivanti dalla sedentarietà, nonché la piramide alimentare da seguire per fare in modo che le performances dei potenziali atleti e non migliorino gara dopo gara. La profssa Liciia Iacoviello ha di poi riportato i criteri seguiti nel progetto "Moli-sani" che ha l'intento di analizzare abitudini e stili di vita di uomini e donne over 35. L'esperta ha manifestato l'allarme che si registra nelle giovani generazioni, che non solo scivolano nella scelta dei cibi di cui nutrirsi, ma finiscono con il riservare un ventaglio di ore sempre più ristretto all'attività fisica. Di gran pregio la relazione del prof. Piero Incalza, che ha incentrato il suo intervento su tre punti cardine: passione, gruppo e competenze. Già! per far s' che le giovani generazioni si avvicinino all'atletica leggera è necessario risvegliare in loro l'entusiasmo, che non scema solo se si danno alle nuove leve gli strumenti per migliorare i loro numeri e le si educa alla pazienza. Ed ancora "gruppo" sta per aggregazione. In corsa non si è soli.Mai.La competizione va onorata, ma l'aspetto che attiene alla socializzazione è tutt'altro che marginale. La società di appartenenza non è una mera etichetta da portare sulla divisa in gara, ma- nelle persone dei vari presidenti e tecnici- ha il ruolo di amalgamare e favorire la crescita armonica di ciascuno dei tesserati.Ed il singolo atleta deve lottare per rendere al massimo, ma non deve mai smettere di sentirsi un unicum col suo team di appartenenza.E per finire le competenze. In nessun settore si resta a galla se ci si illude di poter centrare obiettivi senza un adeguato percorso formativo. E questo assunto trova agevole riscontro nelle piste e sotto gli archi di arrivo delle gare della regina degli sport dove se ai già rari giovani talentuosi non si affiancano figure professionali di spessore titoli e trofei restano confinati alla sfera onirica con la spiacevole conseguenza che a quel punto con un grande bagaglio di delusioni accumulate  si smarriranno senza possibilità di appello anche le scarse unità che per buona sorte si erano affacciate all'incantevole mondo dell'atletica leggera.  Ed allora il duro compito di formare va affidato a professionalità la cui preparazione deve essere curata con scrupolo e selezionata con criteri oltremodo rigidi. A chiudere i lavori il prof. Massimo Magnani che si è soffermato sul quesito quanto mai ricorrente tra i podisti:"La maratona a quale età?" Se la corsa è un movimento spontaneo e naturale è anche vero che alternare i piedi al suolo è frutto di un sapiente lavoro di coordinazione, id est di equilibrio psico-fisico e di puntuale controllo della respirazione. Ed una gara complessa come la maratona non può essere sottovalutata. Va pertanto affrontata con la giusta preparazione e vissuta come viaggio introspettivo che contribuisce alla crescita ed al miglioramento del proprio ego. A moderare i lavori in maniera brillante il prof. Guido Cavaliere., che al tavolo dei relatori ha introdotto i vari esperti, esponendo in sintesi le tematiche cardine dei loro interventi Ed a poche ore dallo start delle gare il presidente della Nuova Atletica Isernia, società che ha organizzato l'evento, si dichiara soddisfatto dell'esito del convegno e dà appuntamento a top ed accompagnatori a domani 2 agosto in Piazza Stazione per una manifestazione che saprà non deludere. 

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