"Ciao Luca". Il Ricordo di Bachisio Falchi.



Quando nel 1999 rientrai in Sardegna a Nuoro e ripresi a consumare scarpe da corsa per le vie della città, non erano troppi gli atleti che si potevano incontrare. Mi capitava spesso di trovare questo ragazzo in bicicletta che entrava all’interno della pineta di Ugolio (non certo vissuta e frequentata come oggi), poggiava la bici ad un pino, sfilava il caschetto da ciclista, ed iniziava a correre. All’epoca non sapevo e non capivo lo sport del triathlon e lo guardavo incuriosito. Mentre si allenava, era impossibile non notare il mio sguardo e con un sorriso quasi beffardo ma simpatico, mi faceva un cenno con la mano. Era il classico saluto tra sportivi tra gente che si distingueva dalla massa perché si sudava e si soffriva per il semplice gusto e piacere di fare sport. Si chiama o meglio si chiamava LUCA DETTORI. Ieri per una banale e stupida caduta in bicicletta, su una delle strade percorse centinaia di volte con la sua bicicletta, ci ha lasciato. Sabato l’ho salutato per l’ultima volta mentre partecipava alla Corri Nuoro, impegnato sul lastricato di Corso Garibaldi, con il suo sguardo sempre sofferente alla Gelindo Bordin, che fregava chi non conosceva la sua resistenza fisica. Cocciuto come chi fa sport di resistenza e generoso fino all’eccesso, cosi mi piace ricordare questo amico che anche con la sua morte, aiuterà a far vivere meglio altre persone.  Scrivo questo ricordo della persona, dell’uomo di sport e di esempio per molti che si sono avvicinati al mondo dell’atletica e del triathlon, imitando le sue gesta e la sua voglia di competizione sempre e comunque. Oggi in città aleggia un alone di tristezza, Luca era conosciutissimo e stimato come persona ed elogiato come sportivo e mancherà all’intera città di Nuoro.

Ciao Luca il ricordo sarà sempre per il tuo primo saluto nella nebbia della pineta di Ugolio dove oggi anche grazie a te, si vive di sport.



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